Gastone Canziani

Trieste, 6 Luglio 1904 – Palermo, 4 Giugno 1986
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Biografia

Figlio di Luigi, commerciante di caffè, e di Carla Baucer, Gastone Canziani cresce nell'ambiente della piccola borghesia commerciale triestina. Nel 1919, a soli 15 anni, fugge da Trieste per arruolarsi nella Legione fiumana e seguire Gabriele D'Annunzio nella sua impresa. Alla fine del 1920, dopo aver conseguito la licenza ginnasiale a Fiume, rientra a Trieste, dove consegue la maturità classica e si avvicina al socialismo, partecipando all'Unione goliardica per la libertà e alla rete clandestina socialista organizzata da Lelio Basso.
Divenute precarie le condizioni economiche della famiglia, per mantenersi agli studi lavora per qualche tempo al cantiere navale. Si iscrive quindi a Medicina presso l'Università di Torino, dove in qualità di allievo interno frequenta la Clinica psichiatrica e quella neurologica, entrambe dirette da Ernesto Lugaro. Con Lugaro si laurea nel 1929, discutendo una tesi relativa all'azione dell'adrenalina e della pilocarpina sul riflesso di ammiccamento, in condizioni normali e patologiche. Nello stesso anno consegue l'abilitazione alla professione di medico-chirurgo.
Nel 1930 diventa assistente presso l'Ospedale civile di Gorizia e nel luglio dello stesso anno ottiene il trasferimento all'Ospedale psichiatrico di Milano in Mombello. L'anno successivo, vincitore di concorso, è chiamato in qualità di medico di sezione presso l'Ospedale psichiatrico di Cuneo in Racconigi, dove sta prendendo forma un Centro per lo studio della demenza precoce. Da questo centro vedrà la luce, sempre nel 1931, la rivista Schizofrenie, della quale Canziani diventa redattore.
Negli anni torinesi aveva avuto modo di conoscere Alfredo Coppola, che proprio nel 1931 viene chiamato a ricoprire la Cattedra di malattie nervose e mentali presso l'Università di Sassari. Quando Coppola nel 1932 da Sassari si trasferisce a Messina, convince Canziani, probabilmente anche per suggerimento di Lugaro, a seguirlo come aiuto nella nuova sede, dove rimarrà sino al 1934. Sempre nel 1932 sposa Maria Chiabov, sorella dello psichiatra e militante antifascista triestino Amos Chiabov, con il quale aveva condiviso negli anni '20, insieme a Bruno Pincherle, l'esperienza dell'Unione goliardica per la libertà.
I primi anni '30 vedono Canziani, di fede socialista, alle prese con serie difficoltà economiche, legate alla sua riluttanza ad iscriversi al Partito fascista, tanto da accarezzare l'idea di trasferirsi in Spagna da Santiago Ramon y Cajal. Convinto alla fine da Lugaro ad iscriversi, riesce così nel 1935 a conseguire l'abilitazione alla libera docenza.
Sempre nel '35, vincitore di una borsa di studio, frequenta la Clinica psichiatrica e neurologica dell'Università di Praga. Nel giugno 1936 raggiunge a Palermo Coppola, che vi era stato chiamato a dirigere la Clinica delle malattie nervose e mentali, assumendo anche qui le funzioni di aiuto.
Nel 1938 la Facoltà di lettere e filosofia e quella di medicina di Palermo gli affidano, per incarico, l'insegnamento della psicologia sperimentale.
Dopo la caduta del fascismo, il Governo militare, riconosciutogli lo status di perseguitato, gli propone una cattedra, ma Canziani declina la proposta non ammettendo di far carriera per meriti politici. Nel 1951, tornata la normalità, regolarizza la sua posizione vincendo un concorso universitario, che gli consente di essere chiamato a ricoprire la cattedra di psicologia presso la Facoltà di lettere e filosofia, che terrà sino al suo collocamento a riposo nel novembre 1979.
A lui si deve un'attività scientifica notevole, che se in origine riguarda prevalentemente la neurobiologia, lo studio del sistema nervoso centrale e l'origine della schizofrenia, successivamente si concentra quasi esclusivamente sull'ambito psicologico: le sue ricerche investono diversi settori della psicologia, soffermandosi però in particolare sulle tematiche tipiche della psicologia sperimentale e della psicologia clinica. Alla questione clinica Canziani contribuisce fondando nel 1956 la Rassegna di psicologia generale e clinica.
Probabilmente al di là delle sue stesse intenzioni, accendendo aree di interesse e di ricerca eterogenee, Canziani crea le condizioni per la nascita a Palermo, "alla periferia dell'impero", del terzo corso di laurea in psicologia nel nostro paese.

Vincenzo Catania
03/03/2011 (aggiornamento della Redazione 06/11/2020)
 

Bibliografia

Canziani, F. (2012). Un intellettuale poco organico. Ravenna: Longo Editore.
Canziani, G. (2008). A Fiume con D'Annunzio. Lettere 1919-1920. A cura di P. Cavassini. Ravenna: Longo Editore.
Pepe, D. (1997). La psicologia a Palermo: la scuola di Gastone Canziani. In La psicologia di Piaget nella cultura e nella società italiane (pp. 265-267). Milano: Franco Angeli.
Sodini, U., & Teglia Sodini, A. (1996). Un ricordo di Gastone Canziani, il primo adleriano d'Italia, a dieci anni dalla sua scomparsa. Attualità in Psicologia. Trimestrale di studi ed esperienze in psicologia, psichiatria e neuropsichiatria, 2, 195-208.
Sodini, U., & Teglia Sodini, A. (2001). Gastone Canziani: The First Modern Adlerian in Italy. The Canadian Journal of Adlerian Psychology, 2, 66-73.
Sprini, G. (2008). La psicologia a Palermo tra primo e secondo dopoguerra: Gastone Canziani. In La Psicologia alla periferia dell'impero, 157-176. Palermo: Offset Studio.

Fonti archivistiche

Aspi Archivio storico della psicologia italiana, Università di Milano-Bicocca, Archivio Alfredo Coppola.

Fonte iconografica

Amministrazione provinciale di Roma (1963). Cinquantenario dell'Ospedale psichiatrico "Santa Maria della Pietà" 1913-1963. Roma: Stampa "La Rotografica romana".
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