I volti di Carlo Besta

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La fototeca dell’archivio storico dell’Istituto neurologico nazionale “Carlo Besta” conserva una ricca sequenza di ritratti del fondatore, che lo mostrano in pose singole e di gruppo insieme ad amici e colleghi, dagli anni giovanili fino agli ultimi anni di vita.
La galleria fotografica li presenta in successione cronologica, a partire da due ritratti che risalgono al periodo universitario presso la Facoltà di medicina e chirurgia di Pavia (1895-1900): uno di essi mostra Carlo Besta insieme ad alcuni compagni di studi, tra i quali si riconosce il cugino Oreste Besta, suo futuro collaboratore presso il Centro neurochirurgico della Guastalla di Milano.
Seguono due scatti ripresi il primo durante la permanenza di Besta all'Ospedale psichiatrico di San Servolo a Venezia nel 1907, incaricato dal professor Cappelletti di dirigere il reparto “Osservazione”, e il secondo eseguito negli anni del trasferimento a Padova (dal giugno 1907 all’ottobre 1913), presso l’Istituto psichiatrico e neuropatologico diretto da Ernesto Belmondo, quando ottenne anche la libera docenza in Clinica delle malattie nervose e mentali all’ateneo patavino.
Besta è poi colto in divisa militare durante la prima guerra mondiale.
Al decennio 1925-1935 dovrebbe risalire invece il ritratto insieme al cugino professore Eugenio Morelli (1881-1960), tisiologo e fondatore del Sanatorio "Carlo Forlanini" di Roma.
Due ritratti di studio del 1929 mostrano invece il neuropsichiatra a 53 anni, all’apice della sua carriera universitaria.
Ai primi anni trenta del Novecento risale il ritratto di gruppo in posa, all’esterno dell’Istituto pro feriti cerebrali di guerra (l’ex Villa Marelli) di Milano, che vede Carlo Besta affiancato, tra gli altri, dal prefetto di Milano Bruno Fornaciari, dall'onorevole Alessandro Gorini (riconoscibile dalla benda sull'occhio) e dal neuroradiologo Fermo Mascherpa. Un'altra stampa fotografica, di poco successiva, documenta il raduno di alcuni ex pazienti dell’Ospedale neurologico, ritratti in una foto di gruppo insieme ai professori Carlo Besta, Benedetto Venturini, Virginio Porta, Cesare Clivio e Giovanni Enrico Morselli, all’ingresso dell’Istituto neurologico "Vittorio Emanuele III”, nella nuova sede di via Celoria a Milano.
Due stampe fotografiche, che risalgono alla seconda metà degli anni trenta, mostrano infine Besta a colloquio in una via di Milano con il neurochirurgo Gian Maria Fasiani (1887-1956) e sugli scalini d’ingresso dell’Istituto neurologico insieme a Giuseppe Carlo Riquier, Virginio Porta e lo stesso Fasiani.
L’ultimo ritratto di Carlo Besta fu eseguito dal fotografo Guarnieri di Milano intorno al 1938-1939, poco prima della sua morte, avvenuta nel dicembre 1940.
 
12/01/2016
Daniela Scala

Bibliografia

Arosio F. (1993). Carlo Besta 1876-1940. Milano: Istituto nazionale neurologico "Carlo Besta".

Fonte iconografica

Archivio dell’Istituto neurologico nazionale "Carlo Besta", Milano
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