Saverio Luccarelli

Taranto, 10 Giugno 1912 – Milano, 9 Luglio 1990
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Biografia

Figlio di Vincenzo e Irene Lazzazzera, nacque a Taranto il 10 giugno 1912.
Si iscrisse alla facoltà di medicina dell’Università degli studi di Milano, dove iniziò a frequentare i laboratori di istologia e fisiologia e in seguito i reparti di medicina e Clinica del lavoro. Dopo aver conseguito la laurea a pieni voti nel 1937, nell’agosto 1939 venne assunto in qualità di assistente incaricato interno nel reparto di chirurgia dell’Ospedale di Dolo (Venezia).
Nel luglio 1941 prestò la sua opera come assistente incaricato nell’Istituto neurologico di Milano, dove rimase fino all’ottobre 1942, quando venne chiamato alle armi. Nello stesso anno si imbarcò da Mestre per la Grecia; fu prima a Rodi, poi a Samos. Il 22 novembre 1943 fuggì con il reggimento in Turchia, per evitare la cattura da parte dei tedeschi, che avevano occupato l’isola. Internato in Turchia dagli alleati e da qui inviato in Palestina, attraverso Siria e Libano, rientrò in Italia da Suez, giungendo a Taranto il 6 maggio 1944. Dal 20 giugno 1944 prestò servizio all’Ospedale militare di Bari e successivamente, il 19 ottobre 1945, venne trasferito all’Ospedale militare di Milano. Qui rimase fino al congedo, avvenuto il 5 marzo 1946.
A Milano riuscì a portare a termine il suo percorso di studi, interrotto a causa della guerra, specializzandosi nel 1947 in neurologia e psichiatria presso l’Università di Pavia.  
Dal 15 giugno 1946 fu quindi assunto all’Ospedale Maggiore di Milano, in qualità di medico assistente effettivo presso il reparto "Neurodeliri" di Niguarda, dove già prestava servizio come medico volontario. Successivamente, dal 1951 al 1954, fu aiuto neurologo presso la Guardia psichiatrica dello stesso nosocomio. 
Ottenuta nel settembre 1951 l’idoneità al posto di primario all’Ospedale neuropsichiatrico di Voghera, nel 1954, in seguito a pubblico concorso, fu nominato aiuto neuropsichiatra di ruolo presso l’Ospedale Maggiore di Milano, durante il primariato di Virginio Porta, che ne sostenne la candidatura.
Il 4 ottobre 1966 prese servizio presso l'Ospedale San Carlo Borromeo del capoluogo lombardo, in qualità di primario di ruolo del Servizio di accettazione psichiatrica, con l’incarico di organizzare e svolgere il servizio di consulenza psicopatologica presso i reparti di degenza già in funzione al San Carlo (inaugurato ufficialmente il 14 ottobre 1967) in concomitanza con analogo servizio svolto presso l’Ospedale Città di Sesto San Giovanni (inaugurato il 22 aprile 1961), formulando le diagnosi e decidendo sulla destinazione dei malati di sua competenza.
Fu poi nominato primario della Divisione psichiatrica “Origgi” di Niguarda, entrando in carica il 23 marzo 1967 e mantenendo l’incarico fino al pensionamento, avvenuto nel 1978.
Negli anni del suo servizio come primario di psichiatria seppe organizzare e sviluppare un servizio di neurologia e di neuroradiologia molto apprezzato, rendendo così di quotidiana applicazione le tecniche più aggiornate di pneumoencefalografia, angiografia cerebrale e mielografia. Riuscì quindi a realizzare una raccolta di informazioni veramente imponente, anche grazie al numero rilevante di pazienti che ebbe modo di assistere.
Durante la sua attività presso l’Ospedale di Niguarda organizzò e diresse la prima giornata di studio dell’Ospedale Maggiore di Milano sul tema degli psicofarmaci, curando poi le relazioni pubblicate nel primo fascicolo della rivista L’Ospedale Maggiore (novembre 1971).
La sua produzione scientifica si orientò in particolare verso temi di neurologia, psicopatologia e psichiatria clinica. Prese parte a numerosissimi convegni e congressi nazionali e internazionali in qualità di oratore.
Si occupò anche di didattica, tenendo alcune lezioni per il corso nazionale biennale di psicopatologia indetto dall’OARI (Opera per l'assistenza religiosa agli infermi) per religiosi. Prestò inoltre la sua consulenza scientifica per la compilazione di numerose tesi di specialità di neurologia e psichiatria.
Sposatosi con Mirella Baratelli, ebbe due figli: Giovanni e Marco Maria, entrambi chirurghi.

Paola Bianchi
11/12/2016

Opere

(1947, con V. Provasoli). La sintomatologia nuropsichiatrica nell’avvelenamento acuto da piombo tetraetile. L’Ospedale Maggiore, 12.
(1948). Un caso di aprassia costruttiva. Rivista di neurologia, 18, 1948 (Relazione svolta alla Società italiana di neurologia il 9 dicembre 1947).
(1948). Considerazioni sulla fisiopatologia del sistema extrapiramidale alla luce dei risultati ottenuti con la terapia chirurgica recente delle forme discinetiche. L’Ospedale Maggiore, maggio-giugno, 
(1951, con C. Serra). Una anno di terapia dinitrilica. Gazzetta medica italiana, 90, 11.
(1952, con C. Serra). Elettrostimolazione cerebrale con impulsi di corrente unidirezionale (elettronarcosi umana con corrente a greca). Effetti terapeutici. Note e riviste di psichiatria, 78, 2.
(1954, con A. Nunziante Cesaro). Osservazioni arteriografiche cerebrali nel solfocarbonismo cronico. Follia medica, 4.
(1956, con C. Serra). Modificazioni della protidemia in un gruppo di malati neuropsichici. Acta neurologica, 11, 5.
(1957). Indicazioni neurologiche e risultati degli interventi sul simpatico cervicale nelle vascolopatie cerebrali. L’Ospedale Maggiore, 45, 3.
(1960, con U. De Ferrari). Studio clinico-radiologico di un caso di origine anomala dell’arteria vertebrale sinistra. La radiologia medica, 10, 963.
(1961, con C. Cattaneo e G. Mori). Studio anoatomo-clinico di un caso di neuroepitelioma del nervo mediano. L’Ospedale Maggiore, 49, 3.
(1961, con U. De Ferrari). Osservazioni clinico-radiologiche su cinque casi di penumocefalo traumatico. L’Ospedale Maggiore, 49, 4.
(1962-1963). Aspetti psicosomatici dell’intervento di appendicectomia (Studio casistico su 40 casi mediante il test di Rorschach). Nevrasse, XII-XIII.
(1963). Contributo alla terapia “metabolica” nelle vascolopatie cerebrali acute. Quaderni di terapia sperimentale, supplemento X a Biochimica e biologia sperimentale.
(1964, con U. De Ferrari). Osservazioni sulla attività neuroradiologica in traumatologia cranica presso un reparto di chirurgia d’urgenza di un Ospedale generale. L’Ospedale Maggiore,10, 939.
(1964). Il neurologo di fronte al traumatizzato cranico acuto: indicazione degli esami radiologici con e senza mezzi di contrasto. Rassegna clinica scientifica, 40, 11.
(1964, con M. Giovannucci). La chemioterapia dell’ansia. Esperienze cliniche con il merildiazepinone. Gazzetta medica lombarda, 11, 45.
(1964, con G. Amico e M. Minazzi). La mieloscintigrafia nello studio delle alterazioni della pervietà del canale rachideo. Giornale di psichiatria e di neurologia, 4.
(1964, con L. Bussi, A. Belluschi e B. Severgnini). Favorevoli risultati ottenuti con la kinesiterpia per la rieducazione respiratoria in pazienti enfisematosi. La Clinica terapeutica.
(1965, con A. Belluschi, A. Carattoni e G. Amico). La reografia cerebrale. Relazioni clinico-scientifiche, XVII.
(1967). Le nevrosi. Ed. OARI, (Lezione tenuta al corso medico psicologico OARI).
(1968). Le personalità psicopatiche. Ed. OARI (Lezione tenuta al corso medico psicologico OARI).
(1968, con G. Calderini G. e M. Vittadini). L’alcolismo nella attività di un reparto psichiatrico di un ospedale generale. XIV Seminario internazionale sulla prevenzione e il trattamento dell’alcolismo, Milano, 10-15 giugno 1968.
(1968, con F. Zarattini). Osservazioni clinico terapeutiche sulla desipramina in reparto psichiatrico aperto. Il lavoro neuropsichiatrico, XLV(I-II).

Fonti archivistiche

Curriculum vitae del dott. Saverio Luccarelli, dattiloscritto inedito conservato a Milano dalla famiglia.
Archivio storico dell’Ospedale Maggiore di Milano, Personale, Fascicoli dei dipendenti, Luccarelli Saverio.

Fonte iconografica

U.S. National Library of Medicine, Digital Collections, Saverio Luccarelli.
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