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1) Busto Arsizio, 7 marzo 1868: Presenta a Verga il caso del signor Mantica, latore della presente lettera. Secondo Tosi le sofferenze del paziente sono dovute a “disordini funzionali d’innervazione che sembrano imputabili esclusivamente al cervello”. Descrive nel dettaglio tutti i sintomi che negli anni si sono manifestati nel paziente: sin dall’infanzia un’epistassi assai frequente e abbondante, che per un periodo ha lasciato il posto a capogiri molto forti e “sensazioni particolari” alla regione occipitale; i capogiri sono cessati con la ricomparsa dell’epistassi. Riferisce anche le cure da lui somministrate al signor Mantica (salassi, aloe con estratto di rabarbaro). Chiede a Verga di visitare il paziente ed esprimere il suo parere sul caso.
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Una lettera del dottor Carlo Tosi:1) Busto Arsizio, 7 marzo 1868: Presenta a Verga il caso del signor Mantica, latore della presente lettera. Secondo Tosi le sofferenze del paziente sono dovute a “disordini funzionali d’innervazione che sembrano imputabili esclusivamente al cervello”. Descrive nel dettaglio tutti i sintomi che negli anni si sono manifestati nel paziente: sin dall’infanzia un’epistassi assai frequente e abbondante, che per un periodo ha lasciato il posto a capogiri molto forti e “sensazioni particolari” alla regione occipitale; i capogiri sono cessati con la ricomparsa dell’epistassi. Riferisce anche le cure da lui somministrate al signor Mantica (salassi, aloe con estratto di rabarbaro). Chiede a Verga di visitare il paziente ed esprimere il suo parere sul caso.