Ragazzi d’oggi

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Il periodico Ragazzi d'oggi venne fondato a Roma nel gennaio 1950 sotto la direzione di Agostino Ghilardi e dei redattori Ivo Pini, Carlo Traversa e Clara Valente. La rivista era riconosciuta come organo ufficiale dell'Ente nazionale per la protezione morale del fanciullo (ENPMF), nato due anni prima grazie al medico e psichiatra Benigno Di Tullio, con lo scopo di assistere i giovani prevenendo disturbi psichici cronici, prostituzione e delinquenza minorile.
Forse anche per una carenza di finanziamenti esterni all'ente, Ragazzi d'oggi fu costretta ad alternare uscite di periodicità mensile, bimestrale e trimestrale e si avvalse di numerosi direttori, redattori e collaboratori esterni nel corso degli anni.
Stando a quanto riferito dal presidente dell'Ente nazionale di assistenza agli orfani dei lavoratori italiani (ENAOLI), Emilio Giaccone, la rivista era l'unica che esaminasse così a fondo la formazione morale, sociale e professionale dei giovani italiani nel periodo del secondo dopoguerra. Oltre a farsi portavoce delle iniziative dell'ENPMF volte a migliorare i sistemi di assistenza psichica e pedagogica dei minori in Italia, Ragazzi d'oggi era considerato già dagli esperti come utile strumento di promozione dei temi legati all'educazione e all'igiene mentale infantile per l'intera popolazione.
Gli autori degli articoli uomini e donne anche se queste ultime in percentuale minore e forse in posizioni meno prestigiose all'interno dell'ENPMF appartenevano alle più varie categorie professionali e disciplinari. All'interno di uno stesso fascicolo è infatti possibile trovare contributi di personaggi religiosi, politici, editori, psicologi, psichiatri, educatori ed assistenti sociali. Tra gli esperti più noti sono da citare lo psicologo Adriano Ossicini e lo psichiatra Carlo De Sanctis, che oltre a pubblicare articoli sulla rivista avevano collaborato con l'ENPMF anche per la progettazione dei centri medico psico-pedagogici, strutture create alla fine degli anni quaranta del Novecento, che possono essere considerate come i precursori diretti dei consultori di oggi.
La varietà di punti di vista rendeva la lettura del periodico adatta sia ai genitori che a coloro che si trovassero a lavorare a contatto con i giovani. Questa scelta risultava essenziale anche per sopperire all'assenza di scuole che fornissero titoli di specializzazione per la neuropsichiatria infantile, per la psicologia e psicopatologia dell'età evolutiva e per l'assistenza sociale psichiatrica in Italia tra gli anni cinquanta e sessanta.
Fin dalle prime pubblicazioni risultava infatti chiaro come gli scopi della rivista fossero molteplici: l'intento divulgativo e informativo rivolto all'intera popolazione, la richiesta di contributi per finanziare le iniziative dell'ENPMF e la necessità di formare gli esperti creando un quadro multidimensionale dei possibili approcci al mondo dell'infanzia e dell'adolescenza.
Oltre ai temi relativi all'educazione, cura e assistenza dei giovani italiani nel periodo post bellico, una rubrica era riservata ai consigli di letteratura e cinema per ragazzi. Questo per direzionare le scelte delle famiglie e per evitare che i minori entrassero in contatto con realtà non adatte alla loro fase di sviluppo, tutelandoli dalla massiccia quantità di materiale pornografico o violento che veniva distribuito in quegli anni.
Ragazzi d'oggi, fino ad allora distribuito senza interruzioni, chiuse definitivamente e improvvisamente nel dicembre 1976, due anni prima della soppressione ufficiale dell'ENPMF. L'ultimo numero non lasciava intuire una imminente fine delle pubblicazioni e anzi riportava ancora, nella quarta di copertina, una nota su come effettuare l'abbonamento al periodico.

Sara Mordini
23/07/2013

Bibliografia

Gastaldi, E. (1955). Per la protezione della gioventù italiana. Ragazzi d'oggi. 6 (1), 1-2.
Giaccone, E. (1950). Ragazzi d'oggi. Ragazzi d'oggi, 1 (11), 1.
Giaccone, E. (1957). Dieci anni di lavoro per i ragazzi d'oggi. Ragazzi d'oggi, 8 (3), 5-8.
La Greca, G. (1976). Eliminare le varie cause della devianza giovanile. Ragazzi d'oggi, 28 (1), 1-2.
Premessa (1950). Ragazzi d'oggi, 1 (1).
Tarroni, E. (1953). Il bambino nella società italiana. Ragazzi d'oggi, 4 (8), 1-3.
Volpicelli, L. (1972). La letteratura per l'infanzia. Ragazzi d'oggi, 23 (1), 5-7.
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