Istituto medico pedagogico Umberto I di Firenze

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Fu fondato a Firenze nell’agosto 1899 dal pediatra Eugenio Modigliano, già medico della sezione infantile dell’Ospedale civile di Pisa, che ne assunse la direzione. Ammetteva bambini con “imperfezioni neuropsichiche” e sviluppo ritardato e alterato che si intendeva “ricoverare, curare, educare e istruire” con apposito personale specializzato. Ebbe un rapporto strettissimo con l’Ospedale psichiatrico Vincenzo Chiarugi e con la Clinica psichiatrica universitaria (poi delle malattie nervose e mentali) di Firenze, nella quale si svolgeva il periodo di osservazione sia degli adulti sia dei minori per stabilirne l’eventuale ammissione. Era rappresentato da un Consiglio d’amministrazione e guidato da un Consiglio direttivo del quale fecero parte, fin dalla fondazione, gli psichiatri della Clinica psichiatrica e del manicomio, che lavoravano anche nell’Istituto stesso.
Nel 1900 fu deliberato di intitolare l’Istituto a Umberto I, ucciso nel luglio dello stesso anno dall’anarchico Gaetano Bresci. Poco dopo, per realizzare un’organizzazione consona alle esigenze, si rese necessaria una ristrutturazione. Con regio decreto del 3 marzo 1910 fu eretto in ente morale e denominato Istituto medico pedagogico Umberto I per fanciulli minorati psichici.
La struttura accoglieva bambini tra i 4 e i 12 anni affetti da forme diversissime di “deficienza mentale”, che andavano “dall’idiozia e dall’imbecillità vere e proprie alla semplice tardività”. Dovevano essere suscettibili di cura; se dopo il primo anno non vi fossero stati miglioramenti, allora sarebbero stati dimessi. All’interno dell’istituto si attuavano trattamenti sanitari e programmi educativi, di addestramento professionale e ricreativi. Vi lavoravano medici psichiatri, psicologi, pedagogisti e insegnanti. Il ruolo di direttore didattico fu ricoperto negli anni da Vincenzo Berrettoni, da Antonio Aliotta e da altri allievi di Francesco De Sarlo, come Giovanni Calò.
Nel 1936, alla morte di Modigliano, la direzione dell’Umberto I venne associata per un breve periodo alla direzione del manicomio che lo psichiatra Paolo Amaldi teneva da trent’anni, fino al gennaio 1937.
Durante la seconda guerra mondiale l’istituto attraversò notevoli difficoltà e la ripresa del lavoro nel 1945 fu molto difficile. Venne chiamato a dirigerlo Sergio Levi, già medico all’Ospedale per bambini Meyer, allontanato nel 1938 per le leggi razziali. Pediatra specializzatosi in neuropsichiatria infantile, dal 1946 attuò un radicale programma di rinnovamento e ristrutturazione del servizio pubblico offerto dall'istituto, che si affermò come centro d'eccellenza in Italia e all'estero. Le attività di ricerca scientifica furono notevolmente incrementate, così come il lavoro ambulatoriale, di diagnosi e terapia, pedagogico e di reinserimento sociale. 
Nel settembre 1966 il direttore Levi morì improvvisamente. Tre mesi dopo fu chiamato a sostituirlo Arrigo Bigi, neuropsichiatra infantile formatosi anche a Parigi e psicoanalista della Società psicoanalitica italiana (nel 1974 fu tra i fondatori del Centro di psicoanalisi di Firenze), che nel 1969 lasciò l’incarico. Questo fu assunto dal neuropsichiatra infantile e pedagogista clinico Giuseppe Talamucci, che mantenne la direzione dell’istituto fino alla sua chiusura.
Con la riforma del Sistema sanitario nazionale nel 1978 l’Umberto I passò di competenza alla USL 10/E Firenze e poco dopo venne chiuso.
In base al Regolamento, all’Umberto I era connessa la Scuola magistrale ortofrenica di Firenze, nata nell’anno scolastico 1925/1926. Autonoma amministrativamente e didatticamente, fu la seconda in Italia dopo quella fondata a Roma nel 1900 e diretta da Giuseppe Montesano, al cui modello si ispirò.
 
Matteo Fiorani e Patrizia Guarnieri
08/02/2016

Bibliografia

Calò, G. (1946). L' opera educativa dell'istituto medico pedagogico Umberto I di Firenze. Firenze: Tip. Ricci.
Istituto toscano pei bambini tardivi. Statuto e regolamento (1899). Firenze: Stab. Tip. G. Civelli.
Istituto Umberto I in Firenze pei fanciulli frenastenici. Statuto e regolamento (1900). Firenze: Stab. Tip. G. Civelli.
Levi, S. (1954). L'infanzia anormale e l'Istituto medico pedagogico Umberto I. Firenze: Tipocalcografia Classica.
Levi, S. (a cura di) (1963). L'Istituto medico-pedagogico Umberto I. Firenze: Tipocalcografia classica.

Fonte iconografica

L'istituto medico pedagogico Umberto I per fanciulli minorati psichici, "Veduta parziale dell'Istituto sulle pendici di Fiesole e Settignano" (da Fanciulli anormali. Firenze: Ricci 1946, p. 12).
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