Gini, Corrado
Contenuto
Due cartoline e sette lettere inviate a Filippo Vassalli da Corrado Gini, statistico, economista e sociologo
1. Roma, 8 novembre 1912: ribadisce la propria opinione contraria su una questione non meglio precisata, quindi lo informa che - molto probabilmente - A. non andrà a Cagliari, né riesce a immaginare quando la situazione si risolverà, anche a causa del ritardo di Forti, preoccupato della salute della sua signora. Gli domanda infine quali decisioni siano state prese a Perugia in relazione alle cattedre di economia e di statistica. Cartolina illustrata rappresentante veduta di Roma, Castel Sant'Angelo dal Tevere
2. Cagliari, 24 marzo 1913: riferisce di nuovi sviluppi per la cattedra di Istituzioni di Diritto Romano e si rallegra che due siano le cattedre vacanti
3. [s.l.], 28 aprile 1918: lo informa relativamente alla posizione dei medici consulenti dell'esercito all'interno dell'organizzazione militare
4. Cagliari, 10 maggio [s.a. 1913?]: lo ringrazia per il suo messaggio e gli comuinica di aver informato Niceforo della questione da lui posta. Riferisce poi della possibilità di poter accedere a un incarico esterno di Istituzioni di Diritto Romano, differendo magari di qualche tempo i termini di un nuovo concorso, come consigliato da Pacchioni
5. Cagliari, 27 maggio [s.a. 1913?]: si scusa per il ritardo con cui risponde alla sua lettera e si dichiara favorevole ad un nuovo concorso sebbene immagini che i colleghi sardi saranno tentati di coprire le cattedre vacanti con incarichi interni. Riferisce poi della decisione di Niceforo relativemente al concorso e gli domanda notizie sulle scelte di Sella per la cattedra di economia
6. Roma, 28 luglio [s.a. 1913?]: dichiara di condividere il compromesso adottato per la cattedra di statistica (probabilmente approvato dallo stesso Niceforo in uno scritto a Pitzorno) in attesa di giungere in novembre a una soluzioine definitiva per evitare che le tre cattedre di scienze sociali restino tutte vacanti. Riferisce della decisione di Sella di accettare l'incarico a Sassari, ma Amoroso si aspetta che venga comunque bandito un concorso, soluzione ch'egli approva e che - è sicuro - approvi anche Vassalli. Quanto a Cagliari, comunica a Vassalli l'appoggio di tutti i colleghi "continentali" e dello stesso Borgna, interpellato da Arangio Ruiz, nel caso in cui si arrivi all'attribuzione di un incarico esterno, soluzione da lui caldeggiata. Lo informa infine che a novembre si recherà comunque a Cagliari, anche se risultasse aver vinto il concorso.
7. [s.l.] 23 [s.m.e s.a.]: riferisce della riunione del Consiglio di Facoltà durante la quale, preso atto della decisione di Vassalli di non partecipare all'assegnazione della cattedra in presenza di candidati interni, si è stabilito di prendere in esame le candidature di Atzeri e Careddu. Sulla questione, Gini esprime forti perplessità, ritenendo che avrebbero dovuto essere tenute in considerazione le graduatorie del passato concorso e rimproverando a Vassalli un eccesso di correttezza, dalla quale è stato senza dubbio danneggiato. Si augura quindi che presto lui possa entrare in Facoltà a Cagliari come professore ufficiale. Nel post scriptum lo autorizza a mostrare la lettera al solo Bonucci, essendo le informazioni contenute in essa strettamente confidenziali
8. Cagliari, [s.d., prob. 1912]: gli consiglia di inviare direttamente al Preside di facoltà la sua domanda per l'incarico accompagnadola con una lettera privata con la quale lo informi degli esisti del suo precedente concorso a Caglairi e del dettaglio dei suoi titoli accademici
9. Cagliari, [s.d., successiva comunque alla numero 7]: gli scrive per rassicurarlo sul dettaglio con il quale è stato redatto il verbale delle sedute del Consiglio di Facoltà in merito alla candidatura di Careddu e di Atzeri (poi ritirata) e sulle motivazioni che hanno spinto Vassalli a rinunciare alla candidatura
4. [s.l.], 28 [...] 1913: chiede a Vassalli di inviargli due copie del suo studio sul diritto ereditario romano, affinché ne possa far la recensione sul Bollettino del Circolo Giuridico.
1. Roma, 8 novembre 1912: ribadisce la propria opinione contraria su una questione non meglio precisata, quindi lo informa che - molto probabilmente - A. non andrà a Cagliari, né riesce a immaginare quando la situazione si risolverà, anche a causa del ritardo di Forti, preoccupato della salute della sua signora. Gli domanda infine quali decisioni siano state prese a Perugia in relazione alle cattedre di economia e di statistica. Cartolina illustrata rappresentante veduta di Roma, Castel Sant'Angelo dal Tevere
2. Cagliari, 24 marzo 1913: riferisce di nuovi sviluppi per la cattedra di Istituzioni di Diritto Romano e si rallegra che due siano le cattedre vacanti
3. [s.l.], 28 aprile 1918: lo informa relativamente alla posizione dei medici consulenti dell'esercito all'interno dell'organizzazione militare
4. Cagliari, 10 maggio [s.a. 1913?]: lo ringrazia per il suo messaggio e gli comuinica di aver informato Niceforo della questione da lui posta. Riferisce poi della possibilità di poter accedere a un incarico esterno di Istituzioni di Diritto Romano, differendo magari di qualche tempo i termini di un nuovo concorso, come consigliato da Pacchioni
5. Cagliari, 27 maggio [s.a. 1913?]: si scusa per il ritardo con cui risponde alla sua lettera e si dichiara favorevole ad un nuovo concorso sebbene immagini che i colleghi sardi saranno tentati di coprire le cattedre vacanti con incarichi interni. Riferisce poi della decisione di Niceforo relativemente al concorso e gli domanda notizie sulle scelte di Sella per la cattedra di economia
6. Roma, 28 luglio [s.a. 1913?]: dichiara di condividere il compromesso adottato per la cattedra di statistica (probabilmente approvato dallo stesso Niceforo in uno scritto a Pitzorno) in attesa di giungere in novembre a una soluzioine definitiva per evitare che le tre cattedre di scienze sociali restino tutte vacanti. Riferisce della decisione di Sella di accettare l'incarico a Sassari, ma Amoroso si aspetta che venga comunque bandito un concorso, soluzione ch'egli approva e che - è sicuro - approvi anche Vassalli. Quanto a Cagliari, comunica a Vassalli l'appoggio di tutti i colleghi "continentali" e dello stesso Borgna, interpellato da Arangio Ruiz, nel caso in cui si arrivi all'attribuzione di un incarico esterno, soluzione da lui caldeggiata. Lo informa infine che a novembre si recherà comunque a Cagliari, anche se risultasse aver vinto il concorso.
7. [s.l.] 23 [s.m.e s.a.]: riferisce della riunione del Consiglio di Facoltà durante la quale, preso atto della decisione di Vassalli di non partecipare all'assegnazione della cattedra in presenza di candidati interni, si è stabilito di prendere in esame le candidature di Atzeri e Careddu. Sulla questione, Gini esprime forti perplessità, ritenendo che avrebbero dovuto essere tenute in considerazione le graduatorie del passato concorso e rimproverando a Vassalli un eccesso di correttezza, dalla quale è stato senza dubbio danneggiato. Si augura quindi che presto lui possa entrare in Facoltà a Cagliari come professore ufficiale. Nel post scriptum lo autorizza a mostrare la lettera al solo Bonucci, essendo le informazioni contenute in essa strettamente confidenziali
8. Cagliari, [s.d., prob. 1912]: gli consiglia di inviare direttamente al Preside di facoltà la sua domanda per l'incarico accompagnadola con una lettera privata con la quale lo informi degli esisti del suo precedente concorso a Caglairi e del dettaglio dei suoi titoli accademici
9. Cagliari, [s.d., successiva comunque alla numero 7]: gli scrive per rassicurarlo sul dettaglio con il quale è stato redatto il verbale delle sedute del Consiglio di Facoltà in merito alla candidatura di Careddu e di Atzeri (poi ritirata) e sulle motivazioni che hanno spinto Vassalli a rinunciare alla candidatura
4. [s.l.], 28 [...] 1913: chiede a Vassalli di inviargli due copie del suo studio sul diritto ereditario romano, affinché ne possa far la recensione sul Bollettino del Circolo Giuridico.
Estremi cronologici
1912 - 1918
Consistenza
9 carte
Collocazione
Busta 8, fasc. 22