
Alberto Marzi
Firenze, 13 Giugno 1907 - Firenze, 25 Gennaio 1983
Psicologo, svolse un ruolo decisivo nell'affermazione della psicologia applicata e del lavoro in Italia.
Laureatosi in filosofia nel 1929 all'Università di Firenze, con una tesi di psicologia sperimentale dal titolo Ricerche sperimentali sull'attenzione, maturò poi intellettualmente nell'atmosfera del Laboratorio di psicologia sperimentale, fondato da Francesco De Sarlo nel 1903 e successivamente diretto da Enzo Bonventura, dove fu assistente fino al 1938, quando ne divenne a sua volta direttore. All'inizio degli anni '30 compì ricerche sperimentali sull'attenzione e sui tempi di reazione. Il suo interesse si volse progressivamente al campo della psicologia applicata e al problema dell'orientamento professionale. Trasferì così la pratica di laboratorio nell'ambito lavorativo, occupandosi delle dinamiche interattive dell'uomo con l'ambiente sociale. Nel 1931 fondò e diresse l'Istituto per le applicazioni della psicologia del Comune di Firenze, con sede presso l'Istituto tecnico industriale "Leonardo da Vinci" e alla fine della guerra, nel 1945, creò il Consultorio universitario per l'orientamento professionale, seguito l'anno successivo dal Centro per le applicazioni della psicologia.
Intanto proseguiva nella carriera universitaria, ottenendo nel 1936, sempre a Firenze, la libera docenza in psicologia sperimentale e laureandosi poi, nel 1947, anche in scienze naturali all'Università di Modena, con una tesi su Il tempo di reazione: studi psicologici sui processi di reazione e di ripresa.
Segretario generale della Società italiana di psicologia (SIP) e direttore della Rivista di psicologia normale, patologica e applicata, nel 1949 vinse la cattedra di psicologia all'Università di Bari. Qui si adoperò per la creazione dell'Istituto di psicologia (oggi denominato Laboratorio di storia della psicologia applicata "A. Marzi"), dotandolo di un elevato numero di strumenti e apparecchi scientifici. Nel 1953-54 creò anche una Scuola ortofrenica e un Centro di orientamento professionale nella Facoltà di lettere e filosofia.
Nel 1955 tornò a Firenze, dove insegnò psicologia alla Facoltà di magistero e proseguì la sua attività volta a coniugare ricerca scientifica e applicazione pratica. Nel 1963 fu inoltre "visiting professor" presso le università americane di Harvard e di Berkeley.
Marina Manotta e Paola Zocchi
16/12/2009
Laureatosi in filosofia nel 1929 all'Università di Firenze, con una tesi di psicologia sperimentale dal titolo Ricerche sperimentali sull'attenzione, maturò poi intellettualmente nell'atmosfera del Laboratorio di psicologia sperimentale, fondato da Francesco De Sarlo nel 1903 e successivamente diretto da Enzo Bonventura, dove fu assistente fino al 1938, quando ne divenne a sua volta direttore. All'inizio degli anni '30 compì ricerche sperimentali sull'attenzione e sui tempi di reazione. Il suo interesse si volse progressivamente al campo della psicologia applicata e al problema dell'orientamento professionale. Trasferì così la pratica di laboratorio nell'ambito lavorativo, occupandosi delle dinamiche interattive dell'uomo con l'ambiente sociale. Nel 1931 fondò e diresse l'Istituto per le applicazioni della psicologia del Comune di Firenze, con sede presso l'Istituto tecnico industriale "Leonardo da Vinci" e alla fine della guerra, nel 1945, creò il Consultorio universitario per l'orientamento professionale, seguito l'anno successivo dal Centro per le applicazioni della psicologia.
Intanto proseguiva nella carriera universitaria, ottenendo nel 1936, sempre a Firenze, la libera docenza in psicologia sperimentale e laureandosi poi, nel 1947, anche in scienze naturali all'Università di Modena, con una tesi su Il tempo di reazione: studi psicologici sui processi di reazione e di ripresa.
Segretario generale della Società italiana di psicologia (SIP) e direttore della Rivista di psicologia normale, patologica e applicata, nel 1949 vinse la cattedra di psicologia all'Università di Bari. Qui si adoperò per la creazione dell'Istituto di psicologia (oggi denominato Laboratorio di storia della psicologia applicata "A. Marzi"), dotandolo di un elevato numero di strumenti e apparecchi scientifici. Nel 1953-54 creò anche una Scuola ortofrenica e un Centro di orientamento professionale nella Facoltà di lettere e filosofia.
Nel 1955 tornò a Firenze, dove insegnò psicologia alla Facoltà di magistero e proseguì la sua attività volta a coniugare ricerca scientifica e applicazione pratica. Nel 1963 fu inoltre "visiting professor" presso le università americane di Harvard e di Berkeley.
Marina Manotta e Paola Zocchi
16/12/2009
Bibliografia
Guarnieri, P. (2012). Senza cattedra. L'Istituto di psicologia dell'Università di Firenze tra idealismo e fascismo. Firenze: Firenze University Press.
Mucciarelli, G. (1984). La psicologia in Italia. Fonti e documenti. Vol. 2: La crisi (1918-1945). Bologna: Pitagora.
Paoli, M. (1983). Ricordo di Alberto Marzi (1907-1983). Miscellanea storica della Valdelsa, 2-3, 286-287.
Sinatra, M. (Ed.) (1997). L'uomo giusto al posto giusto. A. Marzi e la fondazione dell'Istituto di Psicologia dell'Università di Bari (1949-1955). Bari: Laterza.
Sinatra, M. (1999). L'aurora della psicotecnica. Bari: Laterza.
Sinatra, M. (2003). A. Marzi e la fondazione del laboratorio di psicologia dell'Università di Bari. In Di Giandomenico, M. (Ed.), Laboratori di psicologia tra passato e futuro (pp. 225-260). Lecce: PensaMultimedia.
Mucciarelli, G. (1984). La psicologia in Italia. Fonti e documenti. Vol. 2: La crisi (1918-1945). Bologna: Pitagora.
Paoli, M. (1983). Ricordo di Alberto Marzi (1907-1983). Miscellanea storica della Valdelsa, 2-3, 286-287.
Sinatra, M. (Ed.) (1997). L'uomo giusto al posto giusto. A. Marzi e la fondazione dell'Istituto di Psicologia dell'Università di Bari (1949-1955). Bari: Laterza.
Sinatra, M. (1999). L'aurora della psicotecnica. Bari: Laterza.
Sinatra, M. (2003). A. Marzi e la fondazione del laboratorio di psicologia dell'Università di Bari. In Di Giandomenico, M. (Ed.), Laboratori di psicologia tra passato e futuro (pp. 225-260). Lecce: PensaMultimedia.
Fonti archivistiche
Archivio privato Marzi, Firenze.
Fonte iconografica
Archivio privato Marzi, Firenze.