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Cartolina di Giulio Cesare Ferrari alla fidanzata Emilia Giordani (3)
Cartolina di Giulio Cesare Ferrari alla fidanzata Emilia Giordani (3)
Trascrizione
[Avenza, 17 agosto 1900]
Carissima Milly. Stamane ho ricevuto due cart. tue di cui ti ringrazio. La prima essendo stata impostata in un treno ha ritardato molto. Questa è l'ultima che ti scrivo da qui, quindi fino a domenica puoi risparmiarti la gita e quanto a te se mi vuoi scrivere, puoi farlo a Parigi 3 Cité d'Antin, alla cui volta partirò sabato mattina. Grazie delle notizie e tanti saluti da questi. Disgraziatamente non ho tempo di rincorrere Amelia [1] perché ho perso dei giorni e debbo lavorare. Domattina manderò avanti a vapore la fine delle Emozioni [2] da mandarti prima di partire. Quanto a quella risposta mi pare sia stato uno sbaglio non scrivere subito. Negli affari di cuore è sempre meglio rispondere col cuore. Del resto era evidente che a tanta distanza e senza vedere la lettere (perché non me l'hai mandata?) non è possibile dare un consiglio qualunque. Fai quello che credi sia meglio e probabilmente ci prenderai. Mi raccomando che tu tenga desto Della Valle e soci. Al primo dirai che Bern.[3] trema di non avere sue notizie, e teme che non gli sarà più favorevole [4]. Vorrebbe essere illuminato anche relativamente alle ciarle. Buone cose a tutti e mille baci a te. Ripasserò di qui tornando e conoscerò allora quasi certamente D'Annunzio.
Tuo sempre G.C.
[1] Amelia Sarteschi, figlia della sorella di Ferrari, Selene.
[2] L'articolo Influenza degli stati emotivi nella genesi e nello sviluppo dei dolori e di alcune psicosi per la Rivista sperimentale di freniatria.
[3] Cino Bernardini, medico primario del Manicomio di San Lazzaro in Reggio Emilia.
[4] Tramite le conoscenze di Emilia Giordani, Ferrari si stava muovendo per partecipare ad alcuni concorsi.
Carissima Milly. Stamane ho ricevuto due cart. tue di cui ti ringrazio. La prima essendo stata impostata in un treno ha ritardato molto. Questa è l'ultima che ti scrivo da qui, quindi fino a domenica puoi risparmiarti la gita e quanto a te se mi vuoi scrivere, puoi farlo a Parigi 3 Cité d'Antin, alla cui volta partirò sabato mattina. Grazie delle notizie e tanti saluti da questi. Disgraziatamente non ho tempo di rincorrere Amelia [1] perché ho perso dei giorni e debbo lavorare. Domattina manderò avanti a vapore la fine delle Emozioni [2] da mandarti prima di partire. Quanto a quella risposta mi pare sia stato uno sbaglio non scrivere subito. Negli affari di cuore è sempre meglio rispondere col cuore. Del resto era evidente che a tanta distanza e senza vedere la lettere (perché non me l'hai mandata?) non è possibile dare un consiglio qualunque. Fai quello che credi sia meglio e probabilmente ci prenderai. Mi raccomando che tu tenga desto Della Valle e soci. Al primo dirai che Bern.[3] trema di non avere sue notizie, e teme che non gli sarà più favorevole [4]. Vorrebbe essere illuminato anche relativamente alle ciarle. Buone cose a tutti e mille baci a te. Ripasserò di qui tornando e conoscerò allora quasi certamente D'Annunzio.
Tuo sempre G.C.
[1] Amelia Sarteschi, figlia della sorella di Ferrari, Selene.
[2] L'articolo Influenza degli stati emotivi nella genesi e nello sviluppo dei dolori e di alcune psicosi per la Rivista sperimentale di freniatria.
[3] Cino Bernardini, medico primario del Manicomio di San Lazzaro in Reggio Emilia.
[4] Tramite le conoscenze di Emilia Giordani, Ferrari si stava muovendo per partecipare ad alcuni concorsi.