Kurt Koffka

Berlino, 18 Marzo 1886 – Northampton (Massachussets) , 22 Novembre 1941
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Biografia

Interessato fin da bambino alla filosofia e alla scienza, Koffka studiò all'Università di Berlino con il filosofo Alois Riehl. Dopo un periodo passato all'Università di Edimburgo (1904-1905), al suo ritorno a Berlino decise di cambiare indirizzo di studi, dedicandosi alla psicologia.
Completò il suo dottorato a Berlino, sotto la guida di Carl Stumpf, con un lavoro sulla percezione del ritmo musicale e visivo.
Nel 1909 passò all'Università di Friburgo, come assistente del fisiologo Johannes von Kries. Poco dopo divenne assistente di Oswald Külpe e Karl Marbe all'Università di Würzburg. Nel 1910 si trasferì all'Università di Francoforte, divenendo assistente di Friedrich Schumann all'Istituto di Psicologia, insieme a Wolfgang Köhler. Presso tale Istituto Max Wertheimer avviò poco più tardi le sue ricerche sul movimento apparente stroboscopico, alle quali collaborarono gli stessi Köhler e Koffka. Ben presto i tre stabilirono le basi teoriche e sperimentali della psicologia della Gestalt.
Koffka passò quindi, nel 1911, all'Università di Giessen, dove continuò le sue ricerche sulla percezione visiva e intraprese studi sulla memoria e il pensiero.
Nel 1918 fu promosso a professore ordinario di psicologia sperimentale e nel 1921 divenne direttore dell'Istituto di psicologia. Condusse con gli allievi varie ricerche e ne pubblicò i risultati in diversi lavori, anche sulla rivista ufficiale della scuola della Gestalt, Psychologische Forschung, fondata dallo stesso Koffka insieme a Wertheimer e a Köhler nel 1921.
Sempre al 1921 risale il lavoro principale di Koffka dedicato alla psicologia dello sviluppo, divenuto famoso con il titolo della traduzione inglese The growth of the mind (1924). Per diffondere le sue teorie Koffka fu invitato a tenere una serie di lezioni negli Stati Uniti e nel 1922 pubblicò sulla rivista Psychological Bulletin il suo primo articolo in lingua inglese sulle teorie gestaltiste della percezione.
Tra il 1924 e il 1925 fu visiting professor all'Università di Cornell, poi, dal 1926 al 1927, all'Università del Wisconsin. Nel 1927 accettò un incarico allo Smith College di Northampton, dove poté continuare le sue ricerche sulla percezione visiva e rimase come professore fino alla morte.
A Koffka si deve l'opera più estesa e sistematica della psicologia della Gestalt, Principles of Gestalt psychology (1935).

Mauro Antonelli e Verena Zudini
​21/05/2010

Bibliografia

Ash, M. G. (1982). The emergence of Gestalt theory: Experimental psychology in Germany, 1890-1920. Diss. University Microfilms International: Ann Arbor.
Ash, M. G. (1995). Gestalt psychology in German culture, 1890-1967. Cambridge Cambridge University Press.
Boring, E. G. (1942). Sensation and perception in the history of experimental psychology. New York: Appleton-Century-Crofts.
Boring, E. G. (19502). A history of experimental psychology. New York: Appleton-Century-Crofts.
Ellis, W. D. (1938). A source book of Gestalt psychology. London: Routledge & Kegan.
Gibson, J. J. (1981). The legacies of Koffka's Principles. Journal of the History of the Behavioral Sciences7, 3-9.
Harrower, M. (1983). Kurt Koffka. An unwitting self-portrait. Gainesville, Florida: University Presses of Florida.
Kanizsa, G., & Caramelli, N. (a cura di) (1988). L'eredità della psicologia della Gestalt. Bologna: Il Mulino.
Kanizsa, G., & Legrenzi, P. (a cura di) (1978). Psicologia della Gestalt e psicologia cognitivista. Bologna: Il Mulino.
Mecacci, L. (1980). Koffka e la psicologia sovietica. Storia e critica della psicologia1, 95-98.
Smith, B. (a cura di) (1988). Foundations of Gestalt Theory. München-Wien: Philosophia Verlag.
http://www.gestalttheory.net/it/
http://www.ship.edu/~cgboeree/gestalt.html
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