Bruno Bizzi

Imola (Bologna), 6 Ottobre 1921 – Imola (Bologna), 18 Marzo 1990
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Biografia

Figlio di Riccardo Bizzi e Maria Lambro, dopo la maturità classica si iscrisse alla Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università di Bologna, dove si laureò il 31 maggio 1947 discutendo una tesi sugli aspetti psicologici dell’infanzia con il docente di pediatria Gaetano Salvioli.
Il 20 dicembre 1947 fu assunto come medico assistente al Manicomio dell’Osservanza di Imola e iniziò ad occuparsi di psichiatria, frequentando la Clinica delle malattie nervose e mentali diretta da Mario Gozzano, con il quale si specializzò nel 1951, con una tesi su Importanza e significato del metodo di indagine in psichiatria. In questa tesi, vera pietra miliare del suo percorso professionale, egli criticava la filosofia idealista e sosteneva il materialismo scientifico, deducendone alcuni concetti fondamentali riguardanti il metodo in psichiatria: 1) dal momento che il pensiero è il prodotto del cervello, non si può separare il pensiero dalla materia pensante; 2) nel corpo umano, i legami fra gli organi interni, il sistema nervoso e il cervello hanno un’importanza decisiva per il trattamento clinico delle malattie psichiatriche. Tutti i mezzi di ricerca e di indagine erano dunque indispensabili per una clinica moderna delle malattie mentali, così come la collaborazione tra tutti gli specialisti delle scienze biologiche (dalla scienza dell’alimentazione alla fisiologia, dalla fisiopatologia sperimentale alla chimica biologica, dalla farmacologia all’endocrinologia).
Ponendosi in modo originale sulla scia degli studi di Ivan Pavlov, dopo aver iniziato a frequentare nel 1952 il laboratorio di elettroencefalografia della Clinica neuropsichiatrica di Bologna, decise di cambiare nosocomio, non avendo ottenuto all’Osservanza di poter utilizzare la terapia del sonno a cui era interessato. Nell’aprile 1953 fu quindi assunto come assistente all’Ospedale psichiatrico provinciale “Luigi Lolli” di Imola, dove iniziò a praticare la cura del sonno integrandola con la somministrazione di un nuovo farmaco appena entrato in commercio: il Largactil.
Al Congresso di anestesiologia di Torino del 1954, organizzato da Achille Mario Dogliotti, ebbe modo di approfondire, con alcuni medici pavloviani russi, la tecnica del parto indolore. Organizzò quindi a Imola un Centro di preparazione e psico-profilassi, che operò fino al 1958 e fornì a più di mille gestanti corsi di formazione e lezioni di tecnica respiratoria preparto. I suoi studi di ostetricia lo portarono in seguito ad apprezzare le teorie di Wilhelm Reich sull’orgone.
Dopo ave partecipato a un corso tenuto da Piero Pavesi all’Università di Milano, dal 1958 iniziò ad applicare al “Lolli” anche un’altra tecnica già studiata da Pavlov: l’ipnosi medica. Nello stesso anno fu inoltre assunto come neurologo al Poliambulatorio INPS di via Mengoli a Bologna.
Nell’aprile 1964, quando l’assessore della Provincia di Bologna, Mario Cennamo (dal quale dipendevano i due manicomi imolesi e il “Roncati” di Bologna), convocò il primo Convegno nazionale di psichiatria sociale, con l’emblematico titolo di “Processo al manicomio”, Bizzi prese una posizione nettamente contraria all’abolizione dei manicomi.
Divenuto nel luglio del 1964 assistente primario e nel 1966 primario di ruolo al “Lolli”, ottenne nel 1975 la reggenza dell’ospedale, mantenendola fino all’agosto 1980.
A metà degli anni ’60 conobbe Ulderico Lanza, fondatore della Società italiana di agopuntura e dal 1969, diplomatosi medico agopuntore a Torino, fu tra i primi in Italia a utilizzare questa tecnica per curare le nevrosi, integrandola con l’utilizzo della “cabina orgonica” di Reich.
Sempre nel 1969 iniziò a collaborare, come neurologo e biofisico, con il Centro sociale studio precancerosi di Roma (CESPRE) – presieduto da Nicola Pende e diretto da Giorgio Alberto Chiurco – per una ricerca sulla profilassi anti-tumorale. Su richiesta del centro stesso vi fece collocare una delle cabine orgoniche di Reich che aveva fatto costruire in via sperimentale al “Lolli”.
Con l’entrata in vigore nel 1978 della legge Basaglia n. 180, alla quale si era opposto invano con scritti e interviste, fu costretto ad iniziare il processo di smantellamento dell’Ospedale psichiatrico imolese, dimettendo la maggior parte dei ricoverati.
Si dedicò in seguito all’auricoloterapia, una branca dell’agopuntura che Paul Nogier aveva sviluppato in Francia negli anni ’50 e ’60, seguendo le conferenze che egli tenne a Lione tra il 1978 e il 1985, e applicando i suoi metodi ai propri pazienti.
Dimessosi dal “Lolli” nel 1986 per raggiunti limiti di età, continuò a esercitare sia privatamente che presso il Poliambulatorio Mengoli di Bologna.

Paola Bizzi Bacchini e Furio Bacchini
16/01/2022
 

Opere

(1952). Il siero di Bogomoletz in psichiatria. Rassegna di studi psichiatrici, 41.
(1953). Per una riforma dell’assistenza sanitaria italiana. Relazione al III Congresso dei medici ospedalieri (Rimini, ottobre 1952). Imola: Ed. Galeati.
(1953) Dibattito sulla leucotomia prefrontale. Imola: Ed. Galeati.
(1954). La terapia del sonno come ausilio nella comprensione della fisiopatologia dell’attività nervosa superiore dell’uomo. Rassegna di studi psichiatrici, 43(4).
(1955). Sull’impiego delle soluzioni di miele iniettabile nella pratica psichiatrica. Rassegna di studi psichiatrici, 44(6).
(1956). Rilievo elettroencefalografico dopo introduzione di soluzione di miele iniettabile per via endovenosa. Bologna: Tipografia Compositori.
(1956). Una particolare indicazione psichiatrica delle soluzioni di miele iniettato: la correzione della inerzia dei processi nervosi dopo la cura del sonno e dopo il trattamento con cloropromazina a dosi elevate. Estratto da Atti del I Convegno nazionale per lo studio dell’applicazione dei prodotti delle api nel campo medico-biologico. Bologna: Tipografia Compositori.
(1956). Il parto indolore mediante il metodo psicoprofilattico. Minerva ginecologica, 8.
(1956). Prime esperienze della psicoprofilassi dei dolori del parto a domicilio. Nota preventiva. Minerva ginecologica, 23.
(1956). Sorprendente miglioramento di una psicosi cronica irriducibile in seguito a trattamento con dosi elevate di cloropromazina. Archivio di psicologia neurologica e psichiatrica. Supplemento al vol. 17.
(1956). Sull’azione corticale degli alcaloidi totali della Raulwolfia, rilievo clinico ed elettroencefalografico in corso di trattamento. Archivio di psicologia neurologica e psichiatrica, Supplemento al vol. 17.
(1956). Nevralgia del trigemino guarita mediante sonno prolungato. Nevrasse, 5.
(1957) (con G. Maccagnani). Sull’impiego della cura del sonno come coadiuvante nella TBC polmonare in alcuni malati di mente. Rassegna di studi psichiatrici, 46(1).
(1957). Studio elettroenecefalografico di alcune nevrosi nel corso del miglioramento indotto sulle turbe dell’attività nervosa superiore dalla cura a base di Largactil. Rassegna di studi psichiatrici, 46(6).
(1959). Suggestione di ansia allo stato ipnotico. Atti del XXVII Congresso nazionale della Società italiana di psichiatria, Genova 2-5 aprile 1959. Roma: Ospedale psichiatrico provinciale di S. Maria della Pietà.
(1959). Quattro anni d’esperienza nella preparazione profilattica al parto. Atti del Convegno sull’assistenza all’infanzia e maternità, Modena 22 giugno 1959. Rivista dell’Unione regionale provincie emiliane.
(1959). Studio elettroencefalografico di un gruppo di schizofrenici nel corso del miglioramento indotto sulle turbe della ANS dalla cura a base di cloropromazina. Rassegna di studi psichiatrici, 48(4).
(1959). Dichiarazione all’ANSSA del Prof. Romeo Galli e del Dott. Bruno Bizzi su un intervento chirurgico in ipno-anestesia. Notiziario sanitario ANSSA, 11.
(1959). Su alcuni interventi chirurgici in esclusiva anestesia ipnotica. Il lavoro neuropsichiatrico, 25(3). [Atti del XXVII Congresso nazionale della Società italiana di psichiatria, Genova 2-5 aprile 1959].
(1960) (con G. Albonetti). Spontanea regressione di età allo stato ipnotico profondo (sonnambulico) nel corso del trattamento con cloropromazina. Folia psichiatrica, 1.
(1960) Leggendo Hegel: appunti di diario sul problema del metodo di studio dell’attività nervosa superiore. Estratto da Folia psichiatrica.
(1960) Sull’impiego della novocaina in alcune sindromi depressive (Fattore H 3). Minerva medica, 8.
(1960) (con G. Albonetti). Stati ipnotici della corteccia cerebrale e sindromi depressive: sul significato fisiopatologico dei ritmi lenti presenti all’EGG, in alcuni casi. Atti del Symposium sulle sindromi depressive, Rapallo 23-24 aprile 1960. Minerva medica, 8.
(1960) Stati ipnotici della corteccia cerebrale e sindromi melanconiche involutive: considerazioni su alcuni casi in corso di trattamento procainico (fattore n. 3). Giornale di gerontologia, 8.
(1960) (con G. Ghedini). La regressione d’età allo stato ipnotico. Considerazioni su alcune prove obiettive. Rassegna di studi psichiatrici, 49(2).
(1962) (con G. Ferri e G. Ghedini). Suggestioni verbali a contenuto morboso allo stato ipnotico profondo (sonnambolico). Rassegna di studi psichiatrici, 51(4).
(1963). Il disegno della figura umana nella valutazione dei livelli di regressione mediante ipnosi. Atti preliminari del II Colloquio internazionale sull’espressione plastica, Bologna, 3-5 maggio 1963. Anche in Psicopatologia dell’espressione, a cura di G. Maccagnani. Imola: Galeati, 1966.
(1963). Osservazioni sulle modificazioni indotte dalla regressione ipnotica d’età sul linguaggio e sull’espressione plastica. Atti preliminari del II Colloquio internazionale sull’espressione plastica, Bologna, 3-5 maggio 1963.
(1963). Contributo allo studio mediante tecniche ipnotiche dello “schema corporeo” nei suoi aspetti genetici e operativi. Atti preliminari del II Colloquio internazionale sull’espressione plastica, Bologna, 3-5 maggio 1963.
(1964) (con G. Ferri e G. Busi). Su due casi di singhiozzo isterico e di starnuto isterico trattati con l’ipnosi. Rassegna di studi psichiatrici, 53(1).
(1965). Studio encefalo grafico di alcune nevrosi nel corso del miglioramento indotto sulle turbe dell’attività nervosa superiore dalla cura a base di Largactil. Estratto da Rassegna di studi psichiatrici.
(1966). Cancro dell’apparato genitale femminile e comportamento sessuale aspetti bioenergetici dopo Galvani-Aldini-Reich. Seminario internazionale XX Anniversario OMS sulla profilassi e prevenzione del cancro. Roma: CESPRE.
(1968) Energia orgonica, forza vitale (Galvani) e stati morbosi. Secondo seminario internazionale sulla profilassi del cancro, 4-7 ottobre 1968, CESPRE. Minerva medica, ottobre. [Anche in Rivista italiana di agopuntura, gennaio 1969, Centro studi precancerosi, Roma. Anche in Nach Reich. Neue fokschungen zur ergonomie sexuaökonomie die entdecktung der orgonenergie, Francoforte sul Meno, 1977].
(1970). Dal galvanismo all’orgonomia nel quadro morboso dei fenomeni stimolanti utili nell’avvenire terapeutico. (I Symposium italiano di agopuntura, San Remo, giugno 1970). Rivista italiana di agopuntura, 8.
(1970). La luce nelle lampade a vuoto spinto (0,5micron) e il problema biofisico dell’energia vitale. Relazione al Congrés mondiale de acupuncture, Paris 14-18 mai 1969. Rivista italiana di agopuntura, 6.
(1971). La critica del concetto di spazio vuoto e il problema della radiazione biologica nell’atmosfera. Rivista italiana di agopuntura, 10.
(1972). Energy and Character. The Journal of Big Energetic Research, sept.
(1972). Ipnoanalisi. Regressione di età di una paziente sofferente di nevrosi e angoscia e di cancro uterino. Rassegna di ipnosi e medicina psicosomatica, 63(16).
(1972). Energia vitale ed energia orgonica. 4° Ciclo di studio di agopuntura riflessologia osteopatia, Firenze 1972. Minerva medica, supplemento n. 38.
(1972). Agopuntura ed energia vitale. Minerva medica, gennaio. Supplemento informazioni ed attualità mondiali.
(1973). Effetto calorifero (Kant) ed elettroscopio dell’energia vitale in laboratorio. Rivista italiana di agopuntura, 15.
(1974). Electroencephalographie et agopuncture. Le Manuel du médecin acupuncteurs, 23. Anche in Rivista italiana di agopuntura, 20 (1974).
(1978). Ruolo terapeutico di 20 VB nel trattamento di alcune forme di cefalea. Rivista italiana di agopuntura, 32.
(1979) L’energia vitale in laboratorio: alcuni esperimenti con le lampade a vuoto spinto 0,5 micron, gli elettrometri e le macchine elettrostatiche. Ravenna: Centro Studi AM Valsalva Emilia Romagna.
 

Fonti archivistiche

Archivio privato famiglia Bizzi:
– corrispondenze con i colleghi Giorgio Alberto Chiurco, Walter Hoppe, Nguyen Van Nghi e Cesare Musatti, e con lo scrittore Giuseppe Berto;
– relazioni su "Le ricerche sul mosaico corticale nelle varie forme della schizofrenia" (1955); "I rapporti fra fisiologia e psicologia negli studi degli scienziati sovietici" (1959); "La pulsione dell’energia vitale" (1980).
 

Fonte iconografica

Collezione privata famiglia Bizzi.
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