Ornella Andreani Dentici

São Gabriel (Brasile), 9 Maggio 1924 – Pavia, 13 Settembre 2017
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Biografia

Figlia di Salvatore Dentici e Marcella Ferrero, entrambi medici, dopo aver conseguito la maturità classica presso il liceo di Voghera “Severino Grattoni”, si iscrisse alla Facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Pavia.
Di famiglia antifascista, dopo l’8 settembre 1943, insieme alla madre, al fratello Jacopo (di due anni più piccolo) e al futuro marito (psichiatra) Franco Andreani, prese parte alla Resistenza nelle formazioni di Giustizia e libertà. Il padre, medico in marina, fu a lungo lontano da casa.
Finita la guerra riprese gli studi e nel dicembre 1945 si laureò a pieni voti con una tesi di argomento filosofico (poi pubblicata) su Conoscenza sacra e conoscenza profana. L’esperienza resistenziale e la morte del fratello, avvenuta il 15 marzo 1945 nel lager tedesco di Gusen (uno dei sottocampi di Mauthausen), ebbero un ruolo fondamentale nelle sue scelte professionali, vissute in continuità con l’impegno civile.
Nel 1947 iniziò a lavorare come assistente volontaria presso l’Università di Pavia, in relazione con l’insegnamento di psicologia, in quell’anno ripristinato. In tale ambito avviò l’organizzazione dell’Istituto di psicologia, struttura allora assente nell’ateneo. L’anno seguente vinse il concorso per un posto di insegnante nelle scuole superiori, dove ebbe la possibilità di condurre ricerche nel campo della psicologia evolutiva e dell’apprendimento. Nello stesso tempo iniziò a frequentare la Clinica neuropatologica pavese diretta da Carlo Berlucchi, collaborando con il neuropsichiatra Gildo Gastaldi a indagini ed esercitazioni di psicologia clinica, che la portarono a costruire un nuovo metodo proiettivo acustico.
Nel 1957, con una borsa del British Council, trascorse un periodo di studio presso il Department of Psychology e il Department of Education dell’Università di Edimburgo. Sotto la guida dei professori James Drever e John Pilley, si perfezionò nelle tecniche psicometriche e sperimentali e svolse ricerche su apprendimento, memoria e metodi di indagine dell’intelligenza e della personalità. Visitò inoltre i laboratori di psicologia di Oxford, Cambridge, Londra e Aberdeen.
Tornata in Italia, nel dicembre 1959 ottenne la libera docenza in psicologia dell’età evolutiva. Lo stesso anno Salvatore Maugeri, direttore dell’Istituto di medicina del lavoro dell’Università di Pavia, le affidò l’organizzazione di un Centro di psicologia applicata al lavoro e alla scuola, dove effettuò ricerche di psicologia differenziale e costituì un Centro per l’orientamento scolastico, prima operante nella scuola media e poi nell’università.
Nell’anno accademico 1961-1962, dopo le dimissioni di Giulio Castiglioni, le venne conferito l’incarico di psicologia, che svolse anche nelle scuole di specialità di medicina del lavoro e di neurologia, psichiatria e neuropsichiatria infantile. L’anno dopo, anche grazie alla collaborazione di Maugeri che le permise di ottenere locali e mezzi, fondò l’Istituto di psicologia, di cui ottenne la direzione. Contemporaneamente, lasciò la docenza nella scuola superiore per dedicarsi esclusivamente alla carriera accademica. Risultata idonea nei concorsi di Siena (1969) e Firenze (1970), divenne professore ordinario di psicologia nel 1975 all’Università di Pavia.
Coordinatrice, dal 1981, del Dottorato di ricerca in psicologia (consorziato con Milano), nel 1984 fondò la Scuola di specializzazione nella stessa materia (poi psicologia del ciclo della vita) e dieci anni dopo il Centro interdipartimentale di ricerca di scienze cognitive. Nel 1999 promosse anche la costituzione del Centro di orientamento universitario.
Fuori dal contesto accademico fu consulente del Dipartimento della pubblica educazione del Canton Ticino e dell’Associazione IARD (Identificazione e assistenza dei ragazzi dotati) di Milano.
Membro di numerose società scientifiche, nazionali e internazionali, nel 1989 fu insignita della Medaglia di benemerito della scuola, della cultura e dell’arte del Ministero della pubblica istruzione e nel 1998 di quella della Società italiana di psicologia dell’educazione e della formazione.
Fu collocata a riposo il primo novembre 1999 e nominata in seguito professore emerito.
Autrice di oltre duecento pubblicazioni scientifiche, si interessò, in contributi nazionali e internazionali, di metodi di studio del comportamento, intelligenza e creatività, memoria, fatica mentale, livello di aspirazione, influenza dei fattori familiari e sociali nello sviluppo della personalità, memoria nei giovani e negli anziani. Le sue indagini, sempre attente alle ricadute sociali, contribuirono a introdurre nuove tematiche nella psicologia sperimentale italiana, come la ricerca longitudinale nel ciclo di vita, gli studi sull’invecchiamento, i metodi computazionali e delle neuroscienze per la ricerca cognitiva.

Matteo Fiorani
04/12/2017

Bibliografia

[Andreani Dentici, O.] (a cura di) (2000). Una scelta di libertà. Testimonianze su Jacopo Dentici e la Resistenza. Pavia: TCP.
Andreani Dentici, O. (1974). Curriculum della prof. Ornella Andreani Dentici. Pavia: Editrice Succ. Fusi.
Guderzo, G. (2002). L’altra guerra. Neofascisti, tedeschi, partigiani, popolo in una provincia padana. Pavia 1943-1945. Bologna: il Mulino, 22, 79, 734 e 735.
Pagnin, A. & Zanetti, M.A. (a cura di) (2004). Processi cognitivi e di sviluppo: studi e ricerche. Scritti in onore di Ornella Andreani Dentici. Pisa: ETS.

Opere

(1951). Alcune osservazioni sul concetto e i metodi di proiezione. Rivista di Psicologia, 47, 66-71.
(1957). Influenze di alcune recenti teorie della percezione sui metodi percettivi tematici. Rassegna di psicologia generale e clinica, 2, 67-92.
(1958). Esperienze psicologiche nella scuola. Milano: Ceschina.
(1959). TPA: manuale delle istruzioni per l'amministrazione e la valutazione del Test proiettivo acustico. Firenze: Organizzazioni speciali (con il titolo Norme per la valutazione del Test proiettivo acustico già in Rassegna di psicologia generale e clinica, 4).
(1967). I test culturali per la valutazione delle abilità mentali. Milano: Ceschina.
(1968). Abilità mentale e rendimento scolastico. Firenze: La nuova Italia.
(1972) (con Orio, S.). Le radici psicologiche del talento. Ricerca su intelligenza e creatività. Bologna: il Mulino.
(1974) (a cura di). Classe sociale, intelligenza e personalità. Ricerca sui condizionamenti socio-culturali dello sviluppo. Bologna: il Mulino.
(1980) (a cura di). L’intelligenza. Problemi e vie di ricerca. Milano: Franco Angeli.
(1981) (a cura di). Aspetti biosociali dello sviluppo. Atti del IV Congresso biennale della Issbd-International Society for the Study of Behavioural Development. Milano: Franco Angeli.
(1991) (a cura di). Il pensiero in erba. Ricerche sullo sviluppo dai 5 ai 7 anni. Milano: Franco Angeli.
(1992) (con Gattico, E.) (a cura di). La scuola di Ginevra dopo Piaget. Antologia di passi scelti. Milano: Raffaello Cortina.
(1993a) (con Pagnin, A.). Naturing moral development of the gifted. In K.A. Heller, F.J. Monks and A.H. Passow (eds.), International Handbook of Research and Development of Giftedness and Talent, pp. 539-553. Oxford: Pergamon.
(1993b). Lo sviluppo dell’apprendimento e della memoria (pp. 115-157). In L. Camaioni (a cura di), Manuale di psicologia dello sviluppo. Bologna: il Mulino.
(1994). From imagery to immagination. In V. Cantonik (ed.), Human and machine vision: analogies and divergences. New York: Plenum press.
(1995a). La personalità creativa: aspetti cognitivi e affettivi (pp. 121-144). In L.M. Lorenzetti (a cura di), Psicologia e personalità. Milano: FrancoAngeli.
(1995b) (ed.). Guest editorial. Creative potential: exploring and developing a Knowledge and intrinsic motivation. European Journal for High Ability, 6(2), 125-126, special issue edit by O. Andreani Dentici.  
(1997a). Information fusion: the psychological level. In V. Cantoni (ed.), Human and machine perception. Information fusion. New York; London: Plenum press.
(1997b). L’intelligenza. In P. Moderato & F. Rovetto (a cura di), Psicologo: verso la professione. Dall'esame di Stato al mondo del lavoro. Milano: McGraw-Hill libri Italia.
(1997c). Le ricerche psicologiche sull’intelligenza: modelli teorici e aspetti psicometrici. In Intelligenza umana e intelligenza artificiale (pp. 53-74). Milano: Istituto Lombardo di scienze e lettere.
(2001a) (con Amoretti, G.). Gli accessi all'università: selezione e orientamento. Predittività degli indicatori. Milano: Franco Angeli.
(2001b). Intelligenza e creatività. Roma: Carocci.
(2004). (con Amoretti, G. e Cavallini, E). La memoria degli anziani. Una guida per mantenerla in efficienza. Gardolo-Trento: Erikson.
(2006). Ricordi molto lontani. La memoria a lungo termine nella vita quotidiana. Milano: Unicopli.
 

Fonti archivistiche

Università degli studi di Milano-Bicocca, Aspi Archivio storico della psicologia italiana, Archivio Ornella Dentici Andreani.
Archivio storico dell’Università degli Studi di Pavia, Pos. 24-3 Cattedra di Psicologia (Pratica generale); Lettere e Filosofia, Verbali Consiglio, verbali dal 20 gennaio 1961 al 28 febbraio 1970.

Fonte iconografica

Per gentile concessione della famiglia.
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