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Il fondo raccoglie sia documentazione di carattere accademico e professionale di Carlo Besta, sia documentazione costitutiva e amministrativa dell’Istituto neurologico sorto per sua iniziativa, e consta complessivamente di 278 unità archivistiche comprese tra il 1900 e il 2006.
Sottoposto a riordino e inventariazione nel 2006, il fondo non presentava, prima di tale intervento, alcun criterio di ordinamento coerente ed era privo di strumenti di corredo, fatta eccezione per il volume dattiloscritto “Archivio Besta. Appunti del dottor Franco Arosio, direttore generale amministrativo” (Istituto nazionale neurologico Carlo Besta, luglio 1989), contenente tuttavia descrizioni parziali e sommarie e informazioni disorganiche sul materiale d’archivio, verosimilmente finalizzate alla pubblicazione della biografia di Besta, e mancante di indicazioni sulla posizione fisica dei documenti citati. Durante le attività di riordino, dopo una disamina di tutte le carte, si è proceduto – nel rispetto di forme originarie di aggregazione dei documenti – a una schedatura analitica delle unità archivistiche individuate, comprendenti tendenzialmente atti relativi al medesimo oggetto, fatti salvi i documenti personali di Besta descritti singolarmente. Al termine di questa fase, i documenti sono stati suddivisi in due principali partizioni, riconducibili rispettivamente all’attività dell’Istituto neurologico e a quella del suo fondatore, e organizzati in base a un sistema classificatorio di tipo tematico, individuato in relazione ai principali ambiti di attività evidenziati dalla documentazione e dalle tipologie documentarie presenti.
La sezione relativa all’attività istituzionale comprende 153 fascicoli dal 1907 al 2006, articolati nelle seguenti serie: “Statuti e regolamenti”; “Direzione e amministrazione”; “Pubblicazioni e contributi di Giuseppe Vercelli” (collaboratore di Besta e direttore dell’Istituto dal 1940 al 1967); “Attività del segretario Arosio”; “Materiale fotografico”.
La sezione denominata “Attività del fondatore” è costituita da 126 fascicoli del periodo 1900-1940 e comprende a sua volta le seguenti serie:
1) “Curriculum vitae et studiorum”, in cui è documentata la carriera accademica e professionale di Besta. Comprende carte personali, carteggi, fotografie e disegni riconducibili ai suoi studi scientifici.
2) “Perizie psichiatriche”. Sono qui conservati, in ordine cronologico, manoscritti e dattiloscritti di Besta relativi alle perizie medico-legali che gli venivano commissionate al fine di valutare lo stato fisico, psichico e neurologico di pazienti coinvolti in cause giudiziarie. Sono presenti anche atti giudiziari, carteggi con avvocati e perizie elaborate da altri psichiatri.
3) “Pubblicazioni e contributi di Carlo Besta”. È qui documentata la produzione scientifica di Besta, dalla tesi di laurea conseguita nel 1900 ai suoi ultimi contributi, oltre ai manoscritti e dattiloscritti dei suoi discorsi e delle sue conferenze.
Non sono state oggetto del citato intervento di inventariazione, invece, le delibere del Consiglio di amministrazione dell’Istituto, conservate separatamente presso la sede amministrativa di via Clericetti. Si tratta di poco più di 300 volumi rilegati che raccolgono le delibere dal 1923 a oggi (inizialmente manoscritte e, a partire dal 1974, dattiloscritte).
Grazie al progetto “L’archivio aperto. Strategie e strumenti digitali e semantici per la valorizzazione del patrimonio documentale. Quattro casi studio dal territorio lombardo” finanziato da Regione Lombardia, il Centro Aspi – Archivio storico della psicologia italiana dell’Università di Milano-Bicocca ha effettuato, tra luglio 2015 e marzo 2016, la catalogazione del materiale fotografico e la digitalizzazione complessiva dell’archivio. Sia l’inventario informatizzato che le immagini dei documenti sono consultabili su questo portale, nella sezione “Archivi on-line”.
Elisa Montanari e Marina Regina
24/09/2015 (aggiornamento 02/02/2016)
L’archivio storico dell’Istituto nazionale neurologico Carlo Besta e le carte del suo fondatore sono conservati a Milano presso la Fondazione Irccs Istituto neurologico Carlo Besta, nella sede originaria dell’istituto, in via Celoria 11.
Il fondo raccoglie sia documentazione di carattere accademico e professionale di Carlo Besta, sia documentazione costitutiva e amministrativa dell’Istituto neurologico sorto per sua iniziativa, e consta complessivamente di 278 unità archivistiche comprese tra il 1900 e il 2006.
Sottoposto a riordino e inventariazione nel 2006, il fondo non presentava, prima di tale intervento, alcun criterio di ordinamento coerente ed era privo di strumenti di corredo, fatta eccezione per il volume dattiloscritto “Archivio Besta. Appunti del dottor Franco Arosio, direttore generale amministrativo” (Istituto nazionale neurologico Carlo Besta, luglio 1989), contenente tuttavia descrizioni parziali e sommarie e informazioni disorganiche sul materiale d’archivio, verosimilmente finalizzate alla pubblicazione della biografia di Besta, e mancante di indicazioni sulla posizione fisica dei documenti citati. Durante le attività di riordino, dopo una disamina di tutte le carte, si è proceduto – nel rispetto di forme originarie di aggregazione dei documenti – a una schedatura analitica delle unità archivistiche individuate, comprendenti tendenzialmente atti relativi al medesimo oggetto, fatti salvi i documenti personali di Besta descritti singolarmente. Al termine di questa fase, i documenti sono stati suddivisi in due principali partizioni, riconducibili rispettivamente all’attività dell’Istituto neurologico e a quella del suo fondatore, e organizzati in base a un sistema classificatorio di tipo tematico, individuato in relazione ai principali ambiti di attività evidenziati dalla documentazione e dalle tipologie documentarie presenti.
La sezione relativa all’attività istituzionale comprende 153 fascicoli dal 1907 al 2006, articolati nelle seguenti serie: “Statuti e regolamenti”; “Direzione e amministrazione”; “Pubblicazioni e contributi di Giuseppe Vercelli” (collaboratore di Besta e direttore dell’Istituto dal 1940 al 1967); “Attività del segretario Arosio”; “Materiale fotografico”.
La sezione denominata “Attività del fondatore” è costituita da 126 fascicoli del periodo 1900-1940 e comprende a sua volta le seguenti serie:
1) “Curriculum vitae et studiorum”, in cui è documentata la carriera accademica e professionale di Besta. Comprende carte personali, carteggi, fotografie e disegni riconducibili ai suoi studi scientifici.
2) “Perizie psichiatriche”. Sono qui conservati, in ordine cronologico, manoscritti e dattiloscritti di Besta relativi alle perizie medico-legali che gli venivano commissionate al fine di valutare lo stato fisico, psichico e neurologico di pazienti coinvolti in cause giudiziarie. Sono presenti anche atti giudiziari, carteggi con avvocati e perizie elaborate da altri psichiatri.
3) “Pubblicazioni e contributi di Carlo Besta”. È qui documentata la produzione scientifica di Besta, dalla tesi di laurea conseguita nel 1900 ai suoi ultimi contributi, oltre ai manoscritti e dattiloscritti dei suoi discorsi e delle sue conferenze.
Non sono state oggetto del citato intervento di inventariazione, invece, le delibere del Consiglio di amministrazione dell’Istituto, conservate separatamente presso la sede amministrativa di via Clericetti. Si tratta di poco più di 300 volumi rilegati che raccolgono le delibere dal 1923 a oggi (inizialmente manoscritte e, a partire dal 1974, dattiloscritte).
Grazie al progetto “L’archivio aperto. Strategie e strumenti digitali e semantici per la valorizzazione del patrimonio documentale. Quattro casi studio dal territorio lombardo” finanziato da Regione Lombardia, il Centro Aspi – Archivio storico della psicologia italiana dell’Università di Milano-Bicocca ha effettuato, tra luglio 2015 e marzo 2016, la catalogazione del materiale fotografico e la digitalizzazione complessiva dell’archivio. Sia l’inventario informatizzato che le immagini dei documenti sono consultabili su questo portale, nella sezione “Archivi on-line”.
Elisa Montanari e Marina Regina
24/09/2015 (aggiornamento 02/02/2016)