Mario Zalla

Firenze, 26 Marzo 1883 – Firenze, 7 Novembre 1960
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Biografia

Si laureò in Medicina nel luglio 1907 all’Istituto di studi superiori pratici e di perfezionamento (dal 1924 l’Università di Firenze). Condusse le sue prime ricerche, sulla struttura e l’istogenesi della sostanza midollare dell’ovaia, sotto la guida dell’anatomista Giulio Chiarugi. Dopo la laurea diventò subito assistente e poi aiuto (1911) presso la Clinica psichiatrica fiorentina diretta da Eugenio Tanzi.
Conseguita nel 1913 la libera docenza in Clinica delle malattie nervose e mentali, dal maggio 1915 prese parte come medico alla Grande guerra, raggiungendo il grado di tenente colonnello; per la condotta esemplare gli fu assegnata la Croce al merito. In concomitanza con l’inizio del conflitto si era interessato a Le perturbazioni psichiche nei militari in tempo di guerra (Firenze 1915).
Nel 1925 ebbe l’insegnamento e la direzione della Clinica delle malattie nervose e mentali dell’Università di Messina. Nominato professore ordinario nel marzo 1929, ricoprì anche il ruolo di direttore dell’Ospedale psichiatrico messinese.  
Tornò a Firenze nel 1931, prendendo il posto di Tanzi nella direzione della Clinica. Qui avviò un’ampia opera di riorganizzazione, rivolta ad una più razionale divisione tra pazienti psichiatrici e neurologici, a suo parere necessaria per la collocazione della Clinica fiorentina all’interno del complesso manicomiale e la funzione di osservazione che svolgeva per l’ammissione dei ricoverati nell’Ospedale psichiatrico di San Salvi. Nel 1936 propose di istituire un padiglione per gli “encefalitici”, che portò alla nascita due anni dopo del reparto neuropatologico. Per intensificare l’attività di profilassi mentale e cura extraospedaliera, potenziò poi l’attività ambulatoriale gratuita rivolta all’esterno, che si faceva carico anche dei dimessi dal manicomio.
Dal 1934 prese il posto di Tanzi anche nella direzione della Rivista di patologia nervosa e mentale, fondata a Firenze nel 1896 dallo psichiatra triestino con l’aiuto del suo assistente Ernesto Lugaro, dal 1941 organo della Società italiana di neurologia. Redattore fin dal 1908, sulle pagine della Rivista Zalla si era occupato anche di temi psicoanalitici. Nel 1909 comparve un suo rendiconto a proposito del rapporto tra sessualità e nevrosi; in seguito recensì le edizioni italiane delle opere di Freud Sulla psicoanalisi: cinque conferenze (Nocera Inferiore, 1915) e Introduzione allo studio della psicoanalisi (Zurigo, 1922), tradotte rispettivamente da Marco Levi-Bianchini ed Edoardo Weiss. Nel 1946, sempre per la Rivista, tradusse e scrisse la prefazione al Saggio sulle malattie della testa di Immanuel Kant. 
Tra i promotori della Lega di italiana di igiene e profilassi mentale nel 1924, presso la Clinica da lui diretta si tenne, nel maggio 1936, la prima Giornata genealogica organizzata dalla Lega sul tema “Esiste realmente una eredità similare e dominante nella frenosi maniaco depressiva?”. Dopo la scomparsa nel 1956 di Paolo Amaldi, fino al 1937 direttore del Manicomio di Firenze, assunse il ruolo di delegato della Sezione toscana della Lega.
Preside della Facoltà di medicina per due volte, fu collocato fuori ruolo per raggiunti limiti d’età nel 1953. Autore di molte pubblicazioni, la sua attività scientifica riguardò in particolare la biochimica, l’anatomia patologica del sistema nervoso, la psichiatria ad indirizzo organicistico e la terapia neuropsichiatrica. 
 
Matteo Fiorani
30/12/2015

Bibliografia

Bolsi, D. (1961). Prof. Mario Zalla (1883-1960). Rivista di patologia nervosa e mentale, 82 (1), 2-4.
Lippi, D. (1996). San Salvi. Storia di un manicomio. Firenze: Olschki, pp. 94-98.
Mattioli, C. (1960). Mario Zalla (1883-1960). Rivista sperimentale di freniatria, 84 (4), 1129-1132.
Medea, E. (1960). Mario Zalla. Igiene mentale, 3, 1960, 771-773.

Fonte iconografica

Aspi Archivio storico della psicologia italiana, Università di Milano-Bicocca, Archivio Alfredo Coppola, fotografo D. Vadalà, Messina.
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