Gazzoletti Antonio
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12 lettere dell'avvocato e poeta Antonio Gazzoletti (1813 - 1866):
1) [Torino], [1857]: Ringrazia Verga di avergli inviato il dottor Dreer, di avergli trasmesso i saluti dei signori Contini e delle cose gentili riferite sul conto del figlio Paolo. Commenta gli articoli pubblicati sul «Crepuscolo» e sulla «Gazzetta» e le opinioni di Rovani contro di lui. Si dichiara riconoscente per il sostegno alle sue idee dimostrato da Verga, da Contini e da Gherardini. Anticipa il rientro a Milano di Andrea Maffei da Torino, dopo la pubblicazione della sua traduzione del poema di Milton, che riferirà sugli avvenimenti torinesi. Invita poi Verga a recarsi di persona a Torino.
2) [Torino], [1862]: Riferisce a Verga in merito alla pubblicazione di una corrispondenza anonima da Torino, probabilmente uscita dal Ministero, che appoggia la nuova legge sulle Opere pie.
3) [s.l.], 8 aprile 1862: Raccomanda a Verga per un consulto un suo amico, Giuseppe Secchi, sofferente della stessa malattia di Gazzoletti.
4) Milano, 10 ottobre 1862: Riferisce di aver presentato i documenti al Municipio per l'attestazione della firma di Verga, ma che la domanda deve essere presentata direttamente da Verga. Informa della sua prossima partenza per Torino e invia i saluti ai sognori Contini.
5) Brescia, 14 giugno 1863: Raccomanda a Verga per un consulto Francesco Metalli, portinaio della casa milanese di Gazzoletti, affetto da "ricorrente demenza".
6) [Brescia, Stazione di Porta Nuova], 27 luglio 1863: Avverte Verga del suo prossimo ritorno per pochi giorni a Milano, dopo aver sbrigato alcuni affari a Torino. Riferisce di essersi fermato più a lungo del previsto a Brescia in attesa di Maffei, che però non giunse mai.
7) Brescia, 19 aprile 1864: Riferisce a Verga della grave malattia che ha colpito suo fratello, medico di Nago e Torbole, padre di tre figli in attesa del quarto. Chiede a Verga di visitare l'infermo.
8) Brescia, 23 aprile 1864: Ringrazia profondamente Verga per aver visitato il fratello infermo e lo avverte che verserà una certa somma in suo favore a risarcimento delle spese di viaggio sostenute per il consulto.
9) Brescia, 26 aprile 1864: Aggiorna Verga sugli sviluppi positivi che la salute del fratello ha avuto dopo il suo intervento.
10) Brescia, 6 maggio 1864: Informa Verga della morte di sua nipote Sivlia Bonetti. Riferisce inoltre il peggioramento della condizione del fratello infermo, per cui chiede a Verga consiglio.
11) Brescia, 14 maggio 1864: Descrive le tragiche condizioni di salute del fratello. Chiede consiglio a Verga.
12) Milano, 24 agosto [s.a.]: Raccomanda a Verga un ammalato ricoverato presso l'Ospedale Maggiore in sala S. Dionigi, il maestro Francesco Lobbia.
1) [Torino], [1857]: Ringrazia Verga di avergli inviato il dottor Dreer, di avergli trasmesso i saluti dei signori Contini e delle cose gentili riferite sul conto del figlio Paolo. Commenta gli articoli pubblicati sul «Crepuscolo» e sulla «Gazzetta» e le opinioni di Rovani contro di lui. Si dichiara riconoscente per il sostegno alle sue idee dimostrato da Verga, da Contini e da Gherardini. Anticipa il rientro a Milano di Andrea Maffei da Torino, dopo la pubblicazione della sua traduzione del poema di Milton, che riferirà sugli avvenimenti torinesi. Invita poi Verga a recarsi di persona a Torino.
2) [Torino], [1862]: Riferisce a Verga in merito alla pubblicazione di una corrispondenza anonima da Torino, probabilmente uscita dal Ministero, che appoggia la nuova legge sulle Opere pie.
3) [s.l.], 8 aprile 1862: Raccomanda a Verga per un consulto un suo amico, Giuseppe Secchi, sofferente della stessa malattia di Gazzoletti.
4) Milano, 10 ottobre 1862: Riferisce di aver presentato i documenti al Municipio per l'attestazione della firma di Verga, ma che la domanda deve essere presentata direttamente da Verga. Informa della sua prossima partenza per Torino e invia i saluti ai sognori Contini.
5) Brescia, 14 giugno 1863: Raccomanda a Verga per un consulto Francesco Metalli, portinaio della casa milanese di Gazzoletti, affetto da "ricorrente demenza".
6) [Brescia, Stazione di Porta Nuova], 27 luglio 1863: Avverte Verga del suo prossimo ritorno per pochi giorni a Milano, dopo aver sbrigato alcuni affari a Torino. Riferisce di essersi fermato più a lungo del previsto a Brescia in attesa di Maffei, che però non giunse mai.
7) Brescia, 19 aprile 1864: Riferisce a Verga della grave malattia che ha colpito suo fratello, medico di Nago e Torbole, padre di tre figli in attesa del quarto. Chiede a Verga di visitare l'infermo.
8) Brescia, 23 aprile 1864: Ringrazia profondamente Verga per aver visitato il fratello infermo e lo avverte che verserà una certa somma in suo favore a risarcimento delle spese di viaggio sostenute per il consulto.
9) Brescia, 26 aprile 1864: Aggiorna Verga sugli sviluppi positivi che la salute del fratello ha avuto dopo il suo intervento.
10) Brescia, 6 maggio 1864: Informa Verga della morte di sua nipote Sivlia Bonetti. Riferisce inoltre il peggioramento della condizione del fratello infermo, per cui chiede a Verga consiglio.
11) Brescia, 14 maggio 1864: Descrive le tragiche condizioni di salute del fratello. Chiede consiglio a Verga.
12) Milano, 24 agosto [s.a.]: Raccomanda a Verga un ammalato ricoverato presso l'Ospedale Maggiore in sala S. Dionigi, il maestro Francesco Lobbia.
Estremi cronologici
1857-1864/12/31
Collocazione
b. 03, fasc. 058
Note
1) La data, presunta, è ricavata dal contesto. Il luogo è citato nel testo.
L'opera di Maffei su Milton è la traduzione de "Il paradiso perduto, poema di Giovanni Milton", Torino, Unione Tipografica Editrice, 1857.
2) La data, presunta, e il luogo sono ricavati dal contesto. A tergo minuta della risposta di Verga.
L'opera di Maffei su Milton è la traduzione de "Il paradiso perduto, poema di Giovanni Milton", Torino, Unione Tipografica Editrice, 1857.
2) La data, presunta, e il luogo sono ricavati dal contesto. A tergo minuta della risposta di Verga.