Istituto di psicologia dell’Università di Milano presso la Facoltà di filosofia

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La storia dell’Istituto di psicologia dell’Università degli studi di Milano è strettamente legata al nome di Cesare Musatti. Titolare fin dal 1942-43 presso l’ateneo milanese di un corso libero sulle “Antinomie della psicologia contemporanea”, aperto agli studenti di filosofia, dopo la guerra egli si muove per ottenere un cambio di passo nell’insegnamento di questa materia. Due gli obiettivi cui mira: la nascita di un Istituto di psicologia dotato di un laboratorio sperimentale e l’apertura dello stesso agli studenti di medicina (nel 1923 la riforma Gentile aveva tolto l’insegnamento della psicologia dal corso di laurea in medicina, lasciandolo solamente in quello di filosofia). Sono obiettivi, ovviamente, congiunti: nel suo disegno, infatti, l’Istituto avrebbe dovuto afferire alla Facoltà di medicina.
Muovendosi in questa direzione, nel giugno del 1946 Musatti ottiene dalla Facoltà di medicina l’approvazione del progetto dell’istituto. Si tratta, però, di un appoggio ancora puramente formale, poiché l’ateneo non intende finanziare l’acquisto di strumenti e attrezzature per il laboratorio. Il professore, insomma, crei pure l’istituto, ma “con i propri mezzi e senza alcun gravame per la Amministrazione dell’Università”.
Musatti è perciò costretto a rivolgersi all’esterno per ottenere un aiuto nella realizzazione del laboratorio. A quanto pare, tuttavia, non riesce a trovare sostegno concreto neppure da soggetti inizialmente dichiaratisi disposti a sostenerlo. È il caso, ad esempio, dell’Ufficio scuole dell’ANPI, disposto sì a fornire a titolo gratuito due locali del Centro di orientamento delle Scuole-convitto per ex partigiani e reduci, in via Zecca Vecchia 3, ma non a finanziare l’acquisto della strumentazione scientifica.
Anche sul fronte del secondo obiettivo, e cioè l’apertura agli studenti di medicina, la strada si rivela non priva di ostacoli. Musatti, nel frattempo nominato di ruolo ma sempre a Filosofia, ottiene infatti nel 1948 il permesso di insegnare anche a Medicina; nel 1949, tuttavia, tale permesso gli viene revocato, in base alla disposizione ministeriale secondo cui “quando in una Università esista il titolare di una cattedra, non possa essergli conferito incarico per la stessa materia in altra facoltà”. Ciononostante, pur privato del desiderato riconoscimento istituzionale, Musatti continua a tenere “clandestinamente” le sue lezioni agli studenti di medicina, sempre a titolo gratuito.
Su questa linea, egli riesce a mantenere a medicina se non altro una collocazione materiale: l’Istituto di psicologia, nato ufficialmente nel 1951 e afferente alla Facoltà di lettere e filosofia, ha infatti sede in via Pascoli 53, in alcuni locali della Facoltà di medicina. Musatti ne inaugura le attività ribadendo l’importanza di coltivare una profonda cultura psicologica fra i medici: la sua prima iniziativa è infatti l’organizzazione di un seminario di psicologia medica per specializzati in neuropsichiatria.
Oltre al direttore Cesare Musatti, nel primo anno di attività lavorano presso l’Istituto Gaetano Kanizsa, come coadiutore, e Franco Fornari, come assistente volontario. L’attività è “didattica e dimostrativa”, in quanto l’istituto non è dotato di laboratorio sperimentale. Nel 1955 l’Istituto diventa inoltre sede della direzione e redazione della Rivista di psicologia e della Rivista di psicoanalisi, entrambe dirette da Musatti.
Nell’anno accademico 1955-56, avviene il trasferimento in via Festa del Perdono 3. Ad affiancare Musatti, ci sono Guido Petter, Franco Fornari e Giovanni Carlo Zapparoli. Contestualmente, in virtù del nuovo assetto dato agli insegnamenti del gruppo filosofico, viene trasferito all’Istituto di psicologia anche l’insegnamento di pedagogia (affidato prima a Mario Dal Prà, professore di Storia della filosofia medievale e direttore della Rivista critica di storia della filosofia, e in seguito ad Aldo Visalberghi, entrambi coadiuvati da Egle Augusta Becchi e Gisella Bozzi Torrizzo). La compresenza degli insegnamenti, nonché la nuova denominazione di “Istituto di psicologia e pedagogia” viene mantenuta fino all’anno accademico 1962-63.
Ancora negli anni Sessanta l’Istituto è sprovvisto del laboratorio sperimentale: perciò Musatti porta i suoi studenti nel Laboratorio di psicologia dell’Ospedale psichiatrico provinciale Paolo Pini, nel quartiere di Affori, e in quello di filmologia dell’Istituto Gemelli.
L’istituzione del laboratorio avviene soltanto nell’autunno del 1967, poco prima che Musatti venga collocato a riposo. Gli succederanno Dario Romano, Franco Fornari, Enzo Funari e Giuseppe Mosconi. Alla fine degli anni Novanta l'Istituto di psicologia verrà trasferito nella nuova Università degli studi di Milano-Bicocca.
 
Elisa Montanari
09/10/2015
 

Bibliografia

Annuari dell’Università di Milano, 1942-1966.
Mancino, E. (a cura di) (2012). Sempre in anticipo sul mio futuro. Auto-biografia di Marcello Cesa-Bianchi. Napoli: Guida. 

Fonti archivistiche

Università degli Studi di Milano Centro Apice, Archivio storico, Archivio proprio, serie 7, Carteggio articolato sul titolario, bb. 144 e 162.
Università degli Studi di Milano Centro Apice, Archivio storico, Fascicolo docente di Cesare Musatti.
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