Home>Carteggio relativo alla Rivista di Psicologia>
Lettera di Giulio Cesare Ferrari alla figlia Nora (2)
Lettera di Giulio Cesare Ferrari alla figlia Nora (2)
Trascrizione
Bologna, 22 gennaio 1923
Carissima Rurù [1]. Grazie della tua cart[olina] di stamane. Vedo che sei tranquilla e va benissimo. Può darsi che tutto si rassereni almeno dalla parte dell'Italia, la quale ha fatto molte ma finora inutili offerte di mediazione. Mamma ti ha dato tutte le nostre notizie. Paga pure, compra ciò che credi che prima della fine della fine del mese ti riforniremo per i tuoi ospiti [2]. Se ti capita qualche buona occasione non te la lasciar scappare, ma ricordati della dogana. Fra 3 giorni potrai dire che entro un mese ti avvii a tornare a casa, dove ti desideriamo moltissimo, pure stando tranquilli per te e contenti di te.
Mortara [3] mi ha scritto molti complimenti pel mio articolo su Mussolini [4] che leggerai quando sarai qui.
Ti mando 50 lire per qualche spesa grossa. Per le piccole ti basta quello che ti mandiamo colle lettere. Avvisami appena le hai ricevute, così ci guadagniamo anche noi. Tanti tanti bacioni e non compassionare troppo i tedeschi, esclusi i tuoi ospiti, perché fanno le vittime ora soltanto perché sono più deboli, mentre quando erano loro in Belgio e in Francia hanno commesso le peggiori atrocità. Tanti e tanti bacioni e arrivederci il 6 di marzo al più tardi. Siamo contentissimi di te. Hai fatto diventare simpatico e poco nojoso anche Carlo Alberto anche quando è malato. È tutto dire.
Comprami un piccolo pennello da barba da viaggio, cioè da rinchiudere i peli nel manico dopo di essersene serviti. Sempre se costa poco. Ma soprattutto pensa a te e ad Ornella [5], la quale diventa essa pure una bella ragazza. Ti farà onore, perché siete così differenti che non vi danneggiate.
Ti abbraccia con tutta l'anima
il tuo papà
[1] Il soprannome di Nora Ferrari.
[2] Nora si trovava a Dresda presso conoscenti.
[3] Il magistrato e senatore Lodovico Mortara (1855-1937), già ministro di grazia e giustizia nel 1919-20 e direttore della rivista «Giurisprudenza italiana» insieme a Carlo Francesco Gabba.
[4] La psicologia della rivoluzione fascista.
[5] L'altra figlia di Ferrari.
Carissima Rurù [1]. Grazie della tua cart[olina] di stamane. Vedo che sei tranquilla e va benissimo. Può darsi che tutto si rassereni almeno dalla parte dell'Italia, la quale ha fatto molte ma finora inutili offerte di mediazione. Mamma ti ha dato tutte le nostre notizie. Paga pure, compra ciò che credi che prima della fine della fine del mese ti riforniremo per i tuoi ospiti [2]. Se ti capita qualche buona occasione non te la lasciar scappare, ma ricordati della dogana. Fra 3 giorni potrai dire che entro un mese ti avvii a tornare a casa, dove ti desideriamo moltissimo, pure stando tranquilli per te e contenti di te.
Mortara [3] mi ha scritto molti complimenti pel mio articolo su Mussolini [4] che leggerai quando sarai qui.
Ti mando 50 lire per qualche spesa grossa. Per le piccole ti basta quello che ti mandiamo colle lettere. Avvisami appena le hai ricevute, così ci guadagniamo anche noi. Tanti tanti bacioni e non compassionare troppo i tedeschi, esclusi i tuoi ospiti, perché fanno le vittime ora soltanto perché sono più deboli, mentre quando erano loro in Belgio e in Francia hanno commesso le peggiori atrocità. Tanti e tanti bacioni e arrivederci il 6 di marzo al più tardi. Siamo contentissimi di te. Hai fatto diventare simpatico e poco nojoso anche Carlo Alberto anche quando è malato. È tutto dire.
Comprami un piccolo pennello da barba da viaggio, cioè da rinchiudere i peli nel manico dopo di essersene serviti. Sempre se costa poco. Ma soprattutto pensa a te e ad Ornella [5], la quale diventa essa pure una bella ragazza. Ti farà onore, perché siete così differenti che non vi danneggiate.
Ti abbraccia con tutta l'anima
il tuo papà
[1] Il soprannome di Nora Ferrari.
[2] Nora si trovava a Dresda presso conoscenti.
[3] Il magistrato e senatore Lodovico Mortara (1855-1937), già ministro di grazia e giustizia nel 1919-20 e direttore della rivista «Giurisprudenza italiana» insieme a Carlo Francesco Gabba.
[4] La psicologia della rivoluzione fascista.
[5] L'altra figlia di Ferrari.