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Tre anni dopo il Comune di Milano patrocinò l’iniziativa del Centro aiuto drogati (CAD), permettendo l’apertura di un servizio medico-psico-sociale. Si trattò di una realtà nuova nel panorama italiano, che all’epoca risentiva ancora di una carenza di interventi socio-sanitari nell’ambito delle problematiche legate alle dipendenze da sostanze stupefacenti e da alcool.
Nel corso degli anni Settanta, nella sede di via Apollodoro, si venne dunque a creare, intorno alla figura del professor Madeddu, un gruppo pluridisciplinare di operatori volontari composto da medici, psichiatri, psicologi, farmacologi, giuristi e assistenti sociali, i quali, grazie anche al confronto con altre realtà europee, cercarono di definire una strategia di intervento e un approccio terapeutico specifico per questo contesto. Venne adottato un programma terapeutico personalizzato sui singoli individui e bisogni, che contemplava anche l’assistenza medico-farmacologica, le cure disintossicanti ambulatoriali, l’attività di consulenza e sostegno psicologico, l’inserimento in comunità terapeutiche e in altre strutture pubbliche e private.
Dal 1978 il CAD fu iscritto nel Registro degli enti ausiliari della Regione Lombardia e nel 1982 fu stipulata una convenzione con l’Assessorato alle politiche sociali del Comune di Milano per gli interventi socio-sanitari ed educativi a favore di tossicodipendenti e alcooldipendenti – in particolare adolescenti – e dei loro familiari.
A corollario di questa attività teorico-scientifica nel campo delle dipendenze patologiche da sostanze e consci degli ostacoli derivanti dalle vicende giudiziarie che spesso coinvolgevano i pazienti, nel febbraio 1990 si decise di aprire anche un Servizio di consulenza legale.
L’associazione fu sempre attenta alle mutazioni del tessuto sociale e nel corso degli anni la sua attenzione si estese anche alle ricerche scientifiche sull’AIDS e al trattamento di soggetti italiani e stranieri – sempre più numerosi – che vivevano in situazioni di marginalità sociale, spesso impossibilitati ad accedere ai servizi istituzionali. Si crearono quindi equipe multidisciplinari d’intervento che promossero attività di studio, ricerca e formazione nel trattamento delle dipendenze.
A seguito del riordino del Sistema sanitario regionale, nel 2006 il CAD ha ottenuto l’accreditamento come Servizio multidisciplinare integrato (SMI) presso la Regione Lombardia, un contratto con l’ASL Città di Milano per le attività di prevenzione, cura e riabilitazione degli stati di tossicodipendenza e infine la gestione dello Sportello migranti, che svolge servizi di assistenza, sostegno e consulenza – anche amministrativa e legale – per gli immigrati.
Dal 2013 il Centro ha spostato la propria sede in via Adolfo Wildt e cambiato denominazione in Centro accoglienza e trattamento dipendenze, allargando la propria sfera operativa anche alle dipendenze non derivanti da sostanze, come il gioco d’azzardo patologico (ludopatia).
Daniela Scala
07/11/2015
Madeddu A. & Canovi L. (1983). Aspetti e limiti delle esperienze di un Centro di primo accoglimento (il C.A.D. del Comune di Milano). L’organizzazione dei servizi per tossicodipendenti in alcune aree metropolitane. Milano: Centro aiuto drogati CAD.
Malcangi V., Aronica E., De Micheli M. & Manduzio C. (1984). Prime esperienze e considerazioni sull'applicazione di misure sostitutive della carcerazione preventiva a favore di tossicodipendenti, 1° Convegno sulla tossicodipendenza, processo penale e riabilitazione, Firenze, 13-14 aprile 1984. Milano: Centro aiuto drogati CAD.
Pinamonti H. (a cura di) (2003). Clinica della dipendenze: la crisi. “I Quaderni Clinici del CAD”, novembre, Milano: Centro aiuto drogati CAD.
Pinamonti H. & Rossin M.R. (a cura di) (2004). Polidipendenze. L'assunzione multipla di sostanze in una prospettiva interdisciplinare di clinica integrata. Milano: FrancoAngeli.
Sito ufficiale del CAD, pagina "Chi siamo"
Il Centro nacque a Milano nel 1968 per volontà autonoma e pioneristica dello psichiatra Alberto Madeddu, che volle riunire un gruppo pluridisciplinare di specialisti in un centro di studi che affrontasse il tema delle tossicodipendenze. Madeddu all’Ospedale psichiatrico provinciale di Mombello, dove lavorava, aveva avuto modo di intraprendere cure nei confronti dei tossicodipendenti e di avviare le prime battaglie contro i pregiudizi e i limiti legislativi che portavano a considerare questi pazienti come delinquenti.
Tre anni dopo il Comune di Milano patrocinò l’iniziativa del Centro aiuto drogati (CAD), permettendo l’apertura di un servizio medico-psico-sociale. Si trattò di una realtà nuova nel panorama italiano, che all’epoca risentiva ancora di una carenza di interventi socio-sanitari nell’ambito delle problematiche legate alle dipendenze da sostanze stupefacenti e da alcool.
Nel corso degli anni Settanta, nella sede di via Apollodoro, si venne dunque a creare, intorno alla figura del professor Madeddu, un gruppo pluridisciplinare di operatori volontari composto da medici, psichiatri, psicologi, farmacologi, giuristi e assistenti sociali, i quali, grazie anche al confronto con altre realtà europee, cercarono di definire una strategia di intervento e un approccio terapeutico specifico per questo contesto. Venne adottato un programma terapeutico personalizzato sui singoli individui e bisogni, che contemplava anche l’assistenza medico-farmacologica, le cure disintossicanti ambulatoriali, l’attività di consulenza e sostegno psicologico, l’inserimento in comunità terapeutiche e in altre strutture pubbliche e private.
Dal 1978 il CAD fu iscritto nel Registro degli enti ausiliari della Regione Lombardia e nel 1982 fu stipulata una convenzione con l’Assessorato alle politiche sociali del Comune di Milano per gli interventi socio-sanitari ed educativi a favore di tossicodipendenti e alcooldipendenti – in particolare adolescenti – e dei loro familiari.
A corollario di questa attività teorico-scientifica nel campo delle dipendenze patologiche da sostanze e consci degli ostacoli derivanti dalle vicende giudiziarie che spesso coinvolgevano i pazienti, nel febbraio 1990 si decise di aprire anche un Servizio di consulenza legale.
L’associazione fu sempre attenta alle mutazioni del tessuto sociale e nel corso degli anni la sua attenzione si estese anche alle ricerche scientifiche sull’AIDS e al trattamento di soggetti italiani e stranieri – sempre più numerosi – che vivevano in situazioni di marginalità sociale, spesso impossibilitati ad accedere ai servizi istituzionali. Si crearono quindi equipe multidisciplinari d’intervento che promossero attività di studio, ricerca e formazione nel trattamento delle dipendenze.
A seguito del riordino del Sistema sanitario regionale, nel 2006 il CAD ha ottenuto l’accreditamento come Servizio multidisciplinare integrato (SMI) presso la Regione Lombardia, un contratto con l’ASL Città di Milano per le attività di prevenzione, cura e riabilitazione degli stati di tossicodipendenza e infine la gestione dello Sportello migranti, che svolge servizi di assistenza, sostegno e consulenza – anche amministrativa e legale – per gli immigrati.
Dal 2013 il Centro ha spostato la propria sede in via Adolfo Wildt e cambiato denominazione in Centro accoglienza e trattamento dipendenze, allargando la propria sfera operativa anche alle dipendenze non derivanti da sostanze, come il gioco d’azzardo patologico (ludopatia).
Daniela Scala
07/11/2015
Bibliografia
De Micheli M., Maralla L., Sacchi P. & Tosi, M. (1986). Come non farsi male. Schede su epatite virale, malattie a trasmissione sessuale, AIDS e tossicodipendenza. Con prefazione di Madeddu, A. Milano: Centro aiuto drogati CAD.Madeddu A. & Canovi L. (1983). Aspetti e limiti delle esperienze di un Centro di primo accoglimento (il C.A.D. del Comune di Milano). L’organizzazione dei servizi per tossicodipendenti in alcune aree metropolitane. Milano: Centro aiuto drogati CAD.
Malcangi V., Aronica E., De Micheli M. & Manduzio C. (1984). Prime esperienze e considerazioni sull'applicazione di misure sostitutive della carcerazione preventiva a favore di tossicodipendenti, 1° Convegno sulla tossicodipendenza, processo penale e riabilitazione, Firenze, 13-14 aprile 1984. Milano: Centro aiuto drogati CAD.
Pinamonti H. (a cura di) (2003). Clinica della dipendenze: la crisi. “I Quaderni Clinici del CAD”, novembre, Milano: Centro aiuto drogati CAD.
Pinamonti H. & Rossin M.R. (a cura di) (2004). Polidipendenze. L'assunzione multipla di sostanze in una prospettiva interdisciplinare di clinica integrata. Milano: FrancoAngeli.
Sito ufficiale del CAD, pagina "Chi siamo"