L’archivio di Ferruccio Giacanelli

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Soggetto produttore

L’archivio di Ferruccio Giacanelli è conservato presso l’Archivio storico dell’Istituzione Gian Franco Minguzzi di Bologna, a cui è stato versato a più riprese dallo stesso Giacanelli tra il 2004 e il 2010.
A partire dal 2004, infatti, presso l’Istituzione Minguzzi sono state accolte le donazioni di carte prodotte da psichiatri e studiosi che hanno contribuito alla realizzazione della riforma psichiatrica nella provincia di Bologna. In seguito all’attivazione di uno stage archivistico promosso dalla Provincia di Bologna, un primo nucleo di carte fu oggetto di un iniziale intervento di ricognizione e censimento da parte di Alessio Nociforo che, in accordo e sotto la supervisione di Giacanelli, individuò le modalità operative con cui avviare la sistemazione della ingente mole documentaria prodotta.
Tra il 2009 e il 2010 lo stesso Giacanelli donò all’Istituzione altri 14 scatoloni di documentazione estremamente eterogenea proveniente dal proprio archivio personale (agli appunti personali si affiancavano riviste, estratti, libri, articoli, lettere, prescrizioni, agende, richieste di pagamento, ecc.), che fu sottoposta a una descrizione sintetica da parte di Luca De Sandoli. Quest’ultimo compilò un elenco estremamente dettagliato del contenuto degli scatoloni, riportando i titoli del materiale a stampa e descrivendo con cura gli altri scritti e documenti presenti, pur lasciandoli all’interno degli scatoloni stessi. Le tipologie di materiale si mescolavano in maniera spesso inestricabile, poiché uno scatolone poteva contenere materiale relativo sia alla riforma psichiatrica, sia all’attività professionale, sia alla vita personale di Giacanelli.
Nel successivo intervento archivistico del 2015 si è deciso dunque di armonizzare la descrizione di queste carte suddividendole in base agli ambiti già individuati De Sandoli, mantenendo come base l’elenco da lui compilato ma sottoponendolo a un dettagliato esame e confronto con la documentazione effettivamente presente. Il lavoro è stato poi completato includendovi tutti quei materiali donati dallo stesso Giacanelli e dalla famiglia dopo la sua morte. La documentazione, risalente a un arco cronologico compreso tra il 1936 e il 2001, è stata successivamente riordinata e condizionata in appositi faldoni (in totale 102).
L’archivio rispecchia fedelmente, anche se in modo parziale e discontinuo, la stratificazione delle carte, così come Giacanelli le organizzò in vista della loro conservazione, suddividendole in tre serie:
– “Riforma psichiatrica”;
– “Attività professionale”;
– “Materiali personali”.
La prima serie, in particolare, è costituita da un numero assai ingente di carte, ordinate in modo da creare un’ideale raccolta di documenti in grado di riflettere il suo impegno a favore di quella “nuova psichiatria” faticosamente impostasi in Italia a partire dagli anni Cinquanta del Novecento.
L’inventario dell’archivio, realizzato nel 2015, è consultabile sul portale archIVI – Città degli archivi, ma alcuni documenti sono sottoposti a restrizioni di consultabilità, secondo la vigente normativa in materia di tutela della privacy.

Francesco Rosa
04/04/2018

Bibliografia

Nociforo, A. (2004). Elenco del fondo Gian Franco Minguzzi, rivisto da F. Rosa nel 2015.
De Sandoli, L. (2010). Elenco della documentazione, rivisto da F. Rosa nel 2015.
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