Carte Ernesto Lugaro

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Soggetto produttore

Inventario a cura di Nadia Carrisi

Le carte di Ernesto Lugaro non costituiscono un archivio completo e organico, in quanto egli stesso ne richiese espressamente la distruzione con il testamento del 5 maggio 1936: "Desidero che siano prontamente distrutte tutte le carte scritte a mano o a macchina (perizie, abbozzi di lavori scientifici, lettere) a me appartenenti, che si trovassero nel mio studio in Clinica, e così pure gli scritti d'indole scientifica e le lettere che si trovassero in casa mia". Tuttavia, una piccola parte della documentazione manoscritta e dattiloscritta giunse in eredità al nipote di Lugaro, Massimo Garrone, da lui cresciuto come un figlio, il quale a sua volta le lasciò per volontà testamentaria all'amico medico e psicologo Prof. Andrea Lacquaniti di Torino. Quest'ultimo ha donato le carte nel febbraio 2015 al Centro Aspi – Archivio storico della psicologia italiana, al fine di consentirne l'inventariazione, la digitalizzazione e la pubblicazione sul presente portale. L'erede ha tuttavia preferito trattenere presso di sé le lettere inviate da Lugaro a Massimo Garrone, Romolo Garrone e Clelia Mariani Lugaro, perché di carattere privato e personale.
Le carte, che si presentavano in fogli sciolti o in fascicoli originali, sono state riordinate e inventariate nel febbraio 2016 e sono attualmente condizionate in 5 buste, per un totale di 35 unità archivistiche tra fascicoli e volumi; sono in buono stato di conservazione e risalgono agli anni 1912-1940. A partire dalla loro tipologia e dal loro argomento è stato possibile suddividerle in quattro partizioni:
1. Carteggio (1912-1940).
2. Scritti e documenti (1934-1939).
3. Fonti a stampa (1918-1920).
4. Testamento e necrologi di Ernesto Lugaro (1939-1940).
Nella partizione Carteggio si segnalano in particolare 15 lettere di carattere professionale e scientifico scambiate con gli psichiatri e neurologi Ernesto Belmondo, Carlo Besta, Ugo Cerletti, Fabio Visintini e Dino Bolsi, con il filosofo e psicologo Annibale Valentino Pastore, con il filosofo Giovanni Gentile, con il rettore dell'Università di Torino Azzo Azzi. Nella partizione Scritti e documenti: due giudizi manoscritti del commissario Lugaro sui titoli dei candidati Ugo Cerletti e Carlo Besta al Concorso per la cattedra di Clinica delle malattie nervose e mentali dell'Università di Sassari (1928) e tre giudizi – sempre di Lugaro – relativi all’accertamento dei requisiti di libera docenza dei dottori Paolo Emilio Maspes, Mario Piolti e Fabio Visintini; comunicazioni e lettere di elogio inerenti alla pubblicazione dell’opera commemorativa Cesare Ferro (Bergamo, 1935); le bozze manoscritte e dattiloscritte dell'opera di Lugaro Un écrivain inconnu du XVI siècle, Arsène Groulot. Notes autobiographiques et poésies recueillies par Gaston R. Leroué professeur de langue et littérature française et bibliothécaire au Lycée de Varsavie, pubblicata postuma dal nipote nel 1952 (Torino, Impronta). Nella partizione Fonti a stampa: due articoli riguardanti l’opera Idealismo filosofico e realismo politico (Bologna, 1920). Infine, nella partizione Testamento e necrologi: una copia del testamento olografo di Lugaro con la richiesta di distruggere l'archivio (Torino, 5 maggio 1936); due necrologi in sua memoria scritti da Mario Zalla, direttore della Rivista di patologia nervosa e mentale, e da Giuseppe Levi, professore di anatomia umana.

Estremi cronologici

1912 – 1940

Consistenza

35 unità archivistiche
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