L’archivio di Marco Treves

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L'archivio di Marco Treves è conservato presso l'Archivio storico dell'Università di Torino, a cui è stato donato dagli eredi nel 2012.
Poco dopo la morte di Treves, all'indomani dell'8 settembre 1943, la famiglia dovette scappare e si rifugiò ad Alassio, dove l'archivio, insieme ad altri oggetti e arredi dell'abitazione torinese, fu collocato in cantina, rimanendovi fino ai primi anni ottanta del Novecento, quando fu recuperato e trasferito in parte nella casa di campagna di Baldissero torinese e in parte nuovamente nella casa di Torino.
L'archivio, ancora in attesa di riordino e inventariazione, è conservato attualmente in 2 scatoloni, 20 grandi faldoni, 1 baule e una valigia, a cui si aggiunge una raccolta completa di 289 diari rilegati.
Oltre alla preziosa raccolta di diari, il fondo comprende: manoscritti e dattiloscritti di articoli e pubblicazioni; appunti di lavoro, perizie psichiatriche e casi clinici; materiali relativi alla causa intentata contro l'Ospedale psichiatrico di Collegno nel 1934; centinaia di lettere e scritti di pazienti; una raccolta di casi clinici, appunti e fotografie relativi alle patologie delle unghie (tema della tesi di laurea del figlio Guido); 4 registri di copialettere relativi agli anni 1905-1938; un diario di Luisa Maraziti in 6 volumi; circa 120 taccuini e blocchi di appunti; carteggi con colleghi e conoscenti; tavole e documenti relativi al progetto del "apparecchio idrotermoregolatore"; appunti per le lezioni; documenti personali e relativi alla carriera; fascicoli tematici relativi ai più vari argomenti di psichiatria e psicologia, tra cui ad esempio "Psicoanalisi ed epilessia", "La costituzione in psichiatria", "Del fattore psichico. Traumatologia", "La confusione mentale", "Da Socrate e Freud", ecc.
Aggregato al fondo archivistico vi è inoltre un fondo librario raccolto in 2 scatoloni e 6 faldoni, che comprende libri e opuscoli sia di Treves che di altri autori.

Paola Zocchi
21/10/2013
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