
Nicola Lalli
Riccia (Campobasso), 12 aprile 1938 - Roma, 19 marzo 2009
Laureatosi in medicina e chirurgia a Napoli, si specializza in neurologia e psichiatria all’Università di Roma. Qui tra il 1964 e il 1969 lavora come medico interno presso il reparto psichiatrico “Cura donne” e inizia l’attività di ricerca in campo psicofarmacologico. Sono anni di forte contestazione "contro il gioco delle cattedre e dei primariati" e per ribadire "la necessità di una riforma psichiatrica" (Dario 2016, 373). Lalli è, insieme a Stefano Mistura e altri, tra i giovani emergenti all’interno del gruppo romano della Società italiana di psichiatria.
Critico verso la psichiatria praticata all’interno dell’istituzione universitaria, si avvicina alla Società psicoanalitica italiana, contestandone però l’impostazione verticistica. Nel 1974 firma, insieme a Luigi Antonello Armando e altri, un volume dal titolo Il potere della psicoanalisi. Dal 1971 è abilitato alla libera docenza e inizia a tenere corsi di clinica psichiatrica, divenendo professore associato a “La Sapienza” di Roma a partire dal 1980. Intorno alla metà degli anni Settanta diventa dirigente responsabile dell’Unità esterna dell’Istituto di psichiatria dell’ateneo romano, dove organizza l’attività psichiatrica ambulatoriale.
Interessato a promuovere la pratica psicoterapica in contesti psichiatrici istituzionali, è il primo a introdurre in Italia la psicoterapia analitica breve. Successivamente orienta i suoi interessi verso la psicoterapia dinamica, lavorando con decisione nella direzione di un’integrazione tra psichiatria e psicoterapia. È di questi anni la collaborazione con Massimo Fagioli.
Entrato, a partire dal 1984, nel Servizio autonomo di psichiatria e psicoterapia di Roma, ne diventa primario nel 1988. Sensibile ai temi della formazione psicoterapica, indirizza i propri studi anche verso la ricerca di una connessione tra fattori biologici e psicologici nei disturbi psichiatrici gravi.
Andreas Iacarella
24/09/2021
Critico verso la psichiatria praticata all’interno dell’istituzione universitaria, si avvicina alla Società psicoanalitica italiana, contestandone però l’impostazione verticistica. Nel 1974 firma, insieme a Luigi Antonello Armando e altri, un volume dal titolo Il potere della psicoanalisi. Dal 1971 è abilitato alla libera docenza e inizia a tenere corsi di clinica psichiatrica, divenendo professore associato a “La Sapienza” di Roma a partire dal 1980. Intorno alla metà degli anni Settanta diventa dirigente responsabile dell’Unità esterna dell’Istituto di psichiatria dell’ateneo romano, dove organizza l’attività psichiatrica ambulatoriale.
Interessato a promuovere la pratica psicoterapica in contesti psichiatrici istituzionali, è il primo a introdurre in Italia la psicoterapia analitica breve. Successivamente orienta i suoi interessi verso la psicoterapia dinamica, lavorando con decisione nella direzione di un’integrazione tra psichiatria e psicoterapia. È di questi anni la collaborazione con Massimo Fagioli.
Entrato, a partire dal 1984, nel Servizio autonomo di psichiatria e psicoterapia di Roma, ne diventa primario nel 1988. Sensibile ai temi della formazione psicoterapica, indirizza i propri studi anche verso la ricerca di una connessione tra fattori biologici e psicologici nei disturbi psichiatrici gravi.
Andreas Iacarella
24/09/2021
Bibliografia
Dario, M., et al. (2016). Psichiatria e psicoterapia in Italia dall’Unità a oggi. Roma: L’Asino d’oro edizioni.
Fiori Nastro, P. (2003). Breve storia del Servizio speciale e immagine sociale della psicoterapia. Il sogno della farfalla, 12(3), 32-37.
Lalli, N. (1998). L'isola dei Feaci. Percorsi psicoanalitici nella storia della psichiatria, nella clinica, nella letteratura. Roma: Nuove edizioni romane.
Fiori Nastro, P. (2003). Breve storia del Servizio speciale e immagine sociale della psicoterapia. Il sogno della farfalla, 12(3), 32-37.
Lalli, N. (1998). L'isola dei Feaci. Percorsi psicoanalitici nella storia della psichiatria, nella clinica, nella letteratura. Roma: Nuove edizioni romane.
Fonte iconografica
Link esterni
[http://www.nicolalalli.it/]