Psicoestesiometro di Colucci

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Nome originale: Haar-Ästhesiometer (poli-estesiometro nella versione di Colucci)
Dimensioni: 22 x 15,5 x 3,5 (astuccio)
Peso: 0,600 (astuccio)
Materiale: tela, raso, velluto, ottone (astuccio); legno, ottone (strumenti)
Inventore: Cesare Colucci, sul modello ideato da Ernst Heinrich Weber nel 1834 (compasso di Weber).
Luogo e data dell'invenzione: Napoli-Parigi, 1902-1903
Luogo e data della distribuzione: Napoli, anni Quaranta del Novecento
Iscrizioni, targhe, timbri: incisione in dorato sull'astuccio: "PSICO-ESTESIOMETRO"
Provenienza: Istituto di Psicologia dell'Università di Bari
Collocazione: Laboratorio di Storia della Psicologia Applicata "A. Marzi"Università di Bari
Numero di inventario: 53
Data di acquisto: 21 giugno 1951
Costo: £. 7.000
Descrizione: in un astuccio sono custoditi 17 elementi, di cui due impugnature, un agone, due scale graduate, dodici stimoli tattili aventi una forma circolare e una superficie con l'incisione di differenti composizioni geometriche. Questi ultimi vanno alternativamente inseriti in un'apposita impugnatura.
Scopo: misura della discriminazione tattile.
Test: l'applicazione degli stimoli sulla cute consente la determinazione della soglia assoluta e della soglia relativa. I valori di soglia variano da 2,50 a 70 mm e aumentano con la fatica.

Luigi Traetta

Bibliografia

Colucci, C. (1903). Un psico-estesiometro. Atti della Reale Accademia medico-chirurgica di Napoli. Seduta del 31 luglio 1903.
Colucci, C. (1904). Un psico-estesiometro. Annali di Nevrologia, 22, 125-129.
Sinatra, M. (Ed.) (1997). L'uomo giusto al posto giusto (p. 80). Bari: Laterza.
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