Baumgarten Franziska in Tramer

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Una lettera in francese della psicologa svizzera Franziska Baumgarten (1883-1970), moglie dello psichiatra infantile Moritz Tramer, a Ferrari:
1) Berlino, 29 novembre 1923: lo ringrazia della lettera e si dice contenta che il suo silenzio non fosse dovuto ad antipatia nei suoi confronti. Ritiene che una psicoanalisi sia superflua, “d’altronde essa non potrebbe essere corretta, poiché secondo le regole di Freud occorrono assolutamente delle associazioni del soggetto, dunque la sua presenza”. Lo ringrazia anche per l’invio della “Rivista” e gli invierà un lavoro su “La psicologia e psicotecnica degli agenti d’assicurazione” che uscirà a breve, perché ha saputo che questo genere di professione non esiste più in Italia. Parla della vita difficile a Berlino, dove gli avvenimenti politici hanno una pessima influenza sui lavori scientifici e le università non possiedono dei mezzi per sostenere i laboratori e le biblioteche. Anche il nervosismo degli operai influenza gli studiosi, che fanno fatica a lavorare. La responsabilità a suo parere sta nella “debole conoscenza della natura umana tra gli uomini di Stato”, per i quali auspica una selezione professionale, poiché la qualità indispensabile per questo “mestiere” deve essere la conoscenza della psicologia. Promette che gli invierà qualche articolo per la Rivista di psicologia, ad esempio sullo studio sperimentale dell’ambizione.
 

Estremi cronologici

29 Novembre 1923

Consistenza

1 carta

Collocazione fascicolo

b. 2, fasc. 18
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