Poletti Lionello
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2 lettere di Lionello Poletti:
1) Ferrara, 5 novembre 1855: Scrive alcune considerazioni sull'importanza dell'osservazionie delle anomalie morfologiche che interessano il campo dell’ostetricia e dell’anatomia patologica, oltre che la zoologia generale. Ringrazia Verga, anche a nome di Bosi, per avergli inviato la sua "breve, ma succosa memoria di teratologia", non meno interessante di un'altra di cui ha avuto notizia dai giornali. Lo ringrazia anche per le "ricerche fatte per li fascicoli della versione italiana dell’Hyrtl", versione che "si fa e pubblica in Vienna". Lo ha sorpreso il fatto di non trovare l'opera dell'Hyrtl a Milano. Prosegue con alcune considerazioni su questo lavoro: "Laddove Hytrtl ha veduto il vostro soprannumerario come non ha veduto l’incastro dell’appendice articolare della lamina quadrata dello sferoide colla fossetta conica della Roca temporale, nella quale articolazione ha dato un maggiore interesse il Dr. Alessandrini, che la rinvenne in un teschio di troglodite. Dal vostro ossetto avrà certamente parlato il Dr. Strambio nel suo nuovo Manuale". Chiede che Strambio aggiunga nel suo manuale, nei capitoli relativi alla neurolgia, le sue scoperte relative a "quei filamenti articolari della branca polmon[are] profonda del N[ervo] Cubitale", che aveva descritto nel tomo 8° dei "Nuovi Annali di Scienze Naturali" di Bologna. Cita infine la scoperta dimenticata di Civinini riguardante un ramoscello articolare dei nervi della spalla.
2) Ferrara, 29 aprile 1856: Ringrazia Verga per voler pubblicare la sua ultima lettera, pur esprimendo qualche perplessità sull'interpretazione che lui stesso ha dato della "parte posteriore della cavità, nel caso d’Idrope", da lui chiamata "del setto e della volta". Il contenuto dello studio rimane però invariato e utile a dimostrare l'esistenza dell'apparato ventricolare scoperto da Verga, quindi propone di riscrivere la sua relazione con alcune modifiche, che non andranno ad alterarne i contenuti fondamentali.
1) Ferrara, 5 novembre 1855: Scrive alcune considerazioni sull'importanza dell'osservazionie delle anomalie morfologiche che interessano il campo dell’ostetricia e dell’anatomia patologica, oltre che la zoologia generale. Ringrazia Verga, anche a nome di Bosi, per avergli inviato la sua "breve, ma succosa memoria di teratologia", non meno interessante di un'altra di cui ha avuto notizia dai giornali. Lo ringrazia anche per le "ricerche fatte per li fascicoli della versione italiana dell’Hyrtl", versione che "si fa e pubblica in Vienna". Lo ha sorpreso il fatto di non trovare l'opera dell'Hyrtl a Milano. Prosegue con alcune considerazioni su questo lavoro: "Laddove Hytrtl ha veduto il vostro soprannumerario come non ha veduto l’incastro dell’appendice articolare della lamina quadrata dello sferoide colla fossetta conica della Roca temporale, nella quale articolazione ha dato un maggiore interesse il Dr. Alessandrini, che la rinvenne in un teschio di troglodite. Dal vostro ossetto avrà certamente parlato il Dr. Strambio nel suo nuovo Manuale". Chiede che Strambio aggiunga nel suo manuale, nei capitoli relativi alla neurolgia, le sue scoperte relative a "quei filamenti articolari della branca polmon[are] profonda del N[ervo] Cubitale", che aveva descritto nel tomo 8° dei "Nuovi Annali di Scienze Naturali" di Bologna. Cita infine la scoperta dimenticata di Civinini riguardante un ramoscello articolare dei nervi della spalla.
2) Ferrara, 29 aprile 1856: Ringrazia Verga per voler pubblicare la sua ultima lettera, pur esprimendo qualche perplessità sull'interpretazione che lui stesso ha dato della "parte posteriore della cavità, nel caso d’Idrope", da lui chiamata "del setto e della volta". Il contenuto dello studio rimane però invariato e utile a dimostrare l'esistenza dell'apparato ventricolare scoperto da Verga, quindi propone di riscrivere la sua relazione con alcune modifiche, che non andranno ad alterarne i contenuti fondamentali.
Estremi cronologici
1855-1856/12/31
Collocazione
b. 04, fasc. 139