Angiola Massucco Costa

Brescia, 13 Gennaio 1902 – Torino, 29 Marzo 2001
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Biografia

Discendente da un’antica famiglia di medici di origini biellesi, Angiola Costa si laureò in lettere nel 1932 nell’indirizzo della tradizione antifascista dell’ateneo torinese, conseguendo due anni dopo la laurea in filosofia. Dopo una breve parentesi dedicata all’insegnamento nelle scuole superiori, entrò nel 1934-35 come assistente volontaria di Federico Kiesow nell’Istituto di psicologia sperimentale dell’Università di Torino. Nel 1939 le fu assegnato l’incarico ufficiale per l’insegnamento della psicologia. A questo periodo risale l’interesse per temi e questioni di psicologia del lavoro, un interesse che mise capo a ricerche in collaborazione con Alessandro Gatti. In questo contesto di indagine le fu assegnata la direzione del Servizio di orientamento professionale per gli studenti nel Regio Istituto industriale di Torino, cui seguì nel primo dopoguerra la direzione del primo Centro di orientamento professionale. Alla morte prematura di Gatti nel 1938, gli subentrò nella direzione dell’Archivio italiano di psicologia generale e del lavoro, che tenne fino al 1942, anno della sua estinzione. Negli anni Cinquanta, nell’ambito di una ricerca pedagogica sul comportamento infantile negli asili nido, si recò con altri psicologi a Ginevra, dove seguì i corsi di Bärbel Elisabeth Inhelder e di Jean Piaget. Completò la propria formazione scientifica a Berlino e in altri laboratori tedeschi.
Dal 1957 fino al 1964 tenne la cattedra di psicologia presso la Facoltà di magistero nell’Università di Cagliari, dove fu anche preside. In Sardegna ebbe inizio la sua attività in ambito sociale e umanitario. Iscritta al Partito comunista, fu – per il collegio di Cagliari – deputato alla Camera dal 1963 al ’68. In questo ambiente ebbe origine la sua militanza in associazioni femminili (tra cui l’Unione donne italiane) da cui scaturì l’impegno a sostegno della parità della donna, con particolare riferimento alle problematiche della maternità, del lavoro femminile e della condizione delle casalinghe. Fece ricerche sul campo nelle zone più depresse dell’isola, verificando la mancanza di asili nido, consultori, assistenza sanitaria ecc. Prese parte a numerose manifestazioni in nome dell’emancipazione femminile, battendosi per migliorare le condizioni di vita e di lavoro, specialmente nei rioni più poveri del capoluogo sardo.
Tornata a Torino nel 1964, fu professore ordinario di psicologia sperimentale a Magistero; qui fondò l’Istituto di psicologia sperimentale e sociale e condusse la propria ricerca improntandola a tematiche psicosociali. Nel 1969 ebbe l’incarico di psicologia sociale, nel cui ambito fondò la Rivista di psicologia sociale e sperimentale. All’anno accademico 1968/69 risale la sua proposta di istituire la Scuola di specializzazione in psicologia, approvata nel 1970, di cui conservò la direzione anche dopo il 1977, anno in cui si ritirò dall’insegnamento. Nel frattempo aveva fondato anche la Scuola magistrale ortofrenica (che divenne biennale e interregionale) alla quale fu successivamente affiancato un istituto medico-psicopedagogico (Villa Chiara) per la riabilitazione di giovani con disabilità psichiche. Destinata alla formazione dei futuri psicologi, la Scuola di specializzazione, alla quale collaborò Ada Fonzi, fu una delle prime riconosciute dal Ministero della pubblica istruzione e prevedeva corsi triennali con lezioni teoriche e sperimentali di metodologia, psicologia generale, sociale, dinamica, dell’età evolutiva, del disadattamento scolastico, teorie della personalità, docimologia ecc.
Sul piano scientifico Angiola Costa contribuì a rinnovare la psicologia italiana e diffuse la conoscenza di quella sovietica. Tra gli autori da lei privilegiati vi fu Lev Vygotskij, di cui approfondì l’opera su pensiero e linguaggio. Oltre agli studi sullo sviluppo del bambino e dell’adolescente, sul linguaggio e sul rapporto tra arte e ricreazione, condusse ricerche sulla percezione visiva, sulla rappresentazione spazio-temporale nei ciechi e sull’ereditarietà.
Anche a Torino si prodigò attivamente nella vita politica: fu consigliera comunale nel 1964 e dal 1970 al ’75; dal 1976 prese parte alla Consulta femminile regionale, nel cui ambito organizzò convegni sull’orientamento professionale e sulla promozione dell’occupazione e dell’imprenditorialità femminili. Sempre attenta e sensibile alle questioni sociali legate all’emancipazionismo, continuò a occuparsene anche in tarda età, organizzando convegni e seminari ancora nel 1993, a più di novant’anni. Tra le sue allieve, Ellenis Bosotti collaborò con lei con studi sull’analisi della personalità dal punto di vista artistico ed estetico-clinico.
Fu cremata e le sue ceneri traslate nella tomba di famiglia a Masserano nel Biellese.

Germana Pareti
24/08/2017

Bibliografia

Losma, E. (a cura di) (2014). Angiola Massucco Costa. Torino: Consulta femminile del Piemonte.
Pareti, G. (a cura di). Angiola Massucco Costa, sito Torino scienza Personaggi.
Perussia, F. (2008). Note sui periodici della ricerca scientifica in psicologia all’Università di Torino, su Federico Kiesow e sull’Archivio italiano di psicologia. Giornale di psicologia, 2, 27791.
Scheda Angiola Massucco Costa, sito Museo Torino.

Opere

(1941). La dottrina psicologica di Federico Kiesow. Archivio italiano di psicologia generale e del lavoro, 19, 29-40.
(1952). Lineamenti di psicologia. Torino: Paravia.
(1953). Psicologia sociale e pedagogia. Firenze: La Nuova Italia.
(1955). Pedagogia, scienza della condotta umana: ricerca. Torino: Gheroni.
(1955). Psico-pedagogia del lattante. Minerva nipiologica, V(4).
(1955). Esami psicologici dei lattanti (Scala Brunet Lézine), Laboratorio di psicologia applicata in Torino (CNR). Roma: Fratini.
(1960). Psicologia. Torino: Paravia.
(1961). La dimensione storica nella formazione della coscienza individuale e sociale: Nord e Sud. Rivista di psicologia sociale, 8, 127-54.
(1962). La psicologia oggi. Roma: Editori Riuniti.
(1963). Psicologia sovietica. Torino: Boringhieri.
(1966) (a cura di). Lev S. Vygotsky. Pensiero e linguaggio. Firenze: Giunti-Barbera.
(1976). Sulla spiegazione dialettica in psicologia. In Problemi epistemologici della psicologia, Atti del primo Simposio di Villa Ponti, Varese, 23-26 novembre 1974. Milano: Vita e Pensiero.

Fonte iconografica

Raccolta privata Alessandro Lannocca, L'Emporio del tempo.
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