Laboratorio di psicologia sperimentale dell’Università Cattolica di Milano

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Il Laboratorio di psicologia sperimentale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano viene fondato nel 1921 come Laboratorio di psicologia e biologia e acquisisce il suo nome definitivo nel 1924. Così come per l’intero ateneo a cui afferisce, inaugurato anch'esso nel 1921, il suo fondatore è padre Agostino Gemelli. Il Laboratorio è originariamente situato presso la prima sede dell’Università Cattolica, in via Sant’Agnese, e ne segue poi il trasferimento presso l’antico Ospedale militare di Sant’Ambrogio nell’anno accademico 1932-33.
Sia nella sua collocazione iniziale, sia dopo il trasferimento, il Laboratorio è situato dentro i confini fisici dell’Università, ma viene a costituire una sorta di enclave, organizzata secondo gli espressi desideri del suo fondatore. Padre Gemelli l’ha concepito principalmente come un luogo di studio, da portare avanti secondo i criteri della ricerca scientifica più rigorosa, sul modello medico con cui egli stesso si è formato negli anni dei suoi studi universitari a Pavia e in quelli, a cavallo del primo conflitto mondiale, di specializzazione presso le principali università europee.
Nella sua forma definitiva, la struttura del Laboratorio comprende lo studio del direttore, una grande sala per riunioni e conferenze, numerosi piccoli spazi per gli assistenti e i ricercatori, un’imponente biblioteca tra le migliori dell’epoca, depositi, archivi, oltre all’officina, dominio incontrastato di Odaliso Galli, il tecnico e fidatissimo collaboratore di padre Gemelli, che già dagli albori dell’attività costruisce gli apparecchi di ricerca e gli strumenti psicotecnici.
Per tutto il decennio degli anni Trenta e durante i travagliati anni Quaranta, il Laboratorio porta avanti la sua attività di ricerca e intervento, ma vede il suo periodo di massima attività e notorietà negli anni Cinquanta, gli ultimi nella vita di padre Gemelli.
Dal Laboratorio escono a getto continuo gli esiti di studi e ricerche, condotte da Gemelli stesso, dagli assistenti, dai ricercatori e dai perfezionandi. Tuttavia il Laboratorio è anche sede sia della Scuola di specializzazione in psicologia del lavoro, sia del Perfezionamento in psicologia sperimentale. L’ex allievo Pier Francesco Galli lo rievoca come un ambiente di studio trasversale, simile a un campus americano, del tutto nuovo per la realtà universitaria italiana dell’epoca.
Ospita inoltre i famosi “Venerdì della Cattolica”: cicli di conferenze e di seminari d’approfondimento, introdotti già negli anni Quaranta e aperti a psicologi, psichiatri, medici, filosofi, pedagogisti e professionisti di chiara fama, esterni all’Università. Questi sono invitati anche e soprattutto se portatori di teorie diverse da quelle propugnate da Gemelli. Tra i più noti e assidui, si ricorda lo psicologo di origine ebraica e dichiarate idee socialiste, Cesare Musatti.
Per quel che riguarda l’ambito più strettamente applicativo, il Laboratorio esercita la psicotecnica, con l’utilizzo dei profili professionali e dei reattivi mentali. L’Università Cattolica è uno dei pochi luoghi in Italia in cui si seleziona il personale attraverso i metodi scientifici più moderni. Le aziende inviano operai, impiegati, quadri intermedi, nuovi dirigenti, per affrontare quello che viene chiamato l’“esame attitudinale”. La parte organizzativa è curata dal tecnico Odaliso Galli, le valutazioni sono a carico dei collaboratori. Nell’opinione dell’ex allievo Antonio Imbasciati, il tecnico Galli non s’interessava particolarmente degli aspetti di ricerca, ma aveva la tendenza a partecipare fin troppo attivamente agli aspetti pratici delle valutazioni attitudinali, arrivando fino a modificare i referti finali inviati alle aziende.
I proventi derivanti dai pagamenti entrano in un’apposita cassa, gestita dalla fidata segretaria Marisa Scolari e vengono poi ridistribuiti sotto forma di borse di studio per i collaboratori stessi. Fondi per la ricerca arrivano anche dalla vendita degli apparecchi di laboratorio, che Galli costruisce e che l’Università fornisce ad altri centri e atenei.
Dopo la morte di padre Gemelli, nel 1959, il Laboratorio perde progressivamente la sua centralità rispetto alla vita scientifica dell’ateneo. Negli anni Ottanta, l’edificio che lo ospita viene demolito per fare spazio a nuove strutture. I preziosi strumenti, oramai datati ma dall’indubbio valore storico, sono collocati in vari depositi e dispersi. Solo una piccola parte è oggi visitabile nella mostra permanente di strumenti restaurati "Padre Agostino Gemelli. Luoghi, persone e strumenti" allestita presso la sede di via Nirone dell’Università Cattolica, curata da Filippo Aschieri e Giulio Costa, in collaborazione con Dalibor Voboril e Petre Kveton.

Ilaria Montanari
21/09/2015

Bibliografia

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