Home>Protagonisti>
Gaetano Kanizsa
Gaetano Kanizsa

Gaetano Kanizsa

Trieste, 18 Agosto 1913 - Trieste, 13 Marzo 1993

Kanizsa è considerato uno dei maggiori esponenti della ricerca percettologica italiana. Si definiva infatti uno studioso dei processi cognitivi, in particolare di quelli percettivi, e le sue idee teoriche si indirizzavano verso le teorie gestaltiste.
Nato da padre ebreo ungherese e madre slovena, compì gli studi classici a Trieste e studiò filosofia a Padova, dove si laureò nel 1938 con Cesare Musatti, discutendo una tesi sulle immagini eidetiche.
Durante gli studi universitari, per motivi economici, si dedicò all'insegnamento scolastico, dal quale fu presto allontanato a seguito della promulgazione delle leggi razziali.
Nel 1943, anno in cui si recò a Roma per unirsi alla lotta clandestina, incontrò Luigi Meschieri, che riuscì a farlo lavorare come ricercatore presso l'Istituto di psicologia del CNR di Roma, dove si dedicò allo studio della percezione tachistoscopica.
Nel 1947 divenne assistente di Fabio Metelli a Padova e successivamente di Musatti a Milano. Il lavoro sulla polarizzazione del movimento gamma, ormai un classico, prese forma proprio durante il periodo fiorentino, così come alcuni lavori sulla stimolazione intermittente della retina.
Nel 1953 ottenne la cattedra di psicologia all'Università di Trieste, mantenendola fino al 1988, anno in cui raggiunse il pensionamento e fu nominato professore emerito. Nell'ateneo fondò l'Istituto di psicologia, dove avviò un'attività di ricerca sperimentale che proseguì fino alla morte. Un sottile filo rosso lega le ricerche svolte a Milano con quelle del primo periodo triestino: il tema dei margini quasi percettivi, al quale sarebbe stata legata negli anni '70 la sua notorietà internazionale. Il famoso triangolo con margini quasi percettivi fu presentato per la prima volta nel 1954 al X Congresso degli psicologi italiani di Chianciano, ma divenne rapidamente uno dei fenomeni percettivi più studiati, con la pubblicazione nel 1976 su Scientific American di un articolo sui Subjective Contours.
La definitiva consacrazione della sua fama internazionale si ebbe nel 1979, con la pubblicazione di Organization in Vision. Si trattava di una monografia in cui erano raccolti i suoi saggi più importanti, tra cui quello da cui emergeva l'idea teorica fondamentale dei suoi ultimi 15 anni: la distinzione tra processo primario e processo secondario, che rompeva con l'ortodossia gestaltista – di cui fino a quel momento era stato un rigido custode – dell'inscindibilità tra processi di visione e processi di pensiero.
Tra i molteplici argomenti da lui trattati durante la sua attività di ricerca sperimentale e teorica, spiccano le ricerche sulla numerosità, sul completamento amodale, sulla trasparenza fenomenica, sulla pregnanza come ostacolo al problem-solving e sulla percezione cromatica. Ma il suo interesse verso i fenomeni percettivi non gli impedì di dedicarsi anche ad altre aree di ricerca: nel 1951 e nel 1953 pubblicò ad esempio tre lavori sul test di Toulouse e Piéron, su frustrazione e aggressività e sugli errori metodologici durante la validazione di strumenti psicodiagnostici per la valutazione della personalità.
Kanizsa fu sicuramente uno dei maggiori propulsori della psicologia scientifica italiana, anche grazie all'istituzione nel 1969, presso l'Istituto di psicologia di Trieste, di incontri scientifici in cui tutti i ricercatori italiani avevano occasione di incontrarsi e discutere sulle ricerche in corso.

Grazia Caporusso
03/07/2009
Bibliografia
AA.VV. (2002). Moltitudine di impronte. Gaetano Kanizsa. Sordeviolo: Zero Gravità.
Albertazzi, L. (Ed.) (2003). The Legacy of Gaetano Kanizsa. In Cognitive Science [special issue].
Bozzi, P. (a cura di) (1997). Prefazione. In Grammatica del vedere. Saggi su percezione e Gestalt. Bologna: Il Mulino.
Bruno, N., & Bernardis, P. (2002). Dissociating perception and action in Kanizsa's compression illusion. Psychonomic Bulletin & Review, 9, 723-730.
Gerbino, W. (a cura di) (1985). Conoscenza e struttura. Festschrift per Gaetano Kanizsa. Bologna: Il Mulino.
Gerbino, W. (1993). Gaetano Kanizsa (1913-1993). Percepitoti, 22, 877-878.
Luccio, R. & Gerbino, W. (a cura di) (1993). Biografia di G. Kanizsa. Giornale italiano di psicologia, XX (2).
Luccio, R. (2003). The emergence of Prägnanz: Gaetano Kanizsa's legacies. Axiomathes, 9, 1-23.
Vicario, G.B. (1994). Gaetano Kanizsa. The Scientists and the Man. Japanese Psychological Research, 36(3), 126-137.