[Segue dalla scheda precedente]
53 minute di lettere di padre Gemelli allo psicoanalista Cesare Musatti (1897-1989):
73-prot.1953/54rett1761) [s.l.], 9 febbraio 1954: gli spedisce la bozza di una lettera da inviare ad alcuni colleghi, chiedendogli eventuali correzioni. In allegato si trova copia della lettera indirizzata a: prof. Carlo Alberto Ferrari, prof. Mario Ponzo, prof. Gastone Canziani, prof. Fabio Metelli, prof.ssa Angela Massucco Costa e prof. Amedeo Dalla Volta. In essa, Gemelli rileva che stanno nascendo alcuni nuovi periodici di Psicologia e chiede ai chiarissimi professori di potersi incontrare per coordinare l’attività delle nuove intraprese, con quelle che già esistono, a vantaggio del progresso scientifico della disciplina e della sua penetrazione “in tutti gli strati delle persone colte”.
Segnatura: b. 263, fasc. 441, sottofasc. 3222
74-prot.1953/54rett2815) [s.l.], 10 aprile 1954: lo informa che è uscito il bando per 85 borse di studio del Consiglio Nazionale delle Ricerche e che ancora una volta la Psicologia è stata ignorata. Gli chiede pertanto se ritenga opportuna una protesta formale, in cui coinvolgere anche Metelli e Canestrelli, essendo Ponzo in Sud America.
Segnatura: b. 263, fasc. 441, sottofasc. 3224
75-prot.1953/54rett3005) [s.l.], 24 aprile 1954: gli acclude due carte del prof. Battaglia, che gli sollecita un intervento presso il Martino [probabilmente il futuro ministro Gaetano Martino], circa il voto della facoltà di Medicina e gli chiede un suo intervento al riguardo. Lo informa infine che Kanizsa gli ha parlato della rivista.
Segnatura: b. 263, fasc. 441, sottofasc. 3224
76-prot.1953/54rett3648) [s.l.], 9 giugno 1954: concorda con lui circa Cattabeni e gli acclude copia delle lettere scritte alla prof.ssa [Angela Massucco] Costa. Alle proposte di Musatti sul tema del prossimo Simposio replica che sarebbe interessante occuparsi dei nuovi punti di vista sulla schizofrenia, sostenuti da [Eugène] Minkowski, [Marguerite] Sechehaye e [Manfred] Bleuler.
Segnatura: b. 264, fasc. 443, sottofasc. 3235
77-prot.1953/54rett4127) [s.l.], 14 luglio 1954: gli comunica di aver interpellato il senatore [Raffaele] Ciasca “per la questione della sua [di Musatti] carriera”, con esito piuttosto deludente. Padre Valentini e Canestrelli vorrebbero informazioni sul congresso di Chianciano e pertanto gliene chiede notizie. Gli comunica infine che Ponzo sarebbe intenzionato ad organizzare il Congresso Internazionale, ma retoricamente si chiede anche dove gli italiani potrebbero “trovare il denaro” per tale scopo.
Segnatura: b. 265, fasc. 444, sottofasc. 3240
78-prot.1953/54rett4266) [s.l.], 22 luglio 1954: gli allega la lettera del senatore [Raffaele] Ciasca circa la questione della sua [di Musatti] carriera. In allegato si trova la lettera del senatore Ciasca a padre Gemelli [Roma, 24 luglio 1954]: gli acclude a sua volta una lettera del sottosegretario Scaglia, che non contiene novità di sorta, ma testimonia del suo [di Ciasca] interessamento per la pratica. Infine gli chiede un catalogo delle pubblicazioni storiche dell’Università Cattolica, che vorrebbe acquisire per le biblioteche del suo Istituto universitario e dell’Istituto Storico Italiano.
Nota: Carta dell’allegato intestata “Senato della Repubblica”.
Segnatura: b. 263, fasc. 442, sottofasc. 3227
79-prot.1954/55Irett160) [s.l.], 9 novembre 1954: si complimenta per la soluzione della questione relativa alla “Rivista di Psicologia”. Si dichiara d’accordo anche per le idee espresse sulle altre riviste, purché non diventino a compartimenti stagni, ma siano aperte alla collaborazione. Gli comunica infine di aver discusso con il ministro Ermini circa le due nuove cattedre da istituire, mentre la relazione che Musatti dovrà tenere slitterà a dicembre.
Segnatura: b. 279, fasc. 459, sottofasc. 3286
80-prot.1954/55Irett510) [s.l.], 27 novembre 1954: si scusa per l’inagibilità fino a metà dicembre del Laboratorio [di Psicologia sperimentale]. La sua relazione potrebbe quindi essere fissata per il 17 dicembre. Lo ringrazia infine per l’aiuto fornito, congiuntamente a Kanizsa, per la nomina di monsignor Campo a Trieste.
Segnatura: b. 278, fasc. 458, sottofasc. 3285
81-prot.1954/55Irett624) [s.l.], 2 dicembre 1954: gli comunica di aver ricevuto la circolare riguardante la “Rivista di Psicologia” e si felicita per l’efficacia del testo, anche se esprime perplessità sul significato di “organi di Istituti universitari”. Gli raccomanda infine di essere cauto con Revecz.
Segnatura: b. 283, fasc. 463, sottofasc. 3307
82-prot.1954/55Irett910) [s.l.], 15 dicembre 1954: gli comunica di aver considerato la questione dei congressi e di non trovarvi alcuna lesione della libertà, ma solo la volontà di regolamentare “l’arruffio e il sovrapporsi” delle più svariate iniziative. Gli ricorda inoltre che tutti i giuristi concordano nel ritenere che l’indicazione costituzionale debba essere tradotta in norma legislativa, lavoro in cui purtroppo il Parlamento risulta piuttosto lento. Perciò non aderirà alla protesta di Musatti, perché giuridicamente erronea, rassicurandolo che dietro alla circolare romana non vi è alcun “fine politico”.
Segnatura: b. 279, fasc. 459, sottofasc. 3287
83-prot.1954/55Irett1177) [s.l.], 28 dicembre 1954: ironizza ricordandogli che lui [Musatti] non è un giurista e che si è rivolto a giuristi di scarso valore. Conclude sollecitandolo a non attribuire peso politico alla circolare, caricata di soverchia importanza, poiché non rappresenta altro che la volontà di mettere ordine nella “massa confusa dei congressi”.
Segnatura: b. 279, fasc. 459, sottofasc. 3287
84-prot.1954/55Irett2841) [s.l.], 28 marzo 1955: gli acclude la quarta edizione del suo volume “Psicologia dell’età evolutiva”, chiedendogli di segnalarlo sulla “Rivista di Psicologia”. Gli ricorda infine che non si tratta unicamente di una nuova edizione, bensì di un nuovo libro, meritevole quindi di una recensione.
Segnatura: b. 283, fasc. 463, sottofasc. 3310
85-prot.1954/55IIrett3708) [s.l.], 18 maggio 1955: gli comunica che in “Gazzetta Ufficiale” è stato pubblicato il decreto del Consiglio dei Ministri per l’elezione dei membri dei Comitati Nazionali di consulenza del CNR. Nonostante si sia lagnato con Colonnetti, ancora una volta la Psicologia è assente. Vorrebbe scrivere una protesta formale al ministro Ermini e pertanto chiede la sua adesione, così come di Ponzo e altri, fra cui Kanizsa.
Segnatura: b. 280, fasc. 460, sottofasc. 3292
86-prot.1954/55IIrett4684) [s.l.], 15 luglio 1955: lo ringrazia per la sua lettera del 14 luglio e lo invita a concordare un incontro dopo il suo ritorno da Roma. Nel post scriptum gli chiede di realizzare stabilmente lo scambio fra la “Rivista di Psicologia” e l’“Archivio” [“Archivio di psicologia, neurologia e psichiatria”]. Per quanto riguarda la “Rivista di Psicoanalisi”, si impegna a sottoscrivere l’abbonamento.
Segnatura: b. 284, fasc. 464, sottofasc. 3312
87-prot.1954/55IIrett4726) [s.l.], 18 luglio 1955: gli chiede conto di una lettera di Marzi, riguardante il Congresso Internazionale di Psicologia. Accludendogli copia delle sue lettere spedite a Marzi e a Gozzer, ricorda a Musatti che proprio quest’ultimo “sta sognando”, non avendo idea delle somme necessarie all’organizzazione di un simile convegno. Gli comunica infine di aver parlato a Volpicelli della questione del prof. Cantoni.
Segnatura: b. 282, fasc. 462, sottofasc. 3305
88-prot.1955/56Irett145) [s.l.], 8 novembre 1955: gli comunica le scelte organizzative per le adunanze del Laboratorio [di Psicologia sperimentale]. Farà sponsorizzare dalla sezione di Milano della Società di Psicologia le relazioni di Tampieri e Canestrari e in un momento successivo quella di Musatti sulla Cina, mentre riserverebbe quelle propriamente psichiatriche alle adunanze del Laboratorio, così come già convenuto con Porta.
Segnatura: b. 294, fasc. 474, sottofasc. 3360
89-prot.1955/56Irett822) [s.l.], 10 dicembre 1955: gli comunica che è in partenza per Roma, dove parteciperà al Consiglio Superiore e gli chiede di spedirgli i titoli delle due brevi relazioni che gli ha proposto all’interno del programma della Società di Psicologia.
Segnatura: b. 294, fasc. 474, sottofasc. 3360
90-prot.1955/56Irett958) [s.l., 18 dicembre 1955]: lo informa che farà preparare gli inviti per il 23 dicembre e gli comunica che la richiesta di Kanizsa verrà esaminata in gennaio. Gli fornisce infine qualche suggerimento operativo per le prossime libere docenze.
Nota: Carta intestata “Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione / il Presidente della Terza Sezione”.
Segnatura: b. 294, fasc. 474, sottofasc. 3360
91-prot.1955/56Irett2833) [s.l.], 27 marzo 1956: gli spedisce un fascicolo del “Bulletin de la Société Française de Philophie”, contenente una discussione su psicoanalisi e filosofia e gli suggerisce di tenere sullo stesso tema una relazione durante una delle loro riunioni.
Segnatura: b. 299, fasc. 479, sottofasc. 3384
92-prot.1955/56IIrett3735) [s.l.], 19 maggio 1956: gli comunica di non concordare completamente sulla sua idea organizzativa per i loro congressi e gli manifesta le sue perplessità in ordine alla consultazione degli aderenti alla Società [di Psicologia] ed al rapporto con i diversi Istituti. A suo avviso sarebbe necessario fare un congresso ogni biennio, scegliendo quattro temi d’attualità da affidare ad altrettanti Istituti e lo prega di riflettere su questa proposta.
Segnatura: b. 299, fasc. 479, sottofasc. 3385
93-prot.1955/56IIrett3812) [s.l.], 24 maggio 1956: poiché Musatti gli aveva precedentemente manifestato la sua riluttanza ad assumere l’incarico di Psicologia presso la facoltà di Medicina, gli comunica di aver suggerito al dott. Marcello Cesa Bianchi di presentare la domanda per quell’incarico. Nel post scriptum gli riscontra di aver ricevuto le sue proposte per l’organizzazione congressuale e di sottoscriverle in toto.
Segnatura: b. 296, fasc. 476, sottofasc. 3368
94-prot.1955/56IIrett3870) [s.l.], 28 maggio 1956: spera che il caso Cesa Bianchi non infici la collaborazione fra i loro due Istituti, ma soprattutto che non metta in discussione la valenza della sua lealtà nei rapporti, che è per lui “condizione abituale di vita”. Passa poi a tessere le lodi di Cesa Bianchi, che ha ormai ottenuto l’incarico presso la facoltà di Medicina. Conclude ricordandogli che l’incarico è annuale e può essere eventualmente rimesso in discussione, ma ribadisce la necessità di salvaguardare il buon rapporto fra i loro due Istituti.
Segnatura: b. 296, fasc. 476, sottofasc. 3368
95-prot.1955/56IIrett3957) [s.l.], 1 giugno 1956: gli replica piccato che nel caso Cesa Bianchi non ci fu “malizia”, dal momento che se avesse messo in atto inganno e slealtà non si sentirebbe più “francescano”. Riconosce di averlo informato piuttosto tardi e per quanto concerne la cautela che Musatti intende esercitare in futuro, lo invita a comportarsi secondo coscienza. Ribadisce il suo atteggiamento di immutata collaborazione come richiedono le precarie condizioni della Psicologia italiana.
Segnatura: b. 296, fasc. 476, sottofasc. 3368
96-prot.1955/56IIrett4025) [s.l.], 6 giugno 1956: dichiara di voler ignorare i pettegolezzi e di voler mettere mille pietre sul caso Cesa Bianchi, che di pettegolezzi ne ha scatenati fin troppi. Prende nota dello spostamento della sua [di Musatti] relazione all’anno prossimo. Nel post scriptum si rammarica della “pena” che gli ha involontariamente suscitato, rimandando ad una futura chiarificazione personale, faccia a faccia.
Segnatura: b. 296, fasc. 476, sottofasc. 3368
97-prot.1955/56IIrett4407) [s.l.], 26 giugno 1956: gli comunica il suo parere positivo circa il contenuto della circolare, ma lo invita ad attivarsi per aumentare il numero dei soci, visto che i 32 ufficiali rappresentano poca cosa. Conclude esprimendo dubbi sulla cadenza annuale dei convegni promossi dalla Società [di Psicologia], che a suo avviso andrebbero organizzati ogni due anni, per poter avere “materiale buono”.
Segnatura: b. 296, fasc. 476, sottofasc. 3369
98-prot.1955/56IIrett4534) [s.l.], 5 luglio 1956: concorda con la scelta di non far entrare nella Società di Psicologia i “sedicenti psicologi”, ma nutre qualche dubbio che la facoltà di Magistero di Roma possa bandire il concorso per una cattedra di Psicologia, dal momento che non è a statuto. Pensa che il tutto sia fatto che Fulchignoni. La Cattolica, da parte sua, bandirà un concorso e se i bandi saranno due, tanto meglio, sarà “tanto cacio sui maccheroni”. Su questa linea concorda anche [Leonardo] Ancona, che presto andrà all’estero per una ricerca importante.
Segnatura: b. 296, fasc. 476, sottofasc. 3369
99-prot.1955/56IIrett4618) [s.l.], 10 luglio 1956: gli comunica che la signora Costa [prof.ssa Massucco Costa] vorrebbe organizzare un congresso di Psicologia sociale e applicata in occasione delle Riunioni mediche internazionali a Torino nel 1957. La Costa sostiene che non vi saranno interferenze con il Congresso annuale degli psicologi italiani, ma Gemelli nutre riserve e chiede il parere di Musatti, cui è disposto ad associarsi nel caso in cui lui ritenesse la cosa fattibile.
Segnatura: b. 296, fasc. 476, sottofasc. 3369
100-prot.1955/56IIrett4815) [s.l.], 22 luglio 1956: gli comunica di aver ricevuto il numero di “Mondo operaio” con il suo [di Musatti] articolo. Si dichiara in disaccordo su alcuni punti, ma ritiene importante che gli psicologi studino i fenomeno della democrazia moderna. In letteratura c’è poco al riguardo e gli propone quindi di formare con altri “di buona volontà” un gruppo di ricerca sulla materia. Conclude ricordandogli che Ponzo non vorrebbe continuare come presidente della Società di Psicologia e lo prega di convincerlo a ripensarci.
Segnatura: b. 301, fasc. 481, sottofasc. 3395
101-prot.1955/56III6214) [luogo dubbio, forse Roma], 13 ottobre 1956: gli comunica che un certo Richard J. Kaplan vorrebbe una sua [di Gemelli] lettera per richiedere una borsa di studio Fulbright e venire a lavorare nell’Istituto dell’Università Cattolica. Poiché Kaplan dichiara di conoscere Musatti, gli chiede informazioni sullo studioso per potersi regolare di conseguenza.
Segnatura: b. 297, fasc. 477, sottofasc. 3373
102-prot.1955/56IIIrett6416) [s.l.], 24 ottobre 1956: lo ringrazia per l’articolo su “Comunità”, che lo ha particolarmente interessato per l’analisi di Musatti circa l’influenza della suggestione sulla propaganda. Tale tema dovrebbe essere approfondito e su di esso gli chiede una relazione introduttiva per le riunioni del Laboratorio [di Psicologia sperimentale]. Gli comunica infine di aver scritto per la borsa di studio di Kaplan e che una volta a Milano lo studioso potrà frequentare entrambi gli Istituti.
Segnatura: b. 297, fasc. 477, sottofasc. 3373
103-prot.1955/56IIIrett7139) [s.l.] 28 novembre 1956: gli ricorda di avergli spedito un fascicolo della Società francese di filosofia, con il resoconto di dibattiti tenutisi colà sulla psicoanalisi. Lo aveva pregato di recepire questo tema per farne la relazione introduttiva ai lavori del Laboratorio [di Psicologia sperimentale], ma avendo ricevuto richiesta di posporla e ritenendo il tema di particolare interesse, gli chiede una nuova calendarizzazione.
Segnatura: b. 294, fasc. 474, sottofasc. 3360
104-prot.1955/56IIIrett7252) [s.l.], 4 dicembre 1956: gli riferisce del cordiale colloquio avuto con Iacono e gli manifesta la sua approvazione a che si presenti al concorso. Non voleva apparire come sponsorizzatore di due candidati al medesimo concorso, ma il colloquio con lo stesso Iacono ha sgombrato il campo da ogni equivoco.
Segnatura: b. 297, fasc. 477, sottofasc. 3374
105-prot.1955/56IIIrett7287) [s.l.], 5 dicembre 1956: gli comunica di riceve solo ora l’invito alla conferenza di Musatti del giorno precedente [4 dicembre]. Avrebbe mandato qualcuno dei suoi assistenti e si lamenta del ritardo, incolpando la Casa della Cultura di non fare “le cose per bene”.
Segnatura: b. 300, fasc. 480, sottofasc. 3387
106-prot.1955/56IIIrett7335) [s.l.], 9 dicembre 1956: gli conferma il suo assenso per quanto riguarda Iacono e lo ringrazia per la sua “grande bontà”. Conclude ricordandogli la necessità di continuare a mettere in luce il piano scientifico dell’indagine analitica, come Musatti va facendo. Lo prega infine di fargli avere “tempestivamente” gli inviti per qualche altra sua conferenza.
Segnatura: b. 297, fasc. 477, sottofasc. 3374
107-prot.1956/57Irett469) Roma, 29 gennaio 1957: gli comunica di aver ricevuto la circolare per gli “Acta Psychologica”, ma che per il momento l’Istituto non ha lavori da pubblicarvi. Conclude ricordandogli che è stato approvato il concorso di Psicologia chiesto dall’Università Cattolica e che sono stati anche approvate le libere docenze di Psicologia e Psicologia dell’età evolutiva. Nel post scriptum lo prega di comunicargli il titolo della relazione per le riunioni del Laboratorio [di Psicologia sperimentale].
Segnatura: b. 317, fasc. 498, sottofasc. 3467
108-prot.1956/57I rett553) [s.l.], 5 febbraio 1957: gli acclude l’articolo per la “Rivista di Psicologia”, di cui si dichiara non completamente soddisfatto perché le condizioni non gli hanno consentito di fare di più. Conclude chiedendogli dati relativi alla “Rivista di Psicologia” da pubblicare nell’“Archivio di psicologia, neurologia e psichiatria”.
Segnatura: b. 317, fasc. 498, sottofasc. 3468
109-prot.1956/57Irett901) [s.l.], 26 febbraio 1957: gli chiede una relazione per l’Istituto di Psicologia. Nel post scriptum gli comunica che Iacono e Cesa Bianchi sono in Lussemburgo e che torneranno presto.
Segnatura: b. 311, fasc. 492, sottofasc. 3441
110-prot.1956/57Irett1156) [s.l.] 12 marzo 1957: lo ringrazia del tema scelto per la relazione presso l’Istituto, tema che riprende certe ricerche di Benussi. Si felicita per l’articolo su “Rinascita”, dove Musatti ha chiarito come si studiano i “problemi scientifici”, sgombrando il campo dai pregiudizi. Gemelli si augura che fra i lettori ci sia anche l’onorevole Banfi. Conclude inviandogli l’indirizzo di [Leonardo] Ancona in Canada, dove si trova per preparare la relazione da tenere a Bruxelles.
Segnatura: b. 311, fasc. 492, sottofasc. 3441
111-prot.1956/57Irett1485) [s.l.], 29 marzo 1957: gli comunica di aver ricevuto il volume dal titolo “Paesi del socialismo e problemi della democrazia” e si impegna a darne notizia.
Segnatura: b. 317, fasc. 498, sottofasc. 3469
112-prot.1956/57Irett1803) [s.l.], 15 aprile 1957: gli comunica di aver ricevuto notizia della morte dell’anziana madre [di Musatti] e di pregare per lei, a prescindere dalle “convinzioni” di cui era portatrice.
Segnatura: b. 312, fasc. 493, sottofasc. 3445
113-prot.1956/57Irett2723) [s.l.], 5 giugno 1957: gli comunica di aver mandato la copia italiana del lavoro di Ancona a Kanizsa per gli estratti della “Rivista di Psicologia”, mentre gli manderà la traduzione inglese, appena sarà ultimata.
Segnatura: b. 317, fasc. 498, sottofasc. 3471
114-prot.1956/57Irett2951) [s.l.], 19 giugno 1957: gli comunica di aver letto il suo [di Musatti] volume “Paesi del socialismo e problemi della democrazia”. Dichiara di non concordare con le sue tesi, ma di essere rimasto molto colpito dalla rievocazione che Musatti fa del proprio padre. Gli ricorda infine di averlo conosciuto dopo il 1898, quando egli stesso era “ancora socialista” e dichiara di comprendere il dolore di Musatti per la rievocazione delle persecuzioni cui quell’uomo venne sottoposto.
Segnatura: b. 317, fasc. 498, sottofasc. 3471
115-prot.1956/57IIrett3084) [s.l.] 26 giugno 1957: gli acclude l’articolo di Ancona e gli ricorda che il suo è quasi ultimato ed è basato su esperienze che gli permettono di criticare la percezione di causalità secondo Michotte. Nel post scriptum lo ringrazia per la delicatezza con cui parla della “nostalgia” e gli conferma di non poter pensare ai socialisti di cinquant’anni fa senza provare commozione, ma senza peraltro poterli raffrontare con quelli attuali.
Segnatura: b. 317, fasc. 498, sottofasc. 3471
116-prot.1956/57IIrett3558) [s.l.], 24 luglio 1957: gli acclude il testo italiano del suo articolo sull’atteggiamento del soggetto nella percezione.
Segnatura: b. 318, fasc. 499, sottofasc. 3472
117-prot.1956/57IIrett5208) [s.l.], 8 novembre 1957: gli acclude le lettere ricevute dal prof. Battaglia, in risposta alla sua preghiera di appoggiare il dott. Canestrari per la nomina a professore di Psicologia nella facoltà di Magistero. Riferisce di aver scritto anche a Bianchi, ma di non aver avuto risposta e di aver interessato Bologna senza grandi risultati.
Segnatura: b. 315, fasc. 496, sottofasc. 3458
118-prot.1956/57IIrett5287) [s.l.], 13 novembre 1957: gli comunica che non era al corrente che il prof. Bianchi fosse preside della facoltà di Magistero e si rammarica che il prof. Canestrari non possa diventare di ruolo. Ritiene, infatti, che Pupilli non abbia portato avanti una “azione efficace” a favore di Canestrari. Conclude chiedendogli consigli, visto l’imbarazzo per questo esito negativo.
Segnatura: b. 315, fasc. 496, sottofasc. 3458
119-prot.1958Irett399) [s.l.], 21 gennaio 1958: gli ricorda che non ha partecipato alle ultime due riunioni dell’Istituto, anche se aveva promesso una sua [di Musatti] relazione e lo prega di comunicargli qualche cosa al riguardo.
Segnatura: b. (1958) 1, fasc. 2, sottofasc. 1
120-prot.1958Irett560) [s.l.], 31 gennaio 1958: gli comunica che al Consiglio Superiore ha fatto mettere a bando sei posti per la libera docenza in Psicologia, bando che ormai si ripeterà ogni anno, così che sarà possibile “sfornare un certo numero di giovani che potranno raccogliere la nostra eredità”.
Segnatura: b. (1958) 2, fasc. 2, sottofasc. 12
121-prot.1958Irett1324) [s.l.], 8 aprile 1958: lo informa che i suoi problemi di salute gli hanno impedito di partecipare, a Roma, al Congresso di Psicologia applicata. Conclude ringraziandolo per il suo giudizio su Ancona, che secondo Gemelli è ormai maturo per la cattedra. Da parte sua segue l’intera attività dell’allievo, lasciandolo però pienamente libero “nello studio e nella ricerca”.
Segnatura: b. (1958) 2, fasc. 2, sottofasc. 4
122-prot.1958Irett2013) [s.l.], 14 giugno 1958: due lettere distinte, con medesima e ripetuta data ed intestazione. Nella prima lettera: come richiesto gli rilascia la lettera per Zapparoli, precisando però che il voto del Consiglio Superiore riguardo alle libere docenze non è vincolante per il ministro e non vorrebbe quindi che ci fossero sorprese. Lo informa infine che le facoltà di Lettere sembrano voler marginalizzare la Psicologia, ma il tutto dovrà avere ancora l’avallo legislativo. Bisognerebbe, perciò, arrivare ad inserire fra le lauree della facoltà di Lettere anche una specifica in Psicologia. Nella seconda lettera: gli conferma che il Consiglio Superiore ha approvato la relazione della Commissione per gli esami di libera docenza in Psicologia e che uno degli idonei è il dott. Zapparoli, teoricamente perciò libero docente, ma in attesa di formalizzazione ministeriale.
Segnatura: b. (1958) 3, fasc. 1, sottofasc. 3
123-prot.1958IIrett3749) [s.l.], 14 ottobre 1958: gli comunica di aver ricevuto informazioni da Pisa, secondo cui la facoltà ha deciso di soprassedere all’assegnazione dell’incarico di Psicologia per l’assenza, si dice, del prof. Luporini.
Segnatura: b. (1958) 3, fasc. 2, sottofasc. 9
124-prot.1959rett454) [s.l.], 7 febbraio 1959: lo informa che Ancona gli ha riferito della mancata libera docenza al figlio del prof. Devoto, la quale avrebbe indotto Musatti a bocciare la candidatura di Alberoni. Gemelli si rammarica, soprattutto perché Alberoni è in partenza per gli Stati Uniti con una borsa di studio Rockefeller, ma sarebbe ben diverso poter partire come libero docente. Conclude ipotizzando che Ancona abbia sbagliato nel riferirgli oppure che egli debba constatare l’assunzione da parte di Musatti di una posizione “senza misurare le conseguenze”. Lo prega quindi di riesaminare la posizione di Alberoni, elemento insostituibile per il bene della Psicologia.
Segnatura: b.(1959) 1, fasc. 2, sottofasc. 9
125-prot.1959rett1924) [s.l.], 4 giugno 1959: in risposta alla richiesta di Musatti circa le prove pratiche per la libera docenza, gli ricorda che la legge prevede di affidarne la gestione alla discrezione della commissione esaminatrice. Conclude precisando che la fissazione di una prassi troppo rigida potrebbe essere sgradita alle stesse commissioni future, rendendo quindi inopportuno procedere in tale direzione. In calce seguono le sintetiche considerazioni di Gemelli sulle “proposte del prof. Musatti”. Presente minuta conforme.
Segnatura: b. (1959) 2, fasc. 3, sottofasc. 15