Marinoni Giuseppe
Contenuto
9 lettere del sacerdote Giuseppe Marinoni:
1) Milano, dal Seminario, 24 maggio 1833: Sottopone a Verga una profonda riflessione filosofica sull'esistenza di Dio e del mondo.
2) Cuggiono (Milano), 25 ottobre 1833: Spiega a Verga perché abbia risposto così tardi. Riprende a distanza di tempo la discussione di carattere filosofico sull'esistenza di Dio.
3) [s.l.], [1833-1834]: Chiede scusa per il ritardo nel rispondere, causato dall'impegno nello scrivere un panegirico per una festività; si duole in particola modo per non essere riuscito con prontezza a controbattere alle idee esposte da Verga sull'esistenza di Dio, che sono per lui "una spina nel cuore". Entra poi nel vivo della discussione esponendo il suo punto di vista sui contenuti delle affermazioni di Verga.
4) Milano, dal Seminario, 28 febbraio 1834: Scrive riguardo alla richiesta di Verga di presentare suo fratello, che vuol entrare in seminario. Egli non ha nulla da temere, perché gli esami di ammissione, pur non essendo mera formalità, non sono tutto; grande peso hanno le informazioni raccolte sui candidati. Si sofferma poi ad illustrare le procedure di ammissione al seminario di Monza. Scrive poi alcune sue osservazioni sulla ragione umana e sulla sua evoluzione dalla stato infantile.
5) Milano, 31 ottobre 1836: Esorta a ritrovare la luce della fede. Invia in dono a Verga il testo di Spedalieri in risposta alle obiezioni sulla fede di Fréret, affinché rifletta sul concetto di eternità offerto dal cristianesimo.
6) S. Calocero, 13 marzo 1857: Chiede a Verga un consiglio per lo stato di salute di un sacerdote suo amico, già missionario, che ora assiste il Monastero delle figlie della carità in Legnanello.
7) S. Calocero, 27 maggio 1862: Presenta a Verga il reverendo canonico Virginio Ubicini, candidato ad essere ammesso in seminario, affetto da mal di fegato. Chiede un consulto a Verga sul caso. Scrive poi di essere passato all'Ospedale Maggiore per vederlo e lo informa dello suo stato di saluto non buono a causa di un'infiammazione che continua a diffondersi e contro la quale il dottor Scotti ha effettuato un salasso.
8) Grugana di Calco (Lecco), 1890: Scrive a Verga ancora una volta per convincerlo a riabbracciare la fede cristiana.
9) Millano, via S. Calocero, gennaio 1891: Biglietto di auguri per il nuovo anno.
1) Milano, dal Seminario, 24 maggio 1833: Sottopone a Verga una profonda riflessione filosofica sull'esistenza di Dio e del mondo.
2) Cuggiono (Milano), 25 ottobre 1833: Spiega a Verga perché abbia risposto così tardi. Riprende a distanza di tempo la discussione di carattere filosofico sull'esistenza di Dio.
3) [s.l.], [1833-1834]: Chiede scusa per il ritardo nel rispondere, causato dall'impegno nello scrivere un panegirico per una festività; si duole in particola modo per non essere riuscito con prontezza a controbattere alle idee esposte da Verga sull'esistenza di Dio, che sono per lui "una spina nel cuore". Entra poi nel vivo della discussione esponendo il suo punto di vista sui contenuti delle affermazioni di Verga.
4) Milano, dal Seminario, 28 febbraio 1834: Scrive riguardo alla richiesta di Verga di presentare suo fratello, che vuol entrare in seminario. Egli non ha nulla da temere, perché gli esami di ammissione, pur non essendo mera formalità, non sono tutto; grande peso hanno le informazioni raccolte sui candidati. Si sofferma poi ad illustrare le procedure di ammissione al seminario di Monza. Scrive poi alcune sue osservazioni sulla ragione umana e sulla sua evoluzione dalla stato infantile.
5) Milano, 31 ottobre 1836: Esorta a ritrovare la luce della fede. Invia in dono a Verga il testo di Spedalieri in risposta alle obiezioni sulla fede di Fréret, affinché rifletta sul concetto di eternità offerto dal cristianesimo.
6) S. Calocero, 13 marzo 1857: Chiede a Verga un consiglio per lo stato di salute di un sacerdote suo amico, già missionario, che ora assiste il Monastero delle figlie della carità in Legnanello.
7) S. Calocero, 27 maggio 1862: Presenta a Verga il reverendo canonico Virginio Ubicini, candidato ad essere ammesso in seminario, affetto da mal di fegato. Chiede un consulto a Verga sul caso. Scrive poi di essere passato all'Ospedale Maggiore per vederlo e lo informa dello suo stato di saluto non buono a causa di un'infiammazione che continua a diffondersi e contro la quale il dottor Scotti ha effettuato un salasso.
8) Grugana di Calco (Lecco), 1890: Scrive a Verga ancora una volta per convincerlo a riabbracciare la fede cristiana.
9) Millano, via S. Calocero, gennaio 1891: Biglietto di auguri per il nuovo anno.
Estremi cronologici
1833-1833/12/31
Collocazione
b. 04, fasc. 023
Note
1) La lettera viene conlcusa il 28 maggio.
3) La data è ricavata dal contesto. Forse si tratta di una lettera incompleta.
6) In calce è presente una nota clinica di Verga sul caso del sacerdote missionario mandatogli da Marinoni.
7) Carta da lettera intestata "Seminario delle missioni estere - Milano". A tergo appunti clinici di Verga sulla salute del diacono Virginio Ubicini presentatogli da Marinoni.
9) Biglietto intestato "Sac. Giuseoppe Marinoni / Direttore del Seminario delle Estere Missioni / Via S. Calocero n. 7, Milano".
3) La data è ricavata dal contesto. Forse si tratta di una lettera incompleta.
6) In calce è presente una nota clinica di Verga sul caso del sacerdote missionario mandatogli da Marinoni.
7) Carta da lettera intestata "Seminario delle missioni estere - Milano". A tergo appunti clinici di Verga sulla salute del diacono Virginio Ubicini presentatogli da Marinoni.
9) Biglietto intestato "Sac. Giuseoppe Marinoni / Direttore del Seminario delle Estere Missioni / Via S. Calocero n. 7, Milano".