Novati Girolamo
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3 lettere del medico Girolamo Novati:
1) Bergamo, 13 maggio 1847: I frati Cappuccini che ospitano il "signor Enrico" sono costratti dalla sua presenza a "non parlare mai né di fare atto di religione" ai pasti. Chiede dunque a Verga di richiamare a Milano il signor Enrico. Scrive poi in merito al lavoro di Rusconi sui linfatici e al suo tentativo di screditare Panizza. Chiede a Verga se può far qualcosa per sostenere pubblicamente Panizza. Ricorda a Verga un articolo di Beolchini, che suscitò l'ira di Rusconi.
2) Bergamo, 14 luglio 1849: Invia il prospetto in forma non tabellare. La sua salute non è buona perché afflitto da un dolore al lato sinistro che quasi gli impedisce di scrivere.
3) Pavia, 26 ottobre 1852: Annuncia che Panizza gli raccomanderà Vincenzo Lazzaroni, capo speziale degli Spedali di Bergamo ed aspirante a un posto all’Ospedale Maggiore, di cui Novati tesse le lodi in seguito a diretta conoscenza.
1) Bergamo, 13 maggio 1847: I frati Cappuccini che ospitano il "signor Enrico" sono costratti dalla sua presenza a "non parlare mai né di fare atto di religione" ai pasti. Chiede dunque a Verga di richiamare a Milano il signor Enrico. Scrive poi in merito al lavoro di Rusconi sui linfatici e al suo tentativo di screditare Panizza. Chiede a Verga se può far qualcosa per sostenere pubblicamente Panizza. Ricorda a Verga un articolo di Beolchini, che suscitò l'ira di Rusconi.
2) Bergamo, 14 luglio 1849: Invia il prospetto in forma non tabellare. La sua salute non è buona perché afflitto da un dolore al lato sinistro che quasi gli impedisce di scrivere.
3) Pavia, 26 ottobre 1852: Annuncia che Panizza gli raccomanderà Vincenzo Lazzaroni, capo speziale degli Spedali di Bergamo ed aspirante a un posto all’Ospedale Maggiore, di cui Novati tesse le lodi in seguito a diretta conoscenza.
Estremi cronologici
1847-1852/12/31
Collocazione
b. 04, fasc. 091
Note
1) In calce minuta della risposta di Verga sul caso del Signor Enrico, che non può far ricoverare in Manicomio per non tradirne la fiducia gettandolo in una condizione di più grave depressione. In merito alla seconda questione scrive "Vorrei che sulla memoria dei Dottori Morganti e Biffi intorno ai nervi della lingua tu facessi un articolo severo ma dignitoso, tale da onorare l’autore, la Gazzetta medica e il Professore Panizza e da mostrare che il Dottor Rusconi diede il nome di Scarsia novelli a dei giovani che appena sono ciabatte".