Antonio Marro

Limone Piemonte (Cuneo), 31 Dicembre 1840 – Torino, 5 Giugno 1913
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Biografia

Di origini modeste (era figlio di un fornaio) conseguì nel 1863, tra gravi ristrettezze economiche, la laurea in medicina e chirurgia all’Università di Torino, dando subito alle stampe la tesi dal titolo Del nuoto in rapporto coll’educazione fisica. Dopo aver lavorato per due anni come medico nella Marina militare accettò la condotta nel suo paese di origine, Limone Piemonte, dove rimase per 17 anni, pubblicando nel 1880, alla fine di quell’esperienza, una Guida all’arte della vita.
Dopo la morte precoce della prima moglie Maddalena Viale, nel 1882 si trasferì con i quattro figli a Torino, trovando impiego come medico nel Carcere giudiziario. Iniziò inoltre a collaborare con Cesare Lombroso, che lo chiamò come assistente al Gabinetto di medicina legale dell’ateneo torinese, e poté frequentare il Laboratorio chimico d’igiene municipale.
In quegli anni diede alle stampe numerose memorie, molte in collaborazione con Lombroso, come I germi della pazzia morale nei fanciulli (1883) e Ambidestrismo nei pazzi e nei criminali (1883), altri da solo, tra cui gli Studi psicometrici sui mattoidi e pazzi morali (1885) e Sull’influenza dell’età dei genitori sui caratteri psicofisici dei figli (1887), lavoro originale che aprì un nuovo campo di studio all’antropologia e alla sociologia. Pubblicò inoltre la monografia I carcerati (1885), uno studio di fine psicologia dei reclusi.
Nel 1885 fu nominato medico capo-divisione nel Manicomio di Torino e l’anno
successivo conseguì la libera docenza in psichiatria. Sempre nel 1886, vinse il Concorso internazionale di antropologia criminale, indetto a Roma dalla Rivista delle discipline carcerarie, con il volume I Caratteri dei delinquenti, un’indagine approfondita di carattere antropometrico, biologico, psicologico e sociale, che, tradotta poi in francese, divenne un punto di riferimento fondamentale per la classificazione dei delinquenti.
Nel 1888 fondò gli Annali di freniatria e scienze affini, rivista del Manicomio di Torino, che diresse fino al 1913 e su cui pubblicò gran parte dei suoi lavori successivi. Promosso nel 1890 medico primario del Manicomio, ne assunse in seguito la direzione, estendendo le sue funzioni di direttore sanitario anche alla succursale di Collegno e conservando tali incarichi fino alla morte. Nei primi anni si avvalse anche di un lungo permesso per visitare i principali manicomi d’Europa e perfezionarsi nella chimica biologica in vari laboratori della Germania.
Membro della Regia Accademia di medicina di Torino dal 1889, all’interno del manicomio diede impulso allo studio del ricambio materiale nelle malattie mentali, facendone conoscere l’utilità per la diagnosi, la prognosi, la terapia e la dietetica. Proseguì poi nella pubblicazione di lavori di carattere generale e nosologico quali Degenerazione od encefalopatia? Contributo allo studio dei deliri sistematizzati (1889), La pazzia nelle donne (1891) e La pazzia gemellare (1894). Nel 1897 diede alle stampe La pubertà studiata nell’uomo e nella donna, in rapporto all’antropologia alla psichiatria, alla pedagogia ed alla sociologia, opera volta a combattere la degenerazione e l’eredità morbosa nei giovani. Nel 1900 uscì una seconda edizione del libro, in cui venivano più ampiamente sviluppate la parte antropologica e la parte profilattica, e nel 1901, sotto la direzione dello psichiatra Auguste Marie e con una prefazione di Valentin Magnan, comparve la traduzione francese.
Nel 1900 Marro fondò, e diresse fino al 1910, l’Istituto medico pedagogico pei fanciulli deficienti di Torino e dal 1907 fu presidente della Società di patrocinio pei poveri dimessi dal manicomio.
Come psichiatra manicomiale ebbe un grande ascendente sugli alienati, tanto che nel 1912, durante una grave rivolta dei criminali a Collegno, affrontò e disarmò da solo un pericoloso “pazzo morale” armato di un lungo pugnale.
Nel 1904 La psichiatria nell’educazione pubblica, comunicazione da lui presentata al Congresso freniatrico di Genova e poi pubblicata, confermò le sue doti di divulgatore scientifico.
Psichiatra, criminologo, sociologo ed educatore, continuò a dare alle stampe contributi sull’età pubere, tra cui il trattato Evolution psychologique humaine à l’époque pubère (1910) e Impulso automatico al parricidio nell’epoca puber (1911), oltre a una conferenza su La scuola e la lotta antialcoolistica (1912).
Negli ultimi anni lavorò ad una nuova opera, I fattori cerebrali dell’omicidio e la profilassi educativa, pubblicata postuma nel 1916 dal figlio Giovanni, anch’egli psichiatra.

Giancarlo Albertini e Patrizia Messeri (CISO Piemonte)
15/05/2020
 

Bibliografia

AA.VV. (1960). Istituto Antonio Marro per fanciulli anormali psichici (Moncalieri). Un venticinquennio e una inaugurazione. Torino: Tip. M. Baudano.
Fumagalli, S. (1941). Un pioniere del lavoro manuale nella scuola: Antonio Marro. Torino: [s.n.].
Marro, G. (1913). Antonio Marro. Torino: [s.n.].
Vidari, G. (1924). Antonio Marro: psicologo e pedagogista. Milano: Società editrice Dante Alighieri.
Riberi, M. (2001). Antonio Marro: un passato che è presente. Cuneo: ICAP.

Opere

(1880). Guida all’arte della vita. Torino: Roux e Favale.
(1882). L’igiene rurale. Milano: Sonzogno.
(1885). I carcerati: studio psicologico dal vero. Torino: Roux e Favale.
(1887). Ricerche analitiche sulle orine di persone lipemaniache. Torino: UTET.
(1887). I caratteri dei delinquenti: studio antropologico-sociologico. Torino: F.lli Bocca.
(1889). Lavoro mentale e ricambio materiale. Ricerche sperimentali. Torino: Spandre e Lazzari.
(1891). Psicosi tossica prodotta da cosmetico a base di mercuriale: comunicazione alla R. Accademia di Medicina di Torino. Torino: Tipografia Spandre e Lazzari.
(1892). Il processo Romboli: contribuzione allo studio della pazzia transitoria da avvelenamento alcoolico. Torino: Spandre e Lazzari.
(1893). Della pazzia gemellare: Note ed osservazioni originali. Torino: Spandre e Lazzari.
(1897). La pubertà studiata nell’uomo e nella donna in rapporto all’antropologia, alla psichiatria, alla pedagogia, ed alla sociologia. Torino: F.lli Bocca.
(1897). Una visita ad alcuni stabilimenti di cura naturale in Svizzera e Germania. Torino: Tip. Camilla e Bertolero.
(1900). La prima igiene sessuale. Torino: Fratelli Pozzo.
(1905). La psichiatria nell’educazione pubblica: comunicazione al Congresso freniatrico in Genova nell’ottobre 1904. Torino: Rosenberg & Sellier.
(1916). I fattori cerebrali dell’omicidio e la profilassi educativa: la disbiosi, terzo fattore, memoria postuma pubblicata da Giovanni Marro con cenni biografici sull’autore. Torino: Tip. Cooperativa.

Fonte iconografica

Sito “Limonte Piemonte family and friends”: 
http://www.comunelimonepiemonte.it/informazioni.php?id=260
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