Ernesto de Martino

Napoli, 1 Dicembre 1908 – Roma, 9 Maggio 1965
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Biografia

Si laurea all'Università di Napoli nel dicembre 1932, sotto la direzione di Adolfo Omodeo, con una tesi di storia delle religioni. L’anno successivo si iscrive alla Scuola di studi storico-religiosi dell’Università di Roma, allora diretta da Raffaele Pettazzoni e nello stesso periodo entra in rapporto con Vittorio Macchioro, di cui nel 1935 sposa la primogenita Anna.
Iscritto al Partito nazionale fascista dal 1930, viene inizialmente sedotto dalla prospettiva di una “religione civile”, passando poi a un approccio storicistico alla religione. In questi anni si collocano le sue prime pubblicazioni, a partire dalle quali maturerà un progressivo e duraturo interesse per la metapsichica, il magismo e i fenomeni sciamanici, sostenuto da un precoce approfondimento della letteratura psicologica e psichiatrica, con particolare riferimento a Pierre Janet.
Trasferitosi a Bari, viene in contatto con l’élite intellettuale liberale, entrando nel “Circolo di Villa Laterza”. Qui avviene, nel 1937, l’incontro con Benedetto Croce. Nell’ottica di un allargamento del magistero crociano si colloca il suo primo libro, Naturalismo e storicismo nell’etnologia (1941).
Sebbene si mantenga apparentemente fedele al regime, nell’ambiente barese va maturando forti sentimenti antifascisti. In Romagna, dove ripara con la moglie e le figlie, prende parte alla Resistenza, contribuendo alla fondazione del Partito italiano del lavoro. Dopo la guerra prosegue la sua attività politica, prima militando in Puglia nelle file dei socialisti e iscrivendosi poi al Pci, nel quale però faticherà a trovare adeguati spazi di discussione. Tuttavia, non rinuncerà mai al proposito di una fusione tra impegno politico e di ricerca.
Dal 1948 collabora con l’editore Einaudi per curare insieme a Cesare Pavese la “Collana viola”, che propone al pubblico numerosi testi di psicologia e antropologia. La prima uscita è Il mondo magico, opera con la quale de Martino matura un distacco da Croce, proponendo una rivalutazione del magismo “primitivo”, fatto oggetto di analisi storica, contro l’etnocentrismo del filosofo. A partire da questo momento tutte le sue energie riflessive saranno assorbite da questo indirizzo di indagine, che ponendo al centro il mondo magico affronta il tema della “angoscia della storia” e delle forme storicamente determinate assunte per elaborarla. Il cuore della sua ricerca è la nuova nozione di “crisi della presenza”: nei frangenti critici dell’esistenza, l’individuo può percepire la propria presenza come fragile e trovarsi in una condizione di smarrimento, derealizzazione e depersonalizzazione.
Entrato in rapporto con il mondo contadino del Sud, dagli anni Cinquanta avvia una serie di spedizioni etnografiche per raccogliere materiali utili ad approfondire la cultura magico-religiosa di quelle regioni. Il pianto funebre lucano (Morte e pianto rituale nel mondo antico, 1958), la fascinazione e la jettatura (Sud e magia, 1959), il tarantismo salentino (La terra del rimorso, 1961) sono fatti oggetto di uno studio scientifico, che restituisce al mondo culturale subalterno meridionale la sua storia e la sua realtà, a lungo marginalizzata. Novità caratteristica di queste spedizioni è la presenza di un’équipe multidisciplinare, operante sul campo per mezzo di interviste, inchieste e una metodologia di osservazione partecipante. Alle diverse spedizioni prendono parte, tra gli altri, Giovanni Jervis, Emilio Servadio e Letizia Comba, studiosi con cui de Martino ha duraturi rapporti di collaborazione; successivamente avvierà uno scambio anche con Bruno Callieri.
Ottenuta la libera docenza in etnologia nel 1952 e in storia delle religioni nel 1956, avvia dei corsi liberi presso l’Università “La Sapienza” di Roma; nel 1959 ottiene la cattedra di storia delle religioni a Cagliari. Con la chiusura della fase meridionalista, e una notorietà all’estero che va crescendo, inizia a condurre la sua analisi sul tema delle apocalissi culturali e psicopatologiche. Va dunque raccogliendo una grande mole di materiali, schede di lettura, appunti sul tema, confrontandosi in modo critico con l’esistenzialismo (in particolare quello negativo di Heidegger), l’antropoanalisi di Binswanger, il marxismo, la psicoanalisi e i vari irrazionalismi. In questa fase formula la nozione di “ethos trascendentale del trascendimento”, principio positivo del “dover essere” nel mondo. Sebbene eterogenei e frammentari, questi materiali troveranno sistemazione postuma nel volume La fine del mondo (1977), curato da Clara Gallini.
L’ultima fase della sua ricerca, per quanto incompiuta, testimonia l’estrema originalità di de Martino, che seppe confrontarsi criticamente con la letteratura psicoanalitica e psichiatrica, andando nella direzione di un ripensamento antropologico globale, che tenesse ferma la distinzione tra sanità e malattia psichica.

Andreas Iacarella
24/09/2021

Bibliografia

Alliegro, E.V. (2021). Le dimenticate carte di Ernesto de Martino. Etnografia delle fonti documentarie. Bari: Progedit.
Altamura, R. (1993). La difficile coerenza, in De Martino 1993, 7-44.
Bermani, C. (1996). Le date di una vita. Il de Martino, 5/6, 7-31.
Charuty, G. (2010). Ernesto de Martino. Le precedenti vite di un antropologo. Milano: Franco Angeli.
Di Donato, R. (2013). De Martino, Ernesto. Il contributo italiano alla storia del pensiero. Storia e politica. Roma: Istituto della Enciclopedia Italiana.
Gallini, C., Massenzio, M. (a cura di) (1997). Ernesto de Martino nella cultura europea. Napoli: Liguori.
Gallini, C. (a cura di) (2005). Ernesto de Martino e la formazione del suo pensiero. Note di metodo. Liguori: Napoli.
Signorelli, A. (2015). Ernesto de Martino. Teoria antropologica e metodologia della ricerca. Roma: L’Asino d’oro edizioni.

Opere

(1941). Naturalismo e storicismo nell'etnologia. Bari: Laterza.
(1948). Il mondo magico. Prolegomeni a una storia del magismo. Torino: Einaudi. [Ed. inglese: (1988) Primitive magic: the psychic powers of shamans and sorcerers. Bridport: Prism Press; ed. francese: (19992) Le monde magique. Paris: Sanofi-Synthélabo; ed. spagnola: (2004) El mundo magico. Buenos Aires: Libros de la Araucaria].
(1958). Morte e pianto rituale nel mondo antico. Dal lamento pagano al pianto di Maria. Torino: Einaudi.
(1959). Sud e magia. Milano: Feltrinelli. [Ed. tedesca: (1982) Katholizismus, Magie, Aufklarung. Munchen: Trikont-Dianus-Buchverlag; ed. francese: (19992) Italie du Sud et magie. Paris: Sanofi-Synthélabo; ed. inglese: (2015) Magic. A theory from the South. Chicago : Hau Books].
(1961). La terra del rimorso. Contributo a una storia religiosa del Sud. Milano: Il Saggiatore. [Ed. polacca: (1971) Ziemia zgryzoty. Przyczynek do historii zycia religijnego południowych Włoch. Warszawa: Książka i Wiedza; ed. francese: (19992) La terre du remords. Paris: Sanofi-Synthélabo; ed. spagnola: (1999) La terra del rimordimiento, a cura di R. Otegui Pascal. Barcelona: Bellaterra; ed. inglese: (2005) The land of remorse. A study of southern Italian tarantism. London: Free Association Book].
(1962a). Magia e civiltà. Milano: Garzanti. [Ed. spagnola: (1965) Magia y civilizacion. Buenos Aires: El Ateneo].
(1962b). Furore Simbolo Valore. Milano: Il Saggiatore.
(1977). La fine del mondo. Contributo all’analisi delle apocalissi culturali, a cura di C. Gallini. Torino: Einaudi. [Poi (2019) La fine del mondo. Contributo all’analisi delle apocalissi culturali, a cura di G. Charuty, D. Fabre, M. Massenzio. Torino: Einaudi. Ed. francese: (2016) La fin du monde. Essai sur les apocalypses culturelles, a cura di G. Charuty, D. Fabre, M. Massenzio. Paris: Ehess].
(1991) (con C. Pavese). La collana viola. Lettere 1945-1950, a cura di P. Angelini. Torino: Bollati Boringhieri.
(1993). Scritti minori su religione marxismo e psicoanalisi, a cura di R. Altamura e P. Ferretti. Roma: Nuove Edizioni Romane.
(1993) (con P. Secchia). Compagni e amici. Lettere di Ernesto de Martino e Pietro Secchia, a cura di R. Di Donato. Firenze: La nuova Italia.
(1995a). Storia e metastoria. I fondamenti di una teoria del sacro, a cura di M. Massenzio. Lecce: Argo.
(1995b). Note di campo. Spedizione in Lucania, 30 settembre-31 ottobre 1952, a cura di C. Gallini. Lecce: Argo.
(1996a) (con R. Boccassino). Una vicinanza discreta: lettere, a cura di F. Pompeo. Roma: Oleandro.
(1996b). L’opera a cui lavoro. Apparato critico e documentario alla “Spedizione etnologica” in Lucania, a cura di C. Gallini. Lecce: Argo.
(2002). Panorami e spedizioni. Le trasmissioni radiofoniche del 1953-54, a cura di L. M. Lombardi Satriani e L. Bindi. Torino: Bollati Boringhieri.
(2005). Scritti filosofici, a cura di R. Pastina. Bologna: Il mulino.
(2007). Dal laboratorio del «Mondo magico». Carteggi 1940-1943, a cura di P. Angelini. Lecce: Argo.
(2008). Ricerca sui guaritori e la loro clientela, a cura di A. Talamonti. Lecce: Argo.
(2011). Etnografia del tarantismo pugliese. I materiali della spedizione nel Salento del 1959, a cura di A. Signorelli e V. Panza. Lecce: Argo.

Fonti archivistiche

Associazione internazionale Ernesto de Martino, Roma, Archivio Ernesto de Martino.
Fototeca storica nazionale Ando Gilardi, Milano, Archivio.
Istituto della Enciclopedia italiana, Roma, Archivio Ernesto de Martino.
 

Fonte iconografica

Charuty, G. (2010). Ernesto de Martino. Le precedenti vite di un antropologo. Milano: FrancoAngeli.
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