
Giuseppe Corberi
Duemiglia (Cremona), 13 Febbraio 1881 - Milano, 11 Febbraio 1951
Figlio di Giacomo e di Emilia Politi, si laureò in medicina e chirurgia all'Università di Bologna il 2 luglio 1905, con una tesi in ematologia. Lo stesso giorno si laureò anche la sua fidanzata e futura moglie, Maria Coduri (1880-1967), specializzatasi poi in pediatra.
Dopo un periodo di assistentato all'Ospedale civile di Monza, nel 1907 entrò come assistente all'Ospedale psichiatrico provinciale di Milano in Mombello, dove ottenne il primariato nel 1924 e rimase in servizio fino al pensionamento nel 1940.
Nel 1910 cominciò a interessarsi di psicologia, frequentando il Laboratorio di psicologia sperimentale del Manicomio di Imola diretto da Giulio Cesare Ferrari. L'anno successivo si recò a Monaco di Baviera, dove seguì il corso di perfezionamento in Clinica psichiatrica con Emil Kraepelin e dove tornò anche nel 1913, per frequentare il Laboratorio di psicologia della clinica stessa. Nel 1912 fu quindi incaricato di impiantare e organizzare anche a Mombello un Laboratorio di psicologia, che diresse fino alla fine della carriera.
Durante il primo conflitto mondiale prestò servizio come ufficiale medico volontario in zona di guerra e in zona di operazioni, ottenendo il grado di capitano e meritando la Croce al merito di guerra.
I primi anni venti del Novecento lo videro impegnato soprattutto nel campo della psicologia del lavoro. Nel 1921 fu infatti incaricato di impiantare un Laboratorio di psicologia applicata all'orientamento professionale presso la Clinica del lavoro di Milano, in vista della terza Conferenza internazionale di psicotecnica che la Società Umanitaria organizzò nel 1922 e di cui egli stesso fu segretario. La sua attività in questo settore proseguì poi nel 1925 con la creazione del Laboratorio di psicotecnica dell'Azienda tranviaria di Milano (ATM) per la selezione dei conduttori dei tram, e con il conseguimento della libera docenza in psicologia sperimentale, grazie alla quale nel 1926 ottenne un insegnamento di psicologia sperimentale nella Facoltà di medicina dell'Università degli studi di Milano, mantenendolo fino al 1942.
Sempre negli anni venti cominciò a interessarsi, forse anche grazie all'influenza della moglie, di psicopatologia infantile, organizzando nel 1922 il Reparto medico-pedagogico per i fanciulli ricoverati a Mombello. Successivamente, nel 1928, divenne consulente dell'Associazione nazionale "Cesare Beccaria" per lo studio delle questioni criminali e insieme a Giuseppe Antonini promosse la fondazione del Tribunale dei minorenni di Milano, il primo in Italia. Fu inoltre consulente dal 1930 dell'Istituto San Vincenzo per l'educazione degli anormali dell'intelligenza e dal 1938 dell'Istituto provinciale per la protezione dell'infanzia. Membro della redazione della rivista Infanzia anormale, a lui si devono i primi studi sulla sindrome di "Regressio mentis infanto-juvenilis".
Fondatore (con Eugenio Medea) e presidente della Sezione lombarda della Lega italiana d'igiene e profilassi mentale, nel 1924 organizzò e diresse il primo Dispensario psichiatrico italiano, attivato presso l'Opera pia Ronzoni di Milano e successivamente passato alle dipendenze della Provincia.
A partire dalla fine degli anni trenta rivolse la propria attenzione al trattamento insulinico delle malattie mentali. Dopo aver frequentato nel 1937 il Centro di insulinoterapia degli schizofrenici a Berna, organizzò (contemporaneamente a Ugo Cerletti a Roma) una sezione ospedaliera privata dedicata a tale trattamento presso Ville Turro a Milano. Organizzò inoltre nel 1938 il Convegno nazionale per la terapia moderna della schizofrenia.
Collocato a riposo nel 1940, assunse la direzione della sezione psichiatrica di Ville Turro, che mantenne fino all'agosto 1943. Fu inoltre consulente medico della Piccola Opera Divina Provvidenza di Don Orione (dal 1940) e della Casa di salute per signore di Monza (dal 1943), nonché commissario straordinario, al termine della guerra, dell'Istituto Marchiondi-Spagliardi e degli Istituti psichiatrici provinciali di Milano (1945-1946).
Paola Zocchi
18/07/2013
Dopo un periodo di assistentato all'Ospedale civile di Monza, nel 1907 entrò come assistente all'Ospedale psichiatrico provinciale di Milano in Mombello, dove ottenne il primariato nel 1924 e rimase in servizio fino al pensionamento nel 1940.
Nel 1910 cominciò a interessarsi di psicologia, frequentando il Laboratorio di psicologia sperimentale del Manicomio di Imola diretto da Giulio Cesare Ferrari. L'anno successivo si recò a Monaco di Baviera, dove seguì il corso di perfezionamento in Clinica psichiatrica con Emil Kraepelin e dove tornò anche nel 1913, per frequentare il Laboratorio di psicologia della clinica stessa. Nel 1912 fu quindi incaricato di impiantare e organizzare anche a Mombello un Laboratorio di psicologia, che diresse fino alla fine della carriera.
Durante il primo conflitto mondiale prestò servizio come ufficiale medico volontario in zona di guerra e in zona di operazioni, ottenendo il grado di capitano e meritando la Croce al merito di guerra.
I primi anni venti del Novecento lo videro impegnato soprattutto nel campo della psicologia del lavoro. Nel 1921 fu infatti incaricato di impiantare un Laboratorio di psicologia applicata all'orientamento professionale presso la Clinica del lavoro di Milano, in vista della terza Conferenza internazionale di psicotecnica che la Società Umanitaria organizzò nel 1922 e di cui egli stesso fu segretario. La sua attività in questo settore proseguì poi nel 1925 con la creazione del Laboratorio di psicotecnica dell'Azienda tranviaria di Milano (ATM) per la selezione dei conduttori dei tram, e con il conseguimento della libera docenza in psicologia sperimentale, grazie alla quale nel 1926 ottenne un insegnamento di psicologia sperimentale nella Facoltà di medicina dell'Università degli studi di Milano, mantenendolo fino al 1942.
Sempre negli anni venti cominciò a interessarsi, forse anche grazie all'influenza della moglie, di psicopatologia infantile, organizzando nel 1922 il Reparto medico-pedagogico per i fanciulli ricoverati a Mombello. Successivamente, nel 1928, divenne consulente dell'Associazione nazionale "Cesare Beccaria" per lo studio delle questioni criminali e insieme a Giuseppe Antonini promosse la fondazione del Tribunale dei minorenni di Milano, il primo in Italia. Fu inoltre consulente dal 1930 dell'Istituto San Vincenzo per l'educazione degli anormali dell'intelligenza e dal 1938 dell'Istituto provinciale per la protezione dell'infanzia. Membro della redazione della rivista Infanzia anormale, a lui si devono i primi studi sulla sindrome di "Regressio mentis infanto-juvenilis".
Fondatore (con Eugenio Medea) e presidente della Sezione lombarda della Lega italiana d'igiene e profilassi mentale, nel 1924 organizzò e diresse il primo Dispensario psichiatrico italiano, attivato presso l'Opera pia Ronzoni di Milano e successivamente passato alle dipendenze della Provincia.
A partire dalla fine degli anni trenta rivolse la propria attenzione al trattamento insulinico delle malattie mentali. Dopo aver frequentato nel 1937 il Centro di insulinoterapia degli schizofrenici a Berna, organizzò (contemporaneamente a Ugo Cerletti a Roma) una sezione ospedaliera privata dedicata a tale trattamento presso Ville Turro a Milano. Organizzò inoltre nel 1938 il Convegno nazionale per la terapia moderna della schizofrenia.
Collocato a riposo nel 1940, assunse la direzione della sezione psichiatrica di Ville Turro, che mantenne fino all'agosto 1943. Fu inoltre consulente medico della Piccola Opera Divina Provvidenza di Don Orione (dal 1940) e della Casa di salute per signore di Monza (dal 1943), nonché commissario straordinario, al termine della guerra, dell'Istituto Marchiondi-Spagliardi e degli Istituti psichiatrici provinciali di Milano (1945-1946).
Paola Zocchi
18/07/2013
Bibliografia
De Lisi, L. (1951). Giuseppe Corberi. Estr. da Sistema nervoso, fasc. 2.
Medea, E. (1951). Giuseppe Corberi. Rassegna di studi psichiatrici, fasc. 1.
Medea, E. (1951). Lutti. Estr. da Note e riviste di psichiatria. Periodico dell'Ospedale psichiatrico provinciale di Pesaro, n. 1.
Medea, E. (1965), Profili di illustri amici scomparsi, Giuseppe Corberi (1881-1951). Estr. daArchivio di psicologia, neurologia e psichiatria, a. XXVI, fasc. 6.
Medea, E., Bauer, R., Vergani, O., Mezzacapa, D. (1965). In memoria di Giuseppe Corberi. Milano: Scuola del Libro della Società Umanitaria, 15 aprile.
Medea, E. (1951). Giuseppe Corberi. Rassegna di studi psichiatrici, fasc. 1.
Medea, E. (1951). Lutti. Estr. da Note e riviste di psichiatria. Periodico dell'Ospedale psichiatrico provinciale di Pesaro, n. 1.
Medea, E. (1965), Profili di illustri amici scomparsi, Giuseppe Corberi (1881-1951). Estr. daArchivio di psicologia, neurologia e psichiatria, a. XXVI, fasc. 6.
Medea, E., Bauer, R., Vergani, O., Mezzacapa, D. (1965). In memoria di Giuseppe Corberi. Milano: Scuola del Libro della Società Umanitaria, 15 aprile.
Fonti archivistiche
Archivio privato Corberi (Verbania), "Curriculum di Giuseppe Corberi fu Giacomo e fu Emilia Politi. Medico primario all'Ospedale psichiatrico di Milano in Mombello e libero docente in Psicologia sperimentale". Si ringraziano gli eredi.
Fonte iconografica
Archivio privato Corberi (Verbania).