Mario Panizza

Moglia (Mantova), 28 Aprile 1847 – Roma, 1 Agosto 1911
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Biografia

Figlio di Andrea Panizza, combattente nel 1849 per la Repubblica romana, e di Margherita Tonini, all’età di quindici anni fuggì di casa per raggiungere Garibaldi in Aspromonte, ma venne fermato e riportato a casa. Conseguì la maturità in un liceo di Milano, frequentando poi le facoltà mediche di Modena, Padova e Torino. Nello stesso tempo, da volontario garibaldino, prese parte alle battaglie di Bezzecca (1866) e di Mentana (1867), dove fu ferito e fatto prigioniero dalle truppe pontificie.  
Si laureò a Bologna il 3 agosto 1869 con una tesi (poi pubblicata) Intorno ad una frequente e disconosciuta causa d’immediato strozzamento dell’ernia inguinale. Subito dopo lavorò con Achille Sacchi nella sezione manicomiale dell’Ospedale civile di Mantova e prestò servizio come medico condotto a Serravalle Po.   
Perfezionatosi nel 1871 presso l’Istituto di studi superiori di Firenze con il fisiologo Moritz Schiff, insegnò scienze naturali nella Scuola tecnica Federico Cesi di Roma. Nominato membro della Società di antropologia di Parigi, nell’aprile 1874 entrò come assistente nella Clinica medica dell’Università di Roma diretta da Guido Baccelli. Quando quest’ultimo, nel 1881, venne nominato ministro della pubblica istruzione, Panizza lo sostituì nell’insegnamento e nella direzione dell’istituto, preferito per concorso a Ettore Marchiafava e Antonio Valenti. L’anno dopo, conseguita la libera docenza in patologia medica e clinica medica, e nominato socio ordinario della Reale accademia medica di Roma, rinunciò agli incarichi universitari per candidarsi alla Camera dei deputati.  
Mazziniano di ideali radical-repubblicani, già attivo nel movimento operaio e collaboratore dei periodici L’Unità italiana, La Roma del popolo e l’Emancipazione, nel 1879 era entrato, su invito di Garibaldi, nella Lega della democrazia, per poi spostarsi nell’orbita di Francesco Crispi e del socialismo legalitario. Vicino ad ambienti massonici bolognesi, fu iniziato nel 1881 nella loggia romana Rienzi, dove operò con personaggi come Antonio Labriola, Ettore Ferrari, Ulisse Bacci, Ernesto Nathan e Andrea Costa, vivendo questo impegno in continuità con quello politico e sociale.     
Eletto deputato di Mantova per l’estrema sinistra, rimase in Parlamento per quattro legislature (1882-1895), occupandosi delle condizioni economiche e sociali delle classi lavoratrici. Relatore della legge sanitaria del 1888, mise poi a punto un progetto normativo sull’Istituzione di una Cassa nazionale di pensioni per gli operai (1893). Condusse inoltre con Agostino Bertani un’inchiesta sulle condizioni degli agricoltori, base di ricerca per la sua ampia monografia Risultati dell’inchiesta istituita da Agostino Bertani sulle condizioni sanitarie dei lavoratori della terra in Italia (1890).
Dal dicembre 1890 all’agosto 1891 ricoprì il ruolo di delegato all’amministrazione del Manicomio Santa Maria della pietà di Roma, che contribuì a trasformare radicalmente: favorì il passaggio dell’istituto alla Provincia ed emanò un nuovo regolamento; promosse il riordino edilizio e abolì ogni forma di contenzione; fondò il laboratorio anatomopatologico, che affidò all’allievo Giovanni Mingazzini, e gettò le basi per l’attività scientifica interna alla struttura.     
Eletto nel 1890 consigliere comunale e nominato quindi assessore all’igiene del Comune di Roma, dotò la capitale di un regolamento sanitario preso a modello da altre città italiane. Membro del Consiglio superiore di sanità, nel 1892 fece parte con Leonardo Bianchi, Augusto Tamburini e Gaspare Virgilio della commissione istituita da Giolitti per la discussione di una legge sui manicomi.
Nel 1899 fu insignito della medaglia di benemerito della liberazione di Roma e tornò all’università come incaricato di anatomia fisiologica dei centri nervosi (corso propedeutico allo studio della psicologia) presso la Facoltà di filosofia e lettere. Nel 1905 partecipò, senza esito, al concorso per la cattedra di filosofia teoretica, sempre a Roma.
Già in stato di indigenza e malato, precipitò nella miseria quando il suo incarico di insegnamento, unica fonte di sostentamento, nel 1910 rientrò fra quelli tagliati dal Consiglio superiore della pubblica istruzione. A nulla valsero gli appelli del rettore e del Collegio accademico al ministro della Pubblica istruzione Luigi Credaro per il suo reintegro.
Morì, quasi dimenticato, in una casa del quartiere popolare di Trastevere.
Di orientamento positivista, ma libero da dogmi scientifici, si interessò, in contributi nazionali e internazionali, di fisiologia, psicologia, antropologia e filosofia. Le sue indagini sui centri motori e sensoriali per cui utilizzò anche le tecniche ergografiche messe a punto da Angelo Mosso e sul rapporto tra fisiologia del sistema nervoso e fatti psichici misero in discussione le più diffuse teorie dell’epoca, generando accesi dibattiti, con echi all’estero, che coinvolsero esperti in varie materie, tra cui Felice Tocco, Francesco De Sarlo, Luigi Luciani, Ernesto Belmondo, Adolfo Faggi, Enrico Morselli, Luigi Ferri, Vittore Alemanni e Giovanni Marchesini.

Matteo Fiorani
03/12/2017

Bibliografia

[Anonimo] (1911). Grandi scienziati che scompaiono. I funerali di Mario Panizza. Il Giornale d’Italia, 4 agosto.  
[Anonimo, senza titolo] (1911). Il Policlinico. Sezione pratica, 18(32), 1031.
[Anonimo] (1911). La morte del prof. Mario Panizza. Il Giornale d’Italia, 3 agosto.
[Anonimo, senza titolo] (1911). Rassegna di studi psichiatrici, 1(4), 472.
Bernardini, N. (1890). Guida della stampa periodica italiana. Lecce: Tipografia editrice salentina, pp. 473 e 496.
Fincardi, M. (2008). Campagne emiliane in transizione. Bologna: CLUEB, pp. 21, 54 e 71.
Gabrieli M. (1995). I parlamentari mantovani dal 1848 al 1943. Gazoldo degli Ippoliti: Postumia, p. 118.
Giannuli, F. (1925). Il manicomio di S. Maria della pietà e la scuola neuropsichiatrica romana. Archivio di storia della scienza, 6(1), 217-218.
Gualtieri, L. (1989). Mario Panizza democratico e positivista mantovano. Cronache della vita politica e scientifica. S. Felice sul Panaro: Litotre.
Lepre, S. (1988). Uno spaccato di vita manicomiale fra Otto e Novecento. Il Santa Maria della Pietà di Roma La provincializzazione dell’opera pia. In Id. Le difficoltà dell’assistenza. Le opere pie in Italia tra Otto e Novecento. Roma: Bulzoni.
Lucageli, G.L. (1910). Mario Panizza. Giornale di psichiatria clinica e tecnica manicomiale, 38, 535-536.
Mingazzini, G. (1912). Mario Panizza. In R. Università degli studi di Roma, Annuario dell’anno scolastico 1911-912. Roma: Tipografia F.lli Pallotta, 212-213.
T.M. (1971). Vita, opere ed onore di Mario Panizza da Moglia. Gazzetta di Mantova, 8 gennaio, 7.
Tamburini, A. (1911). Mario Panizza. Rivista sperimentale di freniatria, 37(3), 893-894.

Opere

(1870). Intorno ad una frequente e disconosciuta causa di strozzamento dell’ernia inguinale. Studio anatomo-chirurgico ed osservazione clinica. Mantova: Viviano Guastalla.
(1871). Il positivismo filosofico e il positivismo scientifico. Lettere ad Hermann Helmholtz. Firenze: Tipografia Bencini.
(1880). La fisiologia del sistema nervoso e i fatti psichici. Roma: A. Tenconi. [Varie edizioni. Tre edizioni successive: 1881-1897].
(1881). Sulla teoria della doppia trasmissione. Risposta alle considerazioni critiche del dott. Luigi Luciani. Roma: Tip. M. Armanni.
(1885). Questione agraria. Roma: Tipografia della Camera dei Deputati.
(1889). La riforma sanitaria in Italia. Discorsi e relazioni. Roma: Piccolo.
(1890a). Anniversario del supplizio di Giordano Bruno. Roma: Tip. La Cooperativa.
(1890b). La questione operaia. Roma: Tipografia della Camera dei Deputati.
(1890c). Commemorazione di Achille Sacchi. Discorso tenuto in Mantova il 20 aprile 1890. Roma: tip. Fratelli Centenari. Ristampato nel 1960.
(1890d). Risultati dell’inchiesta istituita da Agostino Bertani sulle condizioni sanitarie dei lavoratori della terra in Italia. Roma: Stabilimento tipografico italiano.
(1891). Sui lavori edilizi del manicomio di Roma. Roma: Stabilimento tipografico italiano.
(1898). I nuovi elementi di psicofisiologia. Conferenze tenute al Circolo dei naturalisti di Roma. Roma: Ermanno Loescher.
(1899a). La nuova teorica fisiologica della conoscenza. Roma: Loescher.
(1899b). Le tre leggi. Saggio di psicofisiologia sociale. Roma: Ermanno Loescher.
(1901a). La Teoria delle impressioni ed I principi della psicologia. Note in risposta ad alcune obbiezioni. Roma: Ermanno Loescher.
(1901b). Il metodo nello studio del fenomeno biopsichico. Prolusione al corso di anatomia fisiologica dei centri nervosi presso la Facoltà di filosofia e lettere. Roma: Ermanno Loescher.
(1902). Compendio di morfologia e fisiologia comparate del sistema nervoso, ad uso delle scuole universitarie di filosofia. Roma: Ermanno Loescher.
(1904) Gnoseologia come introduzione alla psicologia fisiologica. Roma: Ermanno Loescher.  

Fonti archivistiche

Archivio storico capitolino, Gabinetto del sindaco, Medaglia ai benemeriti, posizione 14932.
Archivio storico Sapienza Università di Roma, Personale docente, Panizza Mario, posizione AS2700.
Atti del Parlamento italiano, Camera dei deputati, Discussioni, 24 febbraio 1912. Disponibile online
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