L’archivio di Luciana Nissim Momigliano

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L’archivio di Luciana Nissim Momigliano è conservato in parte a Torino, presso l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti” (Istoreto) –  e in parte presso il Centro Aspi – Archivio storico della psicologia italiana dell’Università degli studi di Milano-Bicocca.

Documentazione presso l’Istoreto
La documentazione conservata all’Istoreto è stata donata all’Istituto nel 2009 dal figlio di Luciana Nissim, Alberto Momigliano, grazie alla mediazione di Alessandra Chiappano. La Soprintendenza archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta ha dichiarato l’Archivio di notevole interesse storico il 5 maggio 2003, protocollo 1312/x.1.
L’archivio, attualmente in corso di riordino, ha una consistenza di 15 faldoni e contiene rilevanti carteggi e importanti documenti relativi alla deportazione della Nissim. Si tratta di lettere, documenti, fotografie, copie di interviste audio e video, ritagli di stampa riguardanti la sua vicenda biografica e familiare, risalenti complessivamente al periodo compreso tra il 1900 e il 1998.
Una parte dei documenti è stata utilizzata nella mostra “A noi fu dato in sorte questo tempo. 1938-1947”, organizzata nel 2010 dall’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia (Insmli) e curata da Alessandra Chiappano.

Andrea D’Arrigo

Documentazione presso l’Aspi
La documentazione conservata all’Aspi è stata rinvenuta nell’ambito del progetto “Le scienze della mente a Milano e nel Milanese. Censimento e valorizzazione dei patrimoni documentari”, finanziato da Regione Lombardia, ed è stata donata al Centro Aspi da Alberto Momigliano nel marzo 2015.
Dopo la morte di Luciana Nissim, le carte che non erano state cedute all’Istoreto sono state in parte affidate alla sua erede scientifica, dottoressa Andreina Robutti – anche ai fini della preparazione di un volume postumo – e in parte conservate dal figlio. Il materiale si trovava collocato in due valigie depositate nelle rispettive cantine di Milano ed è stato poi riunito in occasione della donazione all’Aspi.
Si tratta nel complesso di 15 faldoni di documenti legati prevalentemente all’attività scientifica della Nissim. Più in particolare sono presenti: la tesi di specializzazione in psichiatria, dal titolo Il problema diagnostico nelle psicosi infantili, con particolare riguardo ai quadri schizofrenici, discussa nell’anno accademico 1958-59 con il prof. Gildo Gastaldi; 7 faldoni di scritti scientifici elaborati tra il 1965 e il 1996, tra cui Lo psicoanalista allo specchio, Lettere da Milano: essere psicoanalista oggi, Dalla parte dei candidati, Il supervisore al lavoro (sono presenti anche traduzioni in inglese e francese); 2 faldoni di documentazione riguardante l’Olocausto (articoli di giornale e materiale a stampa su Primo Levi, i campi di concentramento, ebraismo e deportazione); 2 faldoni di corrispondenza di lavoro e personale; appunti manoscritti, articoli e scritti vari, tra cui alcune poesie; appunti della psicoanalista Andreina Robutti riguardanti la preparazione del libro da lei curato in memoria di Luciana Nissim (L’ascolto rispettoso. Scritti psicoanalitici, Milano, Cortina, 2001).
L’Aspi, in collaborazione con il Polo di archivio storico (PAST) della Biblioteca di Ateneo, provvederà appena possibile al riordino, all’inventariazione, alla digitalizzazione e alla pubblicazione dei documenti su questo portale.

Elisa Montanari
02/05/2015
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