Sessanta lettere di Antonio Michetti (1829-1909), direttore del Manicomio “San Benedetto” di Pesaro, a Biffi:
1) Pesaro, 04.05.1873: Antonio Michetti, rientrato a Pesaro da una decina di giorni dopo una visita all’istituto di S. Celso, ringrazia Biffi per l’accoglienza che gli ha riservato, auspicando che il viaggio del collega nelle Marche possa realizzarsi presto. Lo informa di avere già preso contatti con il prefetto [di Pesaro] per una visita al penitenziario locale, suggerendogli di premunirsi di un ordine superiore per l’accesso a quello di Ancona. Comunica l’invio di due copie di un discorso che ha letto all’Accademia di Urbino, una per Biffi e una per [Andrea] Verga. Chiude con saluti, rinnovando il desiderio di rivederlo a breve.
Carta intestata: MANICOMIO DI S. BENEDETTO / GABINETTO PARTICOLARE DEL DIRETTORE
2) Pesaro, 09.10.1873: Michetti propone a Biffi di raggiungerlo a Pesaro per visitare il manicomio di San Benedetto, andare a vedere con lui la casa di pena di Ancona e proseguire poi insieme verso Roma per partecipare al Congresso degli scienziati italiani. Confida a Biffi il dispiacere che gli provoca il suo lungo silenzio, rinnovando i sensi dell’ammirazione e stima che prova nei suoi confronti.
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3) Pesaro, 13.10.1873: Michetti, dispiaciuto per il rinvio del viaggio di Biffi a Pesaro, gli scrive di comprendere le ragioni che lo trattengono a Milano. Condivide con lui la scarsa fiducia nei congressi scientifici, confidandogli di aver deciso di partecipare a quello di Roma, nella speranza di poter incontrare lui e [Andrea] Verga. Gli riferisce che si è accordato con [Clodomiro] Bonfigli per fare insieme il viaggio. Ritiene che al congresso dovrebbero partecipare anche [Lorenzo] Monti, [Francesco] Roncati, [Giuseppe] Neri, [Giovanni] Tonino e [Cesare] Lombroso. Saluta ricordando a Biffi che continua ad aspettarlo.
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4) Pesaro, 02.12.1873: Michetti comunica a Biffi la restituzione delle schede firmate da lui e dal vicedirettore Luigi Frigerio, che vorrebbe essere considerato tra i fondatori della Società freniatrica italiana, avendo aderito per mezzo di Michetti alle risoluzioni dell’XI Congresso degli scienziati italiani (Roma 1873). Gli annuncia una visita di Frigerio, che intorno al 20 si recherà per una visita alla famiglia a Pavia e in tale occasione provvederà a corrispondere le quote associative. Rimane invece inattesa di conoscere dettagli circa il pagamento dell’abbonamento [all’“Archivio italiano per le malattie nervose”].
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5) Pesaro, 17.12.1873: Michetti ringrazia Biffi per la lettera e per i saluti ricevuti tramite [Clodomiro] Bonfigli. Rinnova l’invito a Pesaro e gli raccomanda Luigi Frigerio, vicedirettore del manicomio, nonché latore della lettera. Invia auguri per ilnuovo anno.
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6) Pesaro, 18.01.1874: Michetti segnala a Biffi che Luigi Frigerio non ha ancora ricevuto il primo numero dell’“Archivio italiano per le malattie nervose”. Gli chiede se ha invece ricevuto l’articolo di Frigerio sulla “melancolia catalettica” e se lo ritiene degno di essere pubblicato nell’organo della Società freniatrica italiana, promettendo che scriverà anche lui qualcosa più avanti. Nel frattempo gli anticipa che a breve gli manderà un esame del caso di Francesco Canestrari, ricoverato nel suo istituto. Invia saluti estesi a [Andrea] Verga e ad [Angelo] De vincenti anche da parte di Frigerio. Aggiunge ringraziamenti a De Vincenti per la relazione sulla lavanderia dell’Ospedale Maggiore.
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7) Pesaro, 10.09.1874: Michetti segnala a Biffi la spedizione di una copia del fascicolo del “Raccoglitore medico” contenente il cenno bibliografico riguardante il lavoro di Biffi [e Verga] sull’inoculabilità della tubercolosi. Riferisce di aver saputo da [Luigi] Frigerio del progetto per la fondazione di un nuovo giornale di freniatria e antropologia a Reggio Emilia, sotto gli auspici di [Carlo] Livi e di [Cesare] Lombroso, esprimendo le proprie perplessità riguardo all’iniziativa, in merito alla quale chiede il parere di Biffi. In ogni caso si augura che Frigerio accetti l’invito a diventarne collaboratore, perché potrebbe giovare alla sua carriera. Invia saluti estesi ad [Andrea] Verga e ad [Antonio Tarchini] Bonfanti.
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8) Pesaro, 22.10.1874: Michetti comunica a Biffi l’invio della relazione sulla trasfusione del sangue che ha presentato al I Congresso dei medici alienisti (Imola 1874), chiedendogli se possibile alcune copie a parte per le quali si rende disponibile a pagare le spese dello stampatore. Gli riferisce di aver spedito a [Luigi] Casati un cenno bibliografico relativo al lavoro sperimentale di Biffi [e Verga] sull’inoculabilità della tubercolosi, perché lo pubblichi sul “Raccoglitore medico” . Invia saluti estesi a Verga e ad [Antonio] Tarchini Bonfanti.
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9) Pesaro, 21.12.1874: Michetti esprime il suo disappunto per i continui rinvii di Biffi a compiere un viaggio a Pesaro, dove lo aspetta sempre, confessando di provare invidia per [Luigi] Frigerio che andando [a Milano] ha la possibilità di incontrarlo. Chiede notizie circa il nuovo giornale di Reggio e gli sviluppi della Società freniatrica italiana. Saluta affettuosamente e manda auguri per il nuovo anno.
Carta intestata: MANICOMIO PROVINCIALE IN PESARO / GABINETTO PARTICOLARE DEL DIRETTORE
10) Pesaro, 22.12.1875: Michetti comunica a Biffi l’invio di un vaglia postale per l’abbonamento all’”Archivio italiano per le malattie nervose” e l’associazione alla “Società freniatrica italiana”. Si scusa per il lungo silenzio e per non aver inviato nulla da pubblicare, ripromettendosi però di farlo. Rinnova a Biffi i sentimenti della sua stima e amicizia, invia auguri per il nuovo anno e saluti estesi ad [Andrea] Verga. Aggiunge che [Luigi] Frigerio gli scriverà direttamente.
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11) [Pesaro], 10.08.1876: Michetti riferisce a Biffi di aver mandato a lui e Verga una copia del suo “Saggio sulla dottrina degli atti mentali”, confessandogli il desiderio di inviarne un esemplare anche ad [Alexandre] Brierre de Boismont, a [Louis-Florentin] Calmeil e agli altri membri onorari della Società freniatrica italiana. Spera in un parere di Biffi e di [Andrea] Verga.
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12) [Pesaro], 07.09.1876: Michetti ringrazia Biffi per le belle parole scritte sull’“Archivio italiano per le malattie nervose” riguardo al suo “Saggio sulla dottrina degli atti mentali” e gli anticipa l’invio di una lettera con alcune precisazione, che spera di vedere pubblicata. Raccomanda [Luigi] Frigerio per il posto di direttore al manicomio di Alessandria. Rinnova a Biffi i sentimenti della sua amicizia, nonostante non condivida totalmente le sue convinzioni scientifiche.
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13) [Pesaro], 30.11.1876: Michetti comunica a Biffi l’invio di una lettera aperta a lui indirizzata dal titolo “Organicismo e mentalità”, da considerare come un’appendice al suo “Saggio sulla dottrina degli atti mentali”, che spera venga pubblicata nel nuovo fascicolo dell’“Archivio italiano per le malattie nervose”, autorizzandolo ad apportare modifiche e tagli e chiedendogli di farne tirare un centinaio di copie in più. Gli riferisce che Frigerio sta preparando i documenti per il concorso [a direttore del manicomio] di Alessandria e gli chiede se ha notizie dell’intenzione di [Giovanni] Tonino di lasciare l’istituto di Macerata. Invia saluti estesi ad [Andrea] Verga, che immagina a Roma.
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14) [Pesaro], 17.12.1876: Michetti chiede a Biffi di aggiungere alla sua lettera aperta dal titolo “Organicismo e mentalità” la data “Pesaro novembre 1876”, scusandosi per il disturbo. Invia auguri per il nuovo anno.
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15) [Pesaro], 22.01.1877: Michetti ringrazia Biffi per la pubblicazione della sua lettera aperta nell’“Archivio per le malattie nervose” e gli chiede di inviargli le copie che ha fatto stampare a parte. Si impegna a pagare le spese di stampa insieme all’abbonamento al giornale e alla quota associativa della Società freniatrica italiana. Chiede a Biffi di ricordarlo ad [Andrea] Verga e a tutti i colleghi incontrati ad Imola, ripromettendosi di fare una gita a Milano. Domanda notizie circa le difficoltà di [Giovanni] Tonino a Macerata, di cui ha letto nel “Raccoglitore medico”. Teme che si inizi ad essere trattati alla stregua di medici condotti.
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16) [Pesaro], 15.03.1877: Mmichetti comunica a Biffi l’invio di un vaglia postale per il pagamento dell’abbonamento all’“Archivio italiano per le malattie nervose”, della quota associativa della Società freniatrica italiana e delle copie della sua lettera “Organicismo e mentalità”, chiedendo scusa per il ritardo anche ai signori Rechiedei. Chiede notizie di [Andrea] Verga, sottolineando la considerazione in cui tiene entrambi.
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17) [Pesaro], 24.08.1877: Michetti informa Biffi di aver deciso di partecipare al II Congresso della Società freniatrica italiana di Aversa, proponendogli di fare il viaggio insieme e suggerendogli una sosta a Pesaro, dove potrebbe essere suo ospite insieme a Verga. Chiede notizie circa la partecipazione di [Clodomiro] Bonfigli e di [Augusto]Tamburini al convegno.
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18) [Pesaro], 07.09.1877: Michetti racconta a Biffi di aver preparato una comunicazione su “Erpetismo e pazzia”, che desidera leggere al Congresso della Società freniatrica italiana di Aversa, mentre [Luigi] Frigerio ha steso una memoria riguardante la diagnosi delle alterazioni cerebrali nell’afasia.
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19) [Pesaro], 10.10.1877: Michetti racconta a Biffi di aver ricevuto una lettera della signora Elisa [Materi Pepe]. Gli confida che i ricordi migliori del congresso di Aversa sono legati ai momenti trascorsi in compagnia di Biffi, ospiti della signora Materi a Napoli. Lo ragguaglia circa la stesura del suo studio su “Erpetismo e pazzia”, che gli farà poi avere. Chiede notizie sul viaggio suo di ritorno e su [Angelo] De Vincenti. Rinnova i sentimenti di affetto che nutre per Biffi e invia saluti, estesi ad [Andrea] Verga.
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20) [Pesaro], 20.10.1877: Michetti comunica a Biffi l’invio del manoscritto che gli ha sollecitato, chiedendogli di fargli poi avere le bozze. Confida di essere preoccupato per “una molestia indefinibile al cuore”, anche perché nella sua famiglia si sono verificati casi di apoplessia. Si dispiace per [Andrea] Verga, al quale augura di riprendersi presto. Rimane in attesa di una visita di [Angelo] De Vincenti, che si augura possa realizzarsi entro breve tempo.
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21) [Pesaro], 19.11.1877: Michetti spiega a Biffi le ragioni del suo silenzio, dipendente dall’attesa delle bozze del suo articolo, che accetta venga pubblicato nel primo fascicolo del 1878 dell’“Archivio italiano per le malattie nervose”. Comunica l’elenco delle riviste scientifiche alle quali è associato: “Annali medico-psicologici”, “Rivista freniatrica sperimentale”, “Ippocratico”, “Archivio [italiano per le malattie nervose]” e l’intenzione di abbonarsi per il 1878 a un periodico della Scuola toscana. Si rende disponibile a recensire qualche pubblicazione francese o italiana per l’”Archivio”, promettendo di impegnarsi perché “riescano brevi e succose (stile Biffi)”. Si augura che il rendiconto del Congresso venga mandato in copia anche alle amministrazioni che hanno inviato una rappresentanza, così come a tutte le Province sedi di manicomi. Racconta di aver ricevuto il trattato di Seidesdorf, che ha apprezzato, sebbene ritenga che “i concetti fondamentali ai quali s’informa non siano sempre giustamente applicati”; si propone quindi di rileggerlo.
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22) [Pesaro], 27.12.1877: Michetti invia a Biffi gli auguri per il nuovo anno. Si rammarica per non aver ancora ricevuto l’ultimo fascicolo dell’“Archivio italiano per le malattie nervose” con gli atti del Congresso della Società freniatrica italiana tenutosi ad Aversa, temendo siano insorte questioni con i redattori e i direttori della “Rivista sperimentale di freniatria”. Riferisce che Formentini gli ha accennato alla probabile nomina di [Antigono] Raggi a Pavia, al posto al quale aspira anche Moreschi. Confida nella nomina di Raggi per i suoi reali meriti.
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23) [Pesaro], 24.01.1878: Michetti promette a Biffi che scriverà un cenno necrologico su [Giuseppe] Girolami. Gli racconta di essere impegnato nella stesura del conto statistico [del manicomio di Pesaro] dal 1° gennaio 1873 a tutto dicembre 1877, concluso il quale si dedicherà a scrivere per l’“Archivio italiano per le malattie nervose”. Gli accenna alla possibilità di scrivere di alcune perizie medico-legali, forse però più adatte alla “Rivista sperimentale di freniatria”. Rimane in attesa di indicazioni da Biffi, precisando che preferirebbe l’“Archivio”. Invia saluti estesi ad [Angelo] De Vincenti e ad [Andrea] Verga.
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24) [Pesaro], 17.02.1878: Michetti si augura che Biffi abbia ricevuto le bozze di stampa. Gli comunica di avere ricevuto da Salinetti le informazioni su [Giuseppe] Girolami, per la stesura del cenno necrologico. Invia un vaglia con la quota associativa per la Società freniatrica italiana e l’abbonamento all’“Archivio italiano per le malattie nervose”. Ringrazia per il diploma. Raccomanda il dottor [Emidio] Puccitta, veterinario a Fossombrone, per un incarico all’Istituto diretto da Corvini, dove forse insegna anche il professor [Pietro] Oreste. Non conosce il candidato di persona, ma gli è stato segnalato da un collega di [Andrea] Verga in Senato, si augura quindi che il suo nome venga sostenuto anche da lui. Dice di aver visto la lettera di Biffi a [Luigi] Frigerio, meravigliandosi che non contenesse un saluto al suo indirizzo.
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25) [Pesaro], 01.03.1878: Michetti comunica a Biffi l’invio del cenno necrologico su [Giuseppe] Girolami, autorizzandolo ad apportare tutte le modifiche che ritiene opportune. Gli chiede di procurargli qualche lavoro, per il quale lo ritiene adatto. Lo informa di aver ricevuto da [Andrea] Verga un lavoro statistico e un questionario da compilare, precisando che ad alcune domande non è in grado di rispondere. Racconta che [Luigi] Frigerio è malato. Invia saluti estesi a Verga e ad [Angelo] De Vincenti.
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26) [Pesaro], 12.03.1879: Michetti comunica a Biffi l’invio della quota d’iscrizione annuale alla Società freniatrica italiana. Si scusa per il lungo silenzio motivato da problemi familiari, che hanno influito anche sulla sua attività di ricerca. Si complimenta con l’amico per il suo lavoro in seno alla commissione incaricata della perizia psichiatrica [di Giovanni Passanante], esprimendo inoltre il proprio apprezzamento per la difesa impostata da [Leopoldo] Tarantini. Ammette di non condividere tutte le posizioni di Biffi, con il quale avverte tuttavia un comune sentire. Spera di rivederlo presto, magari a Milano, dove vorrebbe incontrare anche [Clodomiro] Bonfigli. Passa infine a fare alcune considerazioni su “quel povero pazzarello del Lombroso” e sui suoi libri: “L’uomo delinquente” e “Pensiero e meteore”. Chiede notizie di [Angelo] De Vincenti. Invia saluti.
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27) [Pesaro], 20.05.1879: Michetti informa Biffi del suo prossimo viaggio alla volta di Bologna, Ferrara, Venezia e Milano, dove potrà finalmente rivedere l’amico e visitare il villino di Monza. In tale occasione si ripropone di chiedere a Biffi e a Bonfigli alcuni consigli in merito alla riforma dei servizi del manicomio S. Benedetto e di fare una visita al manicomio di Voghera. Invia saluti estesi ad [Angelo] De Vincenti.
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28) [Pesaro], 16.06.1879: Michetti esprime la propria gratitudine a Biffi, per l’accoglienza riservatagli in occasione del suo recente viaggio a Milano. Chiede notizie di [Angelo] De Vincenti, che attende a Pesaro, e di Ascoli. Informa Biffi del suo impegno per la stesura di una recensione sui lavori di Lombroso. Invia saluti estesi ad Antonio e ad [Andrea] Verga.
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29) [Pesaro], 04.07.1879: Michetti informa Biffi che intende realizzare uno studio “coscienzioso” sul volume di Cesare Lombroso, “L’uomo delinquente”, “senza venir meno ai riguardi di buona creanza e di buona colleganza”. Lo informa che Bonfigli trascorrerà le vacanze a Cattolica con la famiglia e pertanto avrà occasione di incontrarlo spesso. Spera che anche [Angelo] De Vincenti e Biffi possano raggiungerli. Invia saluti estesi a De Vincenti e ad Ascoli.
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30) [Pesaro], 19.09.1879: Michetti informa Biffi sugli articoli che sta scrivendo intorno a due studi di [Clodomiro] Bonfigli [sulla pellagra] e sulla pazzia morale. Gli confida inoltre le difficoltà relative all’esame delle opere di Lombroso. Invia saluti estesi ad [Angelo] De Vincenti e ad Ascoli
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31) [Pesaro], 15.10.1879: Michetti comunica a Biffi l’invio del cenno bibliografico sulle “Lettere polemiche” di [Clodomiro] Bonfigli. Gli riferisce dei problemi di salute sofferti da sua moglie dopo il recente parto, che lo hanno costretto a ritardare la consegna del lavoro. Insiste sulle difficoltà che incontra a scrivere la rassegna delle opere di [Cesare] Lombroso, che ha promesso a Biffi. Gli comunica che, nel corso dell’inverno, intende esaminare anche le posizioni di Bonfigli sul tema della “pazzia morale”. Passa quindi a dichiarare di condividere le dichiarazioni sui medici condotti fatte a Villanova dal ministro [Tommaso] Villa e auspica che anche la legge sui manicomi venga “riprodotta”. Chiede a Biffi di parlarne con [Andrea] Verga, inviando saluti estesi ad [Angelo] De Vincenti e ad Ascoli.
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32) [Pesaro], 27.12.1879: Michetti racconta a Biffi delle sue apprensioni per lo stato di salute della moglie. Gli conferma l’intenzione di scrivere una rivista sugli ultimi tre libri di [Cesare] Lombroso. Promette di fare un viaggio a Milano per rivedere la casa di salute di S. Celso. Invia auguri per il nuovo anno stesi ad [Angelo] De Vincenti.
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33) [Pesaro], 19.09.1880: Michetti saluta Biffi e il chirurgo [Rocco] Gritti, che si augura di incontrare a Reggio. Confida all’amico lo scoramento per gli attacchi ricevuti da alcuni colleghi. Accenna di avere “meno gravi notizie del nostro di [Clodomiro] Bonfigli”.
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34) [Pesaro], 18.10.1880: Michetti informa Biffi intorno alle cure prestate dal direttore e dal Gaudenzi al “povero Galli”, che promette di visitare a sua volta. Ringrazia per l’ultima lettera dell’amico, che gli è stata di grande conforto. Accenna al Congresso di Reggio, “sfruttato per uso e consumo di poche ed ingiustificate ambizioni”, che tuttavia ha contribuito a risollevargli il morale anche per la compagnia di “pochi ma vecchi e fidati amici”. Si duole per lo stato di salute della moglie, confidando le proprie preoccupazioni per il futuro dei figli. Invia saluti estesi ad [Angelo] De Vincenti e ad Ascoli.
Carta intestata: DOTT. ANTONIO MICHETTI / MEDICO DIRETTORE DEL MANICOMIO PROVINCIALE DI PESARO
35) [Pesaro], 21.12.1880: Michetti sfoga con Biffi il dolore per lo stato di salute della moglie, che ha deciso di far ricoverare nel manicomio diretto da [Enrico] Galli. Invia saluti estesi ad [Angelo] De Vincenti e ad Ascoli. Chiede notizie sulla questione relativa ad [Enrico] Morselli.
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36) Pesaro], 11.03.1881: Michetti aggiorna Biffi sullo stato di salute della moglie, che ha fatto ricoverare nel manicomio diretto da [Enrico] Galli. Chiede un parere sui fatti del manicomio di Colorno e sul direttore [Lorenzo] Monti, paventando effetti negativi anche sugli altri istituti di cura e si domanda se non sia il caso che la Società freniatrica italiana prenda una posizione. Invia saluti estesi ad [Angelo] De Vincenti e ad Ascoli.
Carta intestata: DOTT. ANTONIO MICHETTI / MEDICO DIRETTORE DEL MANICOMIO PROVINCIALE DI PESARO
37) Pesaro, 18.07.[1881]: Michetti raccomanda l’amico [Antonio Brancati], che desidera sottoporsi a una visita di Biffi, dopo aver già consultato vari specialisti, tra i quali anche [Francesco] Roncati.
Non ècerto di riuscire a compiere l’auspicato viaggio a Milano nel mese di settembre. Intanto chiede notizie di [Angelo] De Vincenti e di Ascoli. Confessa le difficoltà a scrivere qualcosa per il giornale [“Archivio italiano per le malattie nervose”], sebbene avesse intenzione di dare un seguito al suo “Saggio sulla dottrina degli atti mentali”: spera di riuscire a dare ai suoi appunti una forma compiuta.
38) [Pesaro], 13.08.1881: Michetti ringrazia Biffi per la generosità dimostrata nei confronti di Brancati. Comunica di essere costretto a rinunciare a partecipare al Congresso degli igienisti di Milano, nonostante la promessa fattane a [Rocco] Gritti e ad [Alfonso] Corradi, a causa della morte di uno zio paterno a S. Marino. Lamenta le difficoltà insorte nei rapporti con gli amministratori dell’istituto da lui diretto, che accrescono il suo stato di prostrazione. Invia saluti estesi a [Clodomiro] Bonfigli, [Andrea] Verga e Gritti.
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39) [Pesaro], 09.10.1881: Michetti racconta a Biffi di aver ricevuto da [Luigi] Lolli il permesso di visitare la moglie, ricoverata ad Imola. Gli comunica quindi l’intenzione di proseguire poi il viaggio verso Milano per partecipare all’adunanza indetta da [Andrea] Verga. Si augura di avere per compagno il Galli (?). Invia saluti estesi ad [Angelo] De Vincenti e ad Ascoli.
Carta intestata: DOTT. ANTONIO MICHETTI / MEDICO DIRETTORE DEL MANICOMIO PROVINCIALE DI PESARO
40) [Pesaro], 22.12.1881: Michetti si scusa con Biffi per il lungo silenzio, raccontandogli di aver deciso di interrompere il suo viaggio per Milano dopo aver fatto visita alla moglie nel manicomio di Imola. Confida all’amico il suo strazio e il conforto che gli deriva dall’affetto di Biffi, [Angelo] De Vincenti e Ascoli.
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41) [Pesaro], 22.12.1882: Michetti, amareggiato dal suo infelice destino, invia a Biffi gli auguri per il nuovo anno, estesi ad [Angelo] De Vincenti e agli altri amici comuni.
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42) [Pesaro], 22.12.1883: Michetti invia a Biffi gli auguri per il nuovo anno. Gli racconta dei suoi numerosi impegni, accresciuti dalla partenza di [Luigi] Frigerio per Bergamo. Si trova infatti solo a dover gestire 350 ricoverati, con l’unica prospettiva di un concorso per l’assunzione di un assistente provvisto di uno stipendio di 1200 lire, quando lui aveva chiesto la nomina di un vice-direttore e di un praticante biennale con uno stipendio rispettivo di 2500 e di 1200 lire. Si rammarica per il declino progressivo del suo istituto. Chiede l’indirizzo di Elisa Materi Pepe a Roma. Invia auguri estesi ad [Angelo] De Vincenti, Ascoli e agli altri comuni conoscenti.
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43) [Pesaro], 26.12.1890: Michetti invia a Biffi gli auguri per il nuovo anno, rinnovandogli i sensi della sua amicizia e stima. Si congratula con l’amico per l’onorificenza assegnatagli. Invia saluti estesi ad [Angelo] De Vincenti.
44) [Pesaro], 01.06.1891: Michetti chiede a Biffi una posizione ufficiale della Società freniatrica italiana nella “ignominiosa guerra” avviata contro il collega [Luigi] Lolli, di cui ha avuto notizia da [Giuseppe] Seppilli. Informa l’amico dei suoi problemi di salute e del suo stato di abbattimento.
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45) [Pesaro], 09.06.1891: Michetti, preoccupato per il silenzio di Biffi riguardo la necessità di esprimere solidarietà a [Luigi] Lolli, direttore del manicomio di S. Maria della Scaletta di Imola, gli chiede rassicurazioni sul suo stato di salute.
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46) [Pesaro], 09.08.1891: Michetti assicura a Biffi che firmerà l’indirizzo [in favore di Luigi Lolli], che non ha però ancora ricevuto. Lo informa di aver saputo dal vice-prefetto di Imola che la Congregazione di carità intende insistere contro il Lolli sull’amministrazione dell’ospedale, nonostante l’intervento del prefetto di Bologna, [Giacinto Scelsi]. Comunica all’amico l’intenzione di partecipare al congresso di settembre a Milano, in occasione del quale desidera salutare Biffi e [Andrea] Verga. Chiede a Biffi di riferire ad [Angelo] De Vincenti di spedirgli la tessera.
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47) [Pesaro], 23.10.1892: Michetti rinnova a Biffi i sentimenti del suo affetto e della sua amicizia lieto di sapere da una lettere di Elisa Materi Pepe che insieme, lei e Biffi, hanno ricordato Michetti durante le loro vacanze.
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48) [Pesaro], 12.12.1892: Michetti ringrazia Biffi per la sua ultimalettera, anticipatagli da Elisa Materi Pepe e si compiace per le attestazioni d’affetto dell’amico. Non si mostra sorpreso per la nomina del nuovo direttore del manicomio di [S. Maria della Pietà] di Roma, [Clodomiro Bonfigli]. Immaginava infatti l’esito del concorso dopo aver letto i nomi dei candidati e quelli dei membri della commissione. Ringrazia per le notizie su [Andrea] Verga.
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49) Pesaro, 19.01.1893: Michetti ringrazia Biffi per la sua amicizia e gli riferisce il desiderio di incontrarlo a settembre. Si lamenta per il declino della sua salute di cui ha scritto anche alla signora Elisa [Materi Pepe]. Invia saluti estesi a [Clodomiro] Bonfigli, compiacendosi per la sua nomina a direttore del manicomio [di S. Maria della Pietà].
50) [Pesaro], 01.06.1894: Michetti ringrazia Biffi per la lettera che gli ha scritto e che ha contribuito a risollevargli l’animo. Si rammarica per non aver incontrato né Biffi né Elisa Materi Pepe al Congresso medico internazionale di Roma. Spera di poter fare il viaggio a Milano, ringraziando l’amico per l’invito. Gli augura nel frattempo un buon soggiorno a Roma in compagnia della signora Elisa.
Carta intestata: MANICOMIO PROVINCIALE IN PESARO / Gabinetto del Direttore
51) Repubblica di S. Marino, 03.10.1894: Michetti ringrazia Biffi per la lettera che gli ha scritto e che gli è stata recapitata a S. Marino, dove si trova con parte della famiglia per l’inaugurazione del nuovo palazzo governativo. Approva la decisione di Biffi di ritirarsi dall’attività professionale e gli assicura che conserverà di lui un ricordo permanente.
52) [Pesaro], 27.10.1894: Michetti ragguaglia Biffi sui suoi problemi economici e familiari. Gli riferisce il desiderio di scrivere anche ad Elisa Materi Pepe, chiedendo l’indirizzo all’amico.
Carta intestata: MANICOMIO PROVINCIALE IN PESARO / Gabinetto del Direttore
53) [Pesaro], 10.11.1894: Michetti preoccupato per il silenzio di Biffi, sollecita una lettera e rassicurazioni dall’amico. Chiede l’indirizzo di Elisa [Materi Pepe] alla quale desidera mandare gli auguri per il suo onomastico. Lo informa del miglioramento dello stato di salute della moglie, che si augura possa guarire completamente.
54) S. Marino, 09.04.1895: Michetti informa Biffi della morte del figlio Checco, deceduto pochi mesi dopo la scomparsa della moglie Bianca. Esprime il proprio dolore, cercando conforto nell’amico.
55) [Pesaro], 28.09.1895: Michetti si scusa con Biffi per il lungo silenzio, motivato da profondo scoramento. Lo informa dell’invio di una perizia medico-legale che ha eseguito per il tribunale di Pesaro e che ha poi fatto stampare. Aspetta notizie dall’amico, non avendone da tempo ricevute nemmeno da Elisa [Materi Pepe], della quale chiede a Biffi l’indirizzo inNapoli.
Carta intestata: DOTT. ANTONIO MICHETTI / MEDICO DIRETTORE DEL MANICOMIO PROVINCIALE DI PESARO
56) [Pesaro], 28.12.1895: Michetti si rammarica per aver saputo in ritardo della morte di Elisa Materi Pepe, che non credeva malata. Invia a Biffi auguri per il nuovo anno, chiedendogli di fargli avere presto sue notizie.
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57) [Pesaro], 17.02.1896: Michetti, dispiaciuto per il lungo silenzio di Biffi dopo la morte di Elisa Materi Pepe e di [Andrea] Verga, sollecita una lettera dall’amico.
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58) [Pesaro], 17.04.1896: Michetti si rammarica per non aver partecipato all’ultima riunione [della Società freniatrica italiana?], vinto dalla pigrizia. Riferisce che Lolli ha chiesto sostegno nella lotta che gli viene mossa e che lo ha ormai annientato. Invita Biffi a scrivergli per dargli conforto. Dal canto suo spera di poter resistere ancora un paio d’anni per garantire “una povera pensione” ai suoi figli.
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59) [Pesaro], 29.12.1897: Michetti invia a Biffi gli auguri per il nuovo anno. Rinnova i sentimenti del suo affetto all’amico, di cui posso essergli testimoni i colleghi [Luigi] Frigerio e [Giovanni] Algeri.
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60) [Pesaro], 22.12.1898: Michetti invia a Biffi gli auguri per il nuovo anno, ricordando la loro lunga amicizia.
Carta intestata: DOTT. ANTONIO MICHETTI / MEDICO DIRETTORE DEL MANICOMIO PROVINCIALE DI PESARO