Archivio Alfredo Coppola

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Inventario a cura di Giorgio Sassi

L'archivio del neuropsichiatra Alfredo Coppola è conservato presso il Centro di ricerca Aspi – Archivio storico della psicologia italiana dell'Università di Milano-Bicocca, al quale è pervenuto nel settembre 2015 per dono del figlio, Antonino Coppola. Si tratta del materiale sopravvissuto ai numerosi traslochi della famiglia e alla distruzione delle cartelle cliniche dei pazienti avvenuta dopo la sua morte.
La documentazione, giunta all'Aspi priva di qualsiasi ordinamento, è stata riordinata, inventariata analiticamente e condizionata tra il 2017 e il 2018; si trova quindi ora raccolta in 36 buste e organizzata nelle seguenti 12 serie tematiche:

1. Documenti personali e relativi alla carriera (1895-1956)
2. Carteggio (1897-1948)
3. Caso Bruneri-Canella (1906-2005)
4. Appunti e scritti scientifici (prima metà sec. XX)
5. Disegni, caricature e poesie giocose (1901-1951)
6. Fotografie (1860ca-1957)
7. Ricordi, necrologi e articoli di giornale (1940-1978)
8. Raccolta di cartoline e album illustrati (1899-1956)
9. Carte di Giuseppe Coppola [1817-1895] (1839-1897)
10. Carte di altri familiari (1843-1942)
11. Documentazione relativa a Giovanni Airale ed Ernesto Lugaro (1910-1953)
12. Documentazione aggregata sette-ottocentesca (1761-1860)

Le carte si riferiscono in prevalenza alla carriera professionale di Alfredo Coppola, dalla laurea conseguita presso la Facoltà di Medicina dell'Università di Palermo nel 1912, fino alla nomina a professore ordinario e direttore della Clinica delle malattie nervose e mentali presso il medesimo ateneo, incarico che mantenne fino alla morte, avvenuta nel 1957.
Di particolare rilievo appare il materiale relativo al caso giudiziario Bruneri-Canella, nel quale Alfredo Coppola ricoprì l’incarico di perito medico-legale; al riguardo sono presenti gli atti relativi ai diversi gradi di giudizio, il parere clinico e medico-legale di Coppola sulle condizioni mentali e sul grado di pericolosità dello "Smemorato di Collegno", i suoi scritti sulla vicenda, alcune lettere e varie fotografie utilizzate per il riconoscimento.
L’Archivio consta inoltre di un corposo “carteggio”, che non è però costituito da lettere personali, di cui l’archivio è pressoché privo, ma dalle cartoline che formavano la collezione di Alfredo Coppola, con la sola eccezione di un album conservato a parte: quelle indirizzate al neuropsichiatra palermitano sono state organizzate per mittente; mentre le cartoline inviate a suoi familiari o a conoscenti sono state ordinate in base al destinatario.
Significativi anche il nucleo degli appunti e scritti scientifici e quello delle fotografie. Quest'ultimo consta innanzitutto di alcuni album, con diverse fotografie legate all'attività professionale del neuropsichiatra palermitano e immagini realizzate durante la prima guerra mondiale, nel reparto psichiatrico dell’Ospedale da campo della III Armata in S. Giorgio di Nogaro, presso il quale Coppola prestò servizio tra il 1917 e il 1918, con il grado di tenente medico. Figurano inoltre vari ritratti del neuropsichiatra e di suoi familiari, oltre al servizio realizzato durante la sua cerimonia funebre nel 1957.
Accanto alle carte professionali e personali di Alfredo Coppola, l’archivio comprende anche documentazione riguardante i suoi avi e in primo luogo il nonno paterno, Giuseppe Coppola (1817-1895), che fu professore di Patologia speciale medica presso l’Università di Palermo. Meno consistenti i nuclei relativi ad altri congiunti, anch’essi prevalentemente appartenenti al ramo paterno della famiglia, e quelli formati dalle carte dei colleghi Ernesto Lugaro e Giovanni Airale.
L’ultima serie dell’archivio comprende atti, certificati e corrispondenza risalenti al Sette e all'Ottocento, non direttamente riconducibili alla famiglia Coppola ma prodotti prevalentemente a Palermo.
Aggregato all’archivio vi è infine un piccolo fondo librario, catalogato dalla Biblioteca di ateneo e consultabile in sede.

27/03/2018

Estremi cronologici

1761 – 2005

Consistenza

36 buste
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