Archivio della famiglia Emiliani-Pirami
Soggetto produttore
Carlo Luigi EmilianiInventario a cura di Giorgio Sassi
L'archivio della famiglia Emiliani-Pirami è conservato presso il Polo di Archivio Storico (PAST) della Biblioteca centrale dell’Università degli studi di Milano-Bicocca, al quale è pervenuto nel marzo 2017 per dono della dottoressa Alberta Emiliani, figlia dei medici Carlo Luigi Emiliani ed Edmea Pirami.
Il materiale, che risale per la maggior parte alla prima metà del Novecento, si riferisce innanzitutto ai genitori di Alberta Emiliani, il medico Carlo Luigi Emiliani (1897-1980) e la pediatra Edmea Pirami (1899-1978), ma anche a numerosi altri componenti delle famiglie materna e paterna, a partire dagli zii Ester Pirami (1890-1967) ed Emanuele Emiliani (1901-1966).
A quest’ultimo, che in una lettera del 2 marzo 1954 alla cugina Pellegrina si qualificava come “lo storico e l’archivista di famiglia”, si deve probabilmente la selezione delle carte Emiliani. A tale proposito in un’altra missiva, datata 26 aprile 1962 e indirizzata alla stessa corrispondente, scriveva: “Non so se tu sappia che, essendo io un conservatore scrupolosissimo di memorie e di tradizioni, specie se familiari, tutti i parenti vicini e lontani – con la scusa che la mia casa è grande e che sono solo – mi hanno donato (ovvero scaricato) tutti i loro archivi, alcuni contenenti epistolari che decorrono dal Settecento! […] Ciò ti spiega perché da mesi io mi trovi sossopra in così arduo e faticoso lavoro, quale è quello di leggere prima di distruggere o conservare tante e tante migliaia di pagine scritte o stampate”.
Ciò nonostante, le carte, prima del trasferimento presso il PAST, non presentavano alcun ordinamento, se non uno molto sommario effettuato, in occasione della spedizione, dalla dottoressa Serena Fabbrini (autrice di un volume dedicato a Edmea Pirami), che aveva provveduto a una prima suddivisione dei documenti in base ai diversi soggetti produttori, raccogliendoli complessivamente in 8 faldoni, 9 cartelle, 2 scatole e 1 busta. Nei mesi successivi sono stati effettuati altri versamenti di materiali rinvenuti presso l'abitazione dell'erede, uno dei quali comprendeva tre album fotografici.
Una volta giunte al PAST, le carte sono state riordinate, inventariate analiticamente e condizionate in 39 faldoni, secondo un’articolazione interna basata sui soggetti produttori, fatta eccezione per una partizione costituita da manoscritti antichi e una partizione composta da materiale fotografico. L'intervento è stato realizzato tra il 2018 e il 2020 ed è stato poi seguito da una campagna di digitalizzazione che si è conclusa (a causa dei ritardi dovuti alla pandemia di Covid-19) nell'ottobre 2022.
L'archivio è stato suddiviso nelle seguenti otto partizioni principali:
1. Carlo Luigi Emiliani (1897-1979)
2. Edmea Pirami Emiliani (1899-1978)
3. Emanuele Emiliani (1901-1971)
4. Altri componenti della famiglia Emiliani (1848-1941)
5. Altri componenti della famiglia Pirami (1855-1975)
6. Parenti e conoscenti diversi (1862-1960)
7. Manoscritti e carte relativi ai secoli XVI-XIX (1506-1869)
8. Fotografie (1880-1979).
Le prime cinque partizioni sono, a loro volta, suddivise in serie e sottoserie, che corrispondono alle differenti tipologie dei materiali e alle diverse aree tematiche.
Le carte si riferiscono in prevalenza alla figura di Carlo Luigi Emiliani, primario dell’Ospedale Maggiore di Bologna: si tratta complessivamente di 15 buste, nelle quali si trovano, oltre a un corposo carteggio, documenti riguardanti la sua carriera scolastica e professionale e la sua partecipazione alla prima guerra mondiale, alla quale si riferiscono anche diari, scritti e poesie. Grande appassionato di letteratura, Carlo Luigi Emiliani ha lasciato una cospicua raccolta di poesie (circa 300 in diverse copie), composte dalla giovinezza fino all’età matura. Figurano inoltre ricordi, commemorazioni e discorsi pronunciati dal medico imolese in occasione di cerimonie e premiazioni.
Meno consistente ma altrettanto significativo il materiale che si riferisce alla moglie di Carlo Luigi, la pediatra Edmea Pirami, e alla cognata Ester Pirami, medico coloniale e psichiatra, che ha lasciato, tra l’altro, diverse lettere, documenti e fotografie che fanno riferimento al periodo trascorso presso l’Ospedale Regina Elena di Asmara, in Eritrea, tra il 1926 e il 1929.
Di grande rilievo anche le carte di Emanuele Emiliani, avvocato civilista e commissario governativo per gli alloggi nel secondo dopoguerra, oltre che appassionato cultore di archeologia e di letteratura e profondo conoscitore di Dante e Virgilio. Di lui rimane, tra l’altro, un corposo carteggio, in buona parte con esponenti del mondo letterario e politico imolese, e alcuni scritti sul letterato imolese ed esegeta dantesco Benvenuto Rambaldi (1330-1388).
Si segnalano inoltre le carte di altri componenti delle famiglie Emiliani e Pirami, in particolare di Innocenzo Fanti (1839-1905), nonno di Carlo Luigi da parte materna, giurista, del quale rimane un nutrito carteggio con colleghi, accademie, ministeri, ambasciate italiane ed estere, ai quali inviava, spesso ricambiato, le proprie opere; e Aristide Emiliani (1864-1929), zio di Carlo Luigi, a lungo direttore della Banca popolare di Vicenza, in corrispondenza con il suo ex professore di liceo, il patriota Giulio Cesare Abba.
Si segnalano infine un consistente nucleo di documentazione non direttamente riconducibile alla famiglia Emiliani-Pirami, risalente al periodo compreso tra il XVI e il XIX secolo, condizionato in quattro buste, e una significativa raccolta fotografica formata da circa 1.700 fototipi, buona parte dei quali raccolti nei due album familiari Emiliani e Pirami.
Aggregato all'archivio è presente anche un fondo librario, disponibile sull'opac della Biblioteca centrale di Ateneo, che ha provveduto alla sua catalogazione.
30/03/2021 (aggiornamento 30/01/2023)
L'archivio della famiglia Emiliani-Pirami è conservato presso il Polo di Archivio Storico (PAST) della Biblioteca centrale dell’Università degli studi di Milano-Bicocca, al quale è pervenuto nel marzo 2017 per dono della dottoressa Alberta Emiliani, figlia dei medici Carlo Luigi Emiliani ed Edmea Pirami.
Il materiale, che risale per la maggior parte alla prima metà del Novecento, si riferisce innanzitutto ai genitori di Alberta Emiliani, il medico Carlo Luigi Emiliani (1897-1980) e la pediatra Edmea Pirami (1899-1978), ma anche a numerosi altri componenti delle famiglie materna e paterna, a partire dagli zii Ester Pirami (1890-1967) ed Emanuele Emiliani (1901-1966).
A quest’ultimo, che in una lettera del 2 marzo 1954 alla cugina Pellegrina si qualificava come “lo storico e l’archivista di famiglia”, si deve probabilmente la selezione delle carte Emiliani. A tale proposito in un’altra missiva, datata 26 aprile 1962 e indirizzata alla stessa corrispondente, scriveva: “Non so se tu sappia che, essendo io un conservatore scrupolosissimo di memorie e di tradizioni, specie se familiari, tutti i parenti vicini e lontani – con la scusa che la mia casa è grande e che sono solo – mi hanno donato (ovvero scaricato) tutti i loro archivi, alcuni contenenti epistolari che decorrono dal Settecento! […] Ciò ti spiega perché da mesi io mi trovi sossopra in così arduo e faticoso lavoro, quale è quello di leggere prima di distruggere o conservare tante e tante migliaia di pagine scritte o stampate”.
Ciò nonostante, le carte, prima del trasferimento presso il PAST, non presentavano alcun ordinamento, se non uno molto sommario effettuato, in occasione della spedizione, dalla dottoressa Serena Fabbrini (autrice di un volume dedicato a Edmea Pirami), che aveva provveduto a una prima suddivisione dei documenti in base ai diversi soggetti produttori, raccogliendoli complessivamente in 8 faldoni, 9 cartelle, 2 scatole e 1 busta. Nei mesi successivi sono stati effettuati altri versamenti di materiali rinvenuti presso l'abitazione dell'erede, uno dei quali comprendeva tre album fotografici.
Una volta giunte al PAST, le carte sono state riordinate, inventariate analiticamente e condizionate in 39 faldoni, secondo un’articolazione interna basata sui soggetti produttori, fatta eccezione per una partizione costituita da manoscritti antichi e una partizione composta da materiale fotografico. L'intervento è stato realizzato tra il 2018 e il 2020 ed è stato poi seguito da una campagna di digitalizzazione che si è conclusa (a causa dei ritardi dovuti alla pandemia di Covid-19) nell'ottobre 2022.
L'archivio è stato suddiviso nelle seguenti otto partizioni principali:
1. Carlo Luigi Emiliani (1897-1979)
2. Edmea Pirami Emiliani (1899-1978)
3. Emanuele Emiliani (1901-1971)
4. Altri componenti della famiglia Emiliani (1848-1941)
5. Altri componenti della famiglia Pirami (1855-1975)
6. Parenti e conoscenti diversi (1862-1960)
7. Manoscritti e carte relativi ai secoli XVI-XIX (1506-1869)
8. Fotografie (1880-1979).
Le prime cinque partizioni sono, a loro volta, suddivise in serie e sottoserie, che corrispondono alle differenti tipologie dei materiali e alle diverse aree tematiche.
Le carte si riferiscono in prevalenza alla figura di Carlo Luigi Emiliani, primario dell’Ospedale Maggiore di Bologna: si tratta complessivamente di 15 buste, nelle quali si trovano, oltre a un corposo carteggio, documenti riguardanti la sua carriera scolastica e professionale e la sua partecipazione alla prima guerra mondiale, alla quale si riferiscono anche diari, scritti e poesie. Grande appassionato di letteratura, Carlo Luigi Emiliani ha lasciato una cospicua raccolta di poesie (circa 300 in diverse copie), composte dalla giovinezza fino all’età matura. Figurano inoltre ricordi, commemorazioni e discorsi pronunciati dal medico imolese in occasione di cerimonie e premiazioni.
Meno consistente ma altrettanto significativo il materiale che si riferisce alla moglie di Carlo Luigi, la pediatra Edmea Pirami, e alla cognata Ester Pirami, medico coloniale e psichiatra, che ha lasciato, tra l’altro, diverse lettere, documenti e fotografie che fanno riferimento al periodo trascorso presso l’Ospedale Regina Elena di Asmara, in Eritrea, tra il 1926 e il 1929.
Di grande rilievo anche le carte di Emanuele Emiliani, avvocato civilista e commissario governativo per gli alloggi nel secondo dopoguerra, oltre che appassionato cultore di archeologia e di letteratura e profondo conoscitore di Dante e Virgilio. Di lui rimane, tra l’altro, un corposo carteggio, in buona parte con esponenti del mondo letterario e politico imolese, e alcuni scritti sul letterato imolese ed esegeta dantesco Benvenuto Rambaldi (1330-1388).
Si segnalano inoltre le carte di altri componenti delle famiglie Emiliani e Pirami, in particolare di Innocenzo Fanti (1839-1905), nonno di Carlo Luigi da parte materna, giurista, del quale rimane un nutrito carteggio con colleghi, accademie, ministeri, ambasciate italiane ed estere, ai quali inviava, spesso ricambiato, le proprie opere; e Aristide Emiliani (1864-1929), zio di Carlo Luigi, a lungo direttore della Banca popolare di Vicenza, in corrispondenza con il suo ex professore di liceo, il patriota Giulio Cesare Abba.
Si segnalano infine un consistente nucleo di documentazione non direttamente riconducibile alla famiglia Emiliani-Pirami, risalente al periodo compreso tra il XVI e il XIX secolo, condizionato in quattro buste, e una significativa raccolta fotografica formata da circa 1.700 fototipi, buona parte dei quali raccolti nei due album familiari Emiliani e Pirami.
Aggregato all'archivio è presente anche un fondo librario, disponibile sull'opac della Biblioteca centrale di Ateneo, che ha provveduto alla sua catalogazione.
30/03/2021 (aggiornamento 30/01/2023)
Estremi cronologici
1506 - 2009
Consistenza
39 faldoni