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Giancarlo Arnao
Giancarlo Arnao

Giancarlo Arnao

Milano, 27 Marzo 1926 - Pancole (Grosseto), 14 Novembre 2000

Laureato in medicina, da Milano si trasferisce a Roma, dove esercita fino agli ultimi giorni della sua vita la professione di dentista.
Agli inizi degli anni Settanta comincia ad interessarsi di droghe, fin da subito con lo spirito critico che caratterizzerà tutta la sua attività pubblicistica di quasi tre decenni. In questi anni si avvicina al Partito radicale, con il quale collabora per un lungo periodo in qualità di esperto in questa materia.
Nel 1987 è uno dei fondatori, insieme a Luigi Del Gatto e a Marco Taradash, del Coordinamento radicale antiproibizionista (CORA), di cui è presidente nel 1989, anche se il suo spirito libero e il rifiuto per le etichette politiche lo portano in seguito ad allontanarsi da questa esperienza.
Nel 1989 è tra i fondatori della Lega internazionale antiproibizionista (LIA). Già in questo periodo Arnao è ormai un punto di riferimento per il movimento antiproibizionista non soltanto italiano, ma anche europeo e statunitense.
Nel maggio 1995 si costituisce l’Associazione Forum droghe come movimento per il contenimento dei danni connessi all’uso delle sostanze stupefacenti, per i diritti dei consumatori e contro la politica proibizionista. Giancarlo Arnao, oltre ad essere un socio fondatore, risulta membro dell'Ufficio di presidenza in qualità di responsabile scientifico.
Per oltre vent'anni scrive su diversi quotidiani e riviste, italiani e stranieri, pubblicando decine di articoli, che tuttora rappresentano uno spunto di riflessione critica e imprescindibile per migliaia di lettori.
Tra le sue collaborazioni, occorre ricordare innanzitutto quella con Fuoriluogo, mensile promosso a partire dall’ottobre 1995 dall’associazione Forum droghe in collaborazione con Antigone e la Lega italiana lotta all’AIDS (LILA) come supplemento alla rivista “Narcomafie” e nell’anno successivo divenuto inserto mensile del quotidiano “Il manifesto”. In questo inserto Arnao cura la rubrica Drugstories, composta da articoli brevi e ironici sulla droga. Altra collaborazione importante è quella con la rivista internazionale The International Journal of Drug Policy (pubblicata negli Stati Uniti), della cui redazione risulta membro nel 1997.
Velandosi dietro un'ironia dirompente, Arnao si schiera sempre contro la non-cultura e la pigrizia intellettuale, facendo della passione e del rigore scientifico gli strumenti per combatterle. È un intellettuale coraggioso e coerente, che risponde soltanto alla sua coscienza senza mai scendere a compromessi o a calcoli di convenienza politica.
Dal 1974 al 1999 scrive tredici monografie, risultate sempre un successo editoriale. Alcune sue opere vengono tradotte anche all'estero e tuttora godono di fama internazionale.
Tra le sue opere più significative, occorre ricordare almeno il suo Rapporto sulle droghe (Feltrinelli, 1976), Cocaina (Feltrinelli, 1980), Proibito capire (Edizioni Gruppo Abele, 1990), Canna/Bis (Stampa Alternativa, 1993) e La droga in cento parole (Franco Muzzio Editore, 1999), la sua ultima fatica editoriale, pubblicata pochi mesi prima della morte.

Massimiliano Verga
10/11/2009 (aggiornamento 13/03/2018)
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