
Famiglia Emiliani-Pirami
1933 - 1980
La famiglia Emiliani-Pirami nacque nel 1933 dal matrimonio fra Carlo Luigi Emiliani (1897-1980) ed Edmea Pirami (1899-1978). Il primo, nato a Imola, dopo la laura in medicina a Padova nel 1924, fece carriera presso l’Ospedale Maggiore di Bologna (fu primario nel 1939 e direttore sanitario dal 1945 al 1951), esercitando nel contempo la libera professione. Arruolato in entrambe le guerre mondiali, rimase profondamente colpito dagli eventi bellici e cercò conforto nella poesia: scrisse infatti alcune centinaia di poesie, che raccontano l’esperienza della guerra, gli amori giovanili e maturi, il forte attaccamento alla famiglia e ai luoghi d’infanzia. Personaggio di spicco della comunità medica bolognese, fu socio attivo della Società medico chirurgica di Bologna, dove tenne numerosi interventi, in particolare su argomenti di storia della medicina e di etica professionale.
La moglie Edmea, nata ad Ascoli Piceno il 27 giugno 1899, si trasferì nel 1906 con la famiglia a Bologna, dove s’iscrisse alla Facoltà di medicina, laureandosi nel 1922. Unica donna del suo corso, fu la prima donna medico ad iscriversi al corso di specializzazione in pediatria nel 1924, risultando quindi la prima donna pediatra della città. Fu comprimaria di reparto presso l’Ospedale degli esposti (l’ex brefotrofio della città), ma decise fin da giovane di dedicare la sua vita alla libera professione, aprendo due diversi ambulatori. Fu tra le socie fondatrici della sezione bolognese dell’Associazione italiana donne medico e di Soroptimist Bologna. Dal marito ebbe un’unica figlia, Alberta.
Altri membri della famiglia furono Emanuele Emiliani (1901-1966) ed Ester Pirami (1890-1967). Il primo, fratello di Carlo Luigi, nato a Imola il 27 dicembre 1901, si laureò a Bologna in giurisprudenza nel 1926 ed esercitò la professione di avvocato civilista presso il foro di Imola. Amante dell’arte e della letteratura, fu un profondo conoscitore e studioso delle opere di Virgilio e di Dante, in particolare della Divina Commedia. Ester, sorella maggiore di Edmea, nata a Urbino l’8 dicembre 1890, era anch’essa medico: fu primario del Laboratorio di analisi all’Ospedale Regina Elena di Asmara, in Eritrea, dal 1926 al 1929 e successivamente primario della sezione femminile dell’Ospedale psichiatrico di Pesaro. Trasferitasi nelle Marche, intraprese la carriera di psichiatra, che non abbandonò per il resto della vita. Come il cognato Carlo Luigi, si dedicò anche alla letteratura, pubblicando due romanzi, L’estrema offerta (1916) e Fiordineve (1923).
Serena Fabbrini
31/05/2017
La moglie Edmea, nata ad Ascoli Piceno il 27 giugno 1899, si trasferì nel 1906 con la famiglia a Bologna, dove s’iscrisse alla Facoltà di medicina, laureandosi nel 1922. Unica donna del suo corso, fu la prima donna medico ad iscriversi al corso di specializzazione in pediatria nel 1924, risultando quindi la prima donna pediatra della città. Fu comprimaria di reparto presso l’Ospedale degli esposti (l’ex brefotrofio della città), ma decise fin da giovane di dedicare la sua vita alla libera professione, aprendo due diversi ambulatori. Fu tra le socie fondatrici della sezione bolognese dell’Associazione italiana donne medico e di Soroptimist Bologna. Dal marito ebbe un’unica figlia, Alberta.
Altri membri della famiglia furono Emanuele Emiliani (1901-1966) ed Ester Pirami (1890-1967). Il primo, fratello di Carlo Luigi, nato a Imola il 27 dicembre 1901, si laureò a Bologna in giurisprudenza nel 1926 ed esercitò la professione di avvocato civilista presso il foro di Imola. Amante dell’arte e della letteratura, fu un profondo conoscitore e studioso delle opere di Virgilio e di Dante, in particolare della Divina Commedia. Ester, sorella maggiore di Edmea, nata a Urbino l’8 dicembre 1890, era anch’essa medico: fu primario del Laboratorio di analisi all’Ospedale Regina Elena di Asmara, in Eritrea, dal 1926 al 1929 e successivamente primario della sezione femminile dell’Ospedale psichiatrico di Pesaro. Trasferitasi nelle Marche, intraprese la carriera di psichiatra, che non abbandonò per il resto della vita. Come il cognato Carlo Luigi, si dedicò anche alla letteratura, pubblicando due romanzi, L’estrema offerta (1916) e Fiordineve (1923).
Serena Fabbrini
31/05/2017