Augusto Ermentini

Genova, 16 Novembre 1927 – Brescia, 9 Luglio 2014
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Biografia

Psichiatra, psicologo forense, rorschachista, criminologo, esperto di antropologia culturale, nacque a Genova da Carlo Ermentini e Olga Tadini.
Intrapresi gli studi di medicina presso l’Università di Modena, si laureò nell’anno accademico 1952-1953, discutendo una tesi su “La trombosi della carotide interna”.
Dopo la laurea trascorse un anno come assistente volontario presso l’Istituto neuropsichiatrico “San Lazzaro” di Reggio Emilia, allora diretto da Virginio Porta, occupandosi di psichiatria sociale e di psichiatria dinamica e iniziando, sotto la guida dello stesso Porta, gli studi sul test di Rorschach. Durante tale esperienza portò a termine anche un lavoro sull’assistenza psichiatrica e su un caso di “mendicità infantile”.
Dall’anno accademico 1955-1956 iniziò a frequentare la Clinica delle malattie nervose e mentali dell’Università di Milano, diretta da Giuseppe Carlo Riquier, occupandosi in particolare di psicologia clinica.
Nel 1957 si specializzò in psichiatria presso l’ateneo milanese con il massimo dei voti e la lode, discutendo una tesi su “La patogenesi dell’ansia”. Un anno dopo fu nominato consulente psicologo e psichiatra dell’Ente comunale di assistenza (ECA) di Milano. Durante tale incarico, contribuì all’organizzazione psicosociale di un Istituto per minorenni disadattati e dei gerontocomi amministrati dall’ente. Da questa attività ebbero origine alcuni lavori riguardanti la psichiatria infantile e la psicogeriatria, con particolare riferimento al recupero dei soggetti anziani attraverso la psicoterapia. Ermentini collaborò ancora con l’ECA dal 1965 al 1970, svolgendo attività scientifica e didattica a favore delle commissioni direzionali degli istituti dell’ente.
Dal 1959 la sua collaborazione con la Clinica psichiatrica dell’Università di Milano, diretta da Carlo Lorenzo Cazzullo, divenne regolare: prestò servizio nel reparto uomini e organizzò e diresse il reparto di psicologia clinica, svolgendo contemporaneamente attività di carattere scientifico, i cui frutti si concretizzarono con la pubblicazione di ricerche di psicologia clinica, psicofarmacologia e psicopatologia. Ebbe anche la possibilità di approfondire lo studio di un caso di sindrome di Korsakoff in un etilista cronico e il tema della depressione nell’epilessia.
Durante l’anno accademico 1960-1961 tenne un corso sull’applicazione clinica del thematic apperception test di Murray per gli studenti della Scuola di specializzazione in psichiatria, oltre a un ciclo di lezioni di psichiatria sociale presso il Corso di aggiornamento per assistenti sociali dell’ENSISS (Ente nazionale scuole italiane di servizio sociale) di Milano.
L’anno successivo partecipò all’attività scientifica della Clinica psichiatrica dell’Università di Ginevra, diretta da Julian De Ajuriaguerra, partecipando alle riunioni di presentazione e discussione dei casi clinici. Seguì inoltre il seminario per esperti nella tecnica di applicazione del reattivo psicodiagnostico di Rorschach, frequentò lezioni ed esercitazioni di relaxation psychotérapique presso il Policlinico universitario di Ginevra e discusse alcuni casi di psicoterapia infantile sotto la direzione di Michel Gressot.
Rientrato in Italia, conseguì nel 1963 la libera docenza in psichiatria. Continuò quindi gli studi di psicogeriatria e di psicologia clinica e nel 1964 iniziò la pubblicazione, conclusa nel 1969, dei Contributi di psicologia clinica. Si trattava di una raccolta di studi inerenti al disadattamento nel campo del lavoro, all’igiene mentale, alla psicologia clinica, alla psicopatologia.
Negli stessi anni, in qualità di socio della Società italiana Rorschach, organizzò anche un corso ufficiale sulla metodica Rorschach.
Diresse inoltre il Reparto di psicodiagnostica e di psicologia clinica della Clinica psichiatrica di Milano e dal 1960 al 1971 insegnò psicologia clinica, psicodiagnostica e psicodinamica nelle Scuole di specializzazione in psichiatria e neuropsichiatria infantile dell’Università di Milano. Nell’ottobre 1970 ottenne la libera docenza anche in antropologia criminale. Negli anni successivi insegnò, nella Facoltà di medicina di Milano, Antropologia criminale (1972-1977), Psicopatologia generale (1977-1978) e Clinica psichiatrica (1978-1980). Fu inoltre docente incaricato a Trento di Tecniche psicometriche (1970-1971) e di Psicologia dinamica nella Facoltà di sociologia (1971 al 1974).
Nel 1980 divenne professore ordinario di Clinica psichiatrica a Brescia, mantenendo l’incarico fino al 2000.
Negli anni Settanta, il suo particolare impegno nell’ambito degli studi criminologici gli valse l’invito, da parte dell’Associazione magistrati di Milano, a tenere una serie di lezioni su tematiche afferenti alla psichiatria forense.
Membro di numerose associazioni, fu vicepresidente della Società italiana di antropologia e presidente della Società italiana di psicologia clinica.
Nel 1977 venne nominato dal Ministero dell’interno membro del gruppo di lavoro costituito per lo studio, la progettazione e la realizzazione di sistemi di raccolta, di analisi e di valutazione delle informazioni in materia di polizia criminale. Alla fine degli anni Settanta fu anche chiamato a far parte del Comitato regionale lombardo per la prevenzione delle tossicodipendenze.
Si occupò inoltre di transessualismo, con studi di antropologia culturale e criminologici, collaborando alla stesura della Legge sul cambiamento di sesso per i transessuali (Legge n. 164 del 14 aprile 1982).
Autore prolifico, ebbe al suo attivo quasi 200 pubblicazioni nel campo della psicopatologia, della criminologia, della psichiatria e della psicoanalisi, e in poco più di cinquant’anni redasse, sia come consulente tecnico che come accademico, circa 80 perizie psichiatriche.

Paola Bianchi
16/12/2016

Opere

(1956, con V. Porta e C. Cocconcelli). Le malattie mentali e l’assistenza psichiatrica in Italia. Rivista sperimentale di freniatria, LXXX(I).
(1957). Un caso di mendicità infantile. Comunicazione al 2° Convegno nazionale dei Centri medico-psicopedagogici dell’ENPMF, Roma 29-30 settembre 1 ottobre 1957.
(1958). Problemi di psicopatologia e psicoterapia nella chirurgia dell’età involutiva. Comunicazione al 2° Convegno sulla riabilitazione dell’anziano. Sirmione, 28 settembre 1958.
(1959). La psicoterapia geriatrica. Relazione al 2° Corso per dirigenti degli Istituti di ricovero per anziani. S. Severa (Roma), 9-15 giugno 1959.
(1959). Il problema dei Collegi. Rivista Italiana di medicina e igiene della scuola, V(I).
(1959, con A. Guareschi). L’ansia del fanciullo: rilievi psicologici e clinici. Comunicazione al XXVII Congresso nazionale della Società italiana di psichiatria. Il lavoro neurospichiatrico, XXV(III).
(1959). Il deterioramento mentale patologico. Considerazioni critiche. Nevrasse, IX(V).
(1959, con R. Spiazzi). La risposta di posizione nel test di Rorschach. Considerazioni clinico statistiche e semeiogenetiche. Nevrasse, IX(V).
(1959, con C.L. Cazzullo). Ansia e gravidanza. Aspetti neurofisiologici, psicologici e psicopatologici del parto psicofisico. Triangolo, IV(4).
(1960, con Giorgio Marinato). Correlazione tra attività bioelettrica cerebrale ed efficienza intellettiva in un gruppo di anziani. Giornale di gerontologia, VIII(12).
(1960, con R. Montanini e A. Canevini). Rilievi anatomo-clinici in un caso di sindrome di Korsakoff. Giornale di psichiatria e neuropatologia. Supplemento al IV fascicolo.
(1962, con E. Rossella). La depressione nell’epilessia. Torino: Minerva medica.
(1964). I barboni a Milano. Contributi del Reparto di psicologia clinica.
(1964). Dispense delle lezioni di Psichiatria sociale tenute al Corso per operatori sociali dell’ECA di Milano.
(1965, con E. Pasini) Influenza delle innovazioni tecnologiche sulla salute mentale dei lavoratori. Contributi del Reparto di psicologia clinica.
(1965, con G. Gullotta). Interrogatorio estenuante e confessione. Contributi del Reparto di psicologia clinica.
(1966, con F. Noto Campanella). Psicologia e psicopatologia del concetto categoriale «Tempo». Contributi del Reparto di psicologia clinica.
(1966). Ipnopedia. Minerva medica, 7.
(1967). Alcune osservazioni sulle vittime del reato. Contributi del Reparto di psicologia clinica.
(1967, con F. Noto Campanella). Psicopatologia dell’istinto sessuale. Contributi del Reparto di psicologia clinica.
(1970). La suggestionabilità al reattivo psicodiagnostico di Rorschach. Rassegna di ipnosi medica psicosomatica, 12.
(1971, con P. Pazzaglia e G. Penati). Dinamiche di una comunità assistenziale: pazienti e operatori. Igiene mentale, IV(ott.-nov.).
(1984). Rorschach e psicopatologia. Psychopathologia.
(1990). Imputabilité et Rorschach: étude de trente schizophrènes chroniques auteurs d’homicide. Psychologie medicale, 22(8).
(1990). Schizofrenia. In Trattato di criminologia, medicina criminologica e psichiatria forense, a cura di F. Ferracuti. Milano: Giuffrè editore.

Fonti archivistiche

Aspi Archivio storico della psicologia italiana, Università degli studi di Milano-Bicocca, Fondo Augusto Ermentini, Curriculum vitae e attività didattico scientifica, 1979.
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