Literature and Sciences in the “Nuova Italia” (1848-1915): Psychology, Anthropology, Medicine
PRIN 2022
Direzione Generale della Ricerca del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR)
Prof. Andrea Lazzarini
Tra il 1848 e il 1915, l’Italia conobbe un periodo di profonda trasformazione culturale, segnato dalla diffusione del positivismo e dalla nascita di nuove discipline come psicologia, antropologia e sociologia. Il progetto – che coinvolge l’Università di Genova, l’Università di Milano-Bicocca e l’Università della Calabria – intende indagare l’intreccio tra scienza e letteratura nell’Italia postunitaria, ricostruendo le forme di interazione tra scrittori, scienziati e critici.
L’obiettivo è analizzare come le teorie scientifiche dell’epoca abbiano influenzato l’immaginario letterario, la costruzione dei personaggi, i modelli narrativi e le pratiche critiche. Autori come Carlo Dossi, Igino Ugo Tarchetti e Federico De Roberto si confrontano con i nuovi saperi, così come studiosi come Cesare Lombroso e Paolo Mantegazza applicano categorie medico-antropologiche alla lettura dei classici della letteratura italiana, come Dante, Leopardi, Alfieri e Tasso.
La ricerca concentra in particolare sul fenomeno della critica fisiologica, approfondendo le modalità con cui la scienza ha penetrato la riflessione teorica e l’analisi testuale. Tra le principali linee di lavoro ci sono:
- uno spoglio sistematico dei principali periodici dell’epoca;
- la ricostruzione dei concetti condivisi tra ambito letterario e scientifico;
- la realizzazione di un glossario tematico interdisciplinare;
- la mappatura dell’impatto del pensiero scientifico sulla critica letteraria.
Il progetto si avvale della collaborazione con istituzioni culturali di rilievo, come il Museo Lombroso di Torino, il Museo del Risorgimento / Istituto Mazziniano di Genova e il Centro ASPI – Archivio storico della psicologia italiana, che ospita la banca dati digitale del progetto.