Riccardo Venturini

Roma, 10 Dicembre 1929 – Roma, 1 Settembre 2015
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Biografia

Si laureò in filosofia all’Università di Roma il 14 luglio 1953, discutendo una tesi di argomento psicologico. Nel 1957 fu borsista presso l’Institut de psychologie dell’Università di Parigi, seguendo i corsi di psicologia sperimentale e patologica e quelli dell’Institut de Psychanalyse. Formatosi sugli insegnamenti dell’idealismo italiano, dell’esistenzialismo francese e del marxismo gramsciano, durante il periodo parigino ebbe modo di integrarli con la psichiatria fenomenologica e la scuola psicoanalitica di Daniel Lagache e Jacques Lacan.  
Negli anni 1958-1959 fu assistente incaricato di psicologia presso la cattedra di Adriano Ossicini all’Università di Messina. Lavorò poi, dal 1960 al 1962, come psicologo in un Centro medico-psico-pedagogico dell’Opera nazionale maternità e infanzia (Onmi) di Roma. Nel 1966 si laureò in medicina all’Università di Roma, dove dal 1962 ricopriva già il ruolo di assistente in fisiologia umana e dove proseguì poi la carriera. Nel 1971 venne abilitato alla libera docenza nella stessa disciplina e ottenne l’insegnamento di psicologia fisiologica. Dal 1975 fino al 1999 fu prima professore straordinario e successivamente ordinario di psicologia fisiologica e di psicologia clinica.    
In ambito psicofisiologico svolse ricerche cliniche e sperimentali, occupandosi particolarmente di schema corporeo, psicofisiologia differenziale, comportamento sessuale, metodologia psicologica e psicofisiologica. Seguace della tradizione fisiologica russa (Ivan Michajlovič Sečenov, Ivan Pavlov, Konstantin M. Bykov), nella quale individuò un punto di incontro fra i suoi interessi culturali, filosofici e psicoanalitici e una psicologia biologicamente fondata, contribuì ad introdurre in Italia autori come Pëtr K. Anochin, Konstantin V. Sudakov, Pavel I. Bul’.
Dalla fine degli anni Sessanta si occupò di psicofisiologia applicata al lavoro, nei temi dell’igiene e della sicurezza, partecipando al movimento per la difesa della salute negli ambienti lavorativi. Fu inoltre attivo nei consultori familiari per la promozione di una sessualità libera e consapevole e per lungo tempo ricoprì il ruolo di responsabile del servizio di psicologia clinica dell’Associazione italiana per l’educazione demografica (Aied) di Roma.
Seppur nella penuria di strumenti di laboratorio che limitava le possibilità di ricerca, a cui Venturini cercò di porre rimedio, negli anni Settanta attorno alla sua cattedra si formò un gruppo eterogeneo di giovani ricercatori appassionati, impegnati in ambiti puramente psicofisiologici (come Marco Lombardo Radice, poi neuropsichiatra infantile) oppure studiosi dell’opera di Wilhelm Reich (come Chiara Simonelli, in seguito sessuologa). A partire da questo periodo Venturini cominciò a interessarsi prevalentemente allo studio degli stati di coscienza e dei livelli di vigilanza, muovendosi fra la psicologia occidentale e le psicologie tradizionali orientali. Nel tentativo di costruire un ponte fra psicologia, psicoterapia e spiritualità, indagò le interpretazioni, nei termini della psicologia transpersonale, delle tecniche di meditazione e preghiera.
Nell’ambito degli studi psicofisiologici applicati alla clinica, rivolse il suo interesse all’ipnosi, al training autogeno, al biofeedback. Avvertendo nella medicina occidentale la mancanza di una prospettiva e di un respiro più ampi, si rivolse a oriente con lo yoga e la meditazione. L’esigenza di un completamento spirituale insito in queste tecniche lo condusse al buddhismo. Praticò e insegnò la meditazione buddhista mahayana, i cui principi e meccanismi aveva appreso sotto la guida di maestri occidentali e orientali.
 
Matteo Fiorani
17/10/2022
 

Bibliografia

Minganti, R., & Oldoini, F. (1995). Intervista a Riccardo Venturini. Duemilauno. Buddhismo per la pace, la cultura e l’educazione, 48; disponibile (con modifiche) in Cultura buddista, a cura di R. Venturini, https://culturabuddhista.weebly.com/
 

Fonti archivistiche

Sapienza Università di Roma, Archivio del personale, Serie personale docente, Riccardo Venturini, f. A9870.
 
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