Eugenio Medea

Varese, 4 Ottobre 1872 – Milano, 14 Gennaio 1967
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Biografia

Eugenio Medea appartiene ad una famiglia il cui ruolo è centrale nell’affermazione delle discipline neuropsichiatriche a Milano. Nipote di Angelo De Vincenti e di Serafino Biffi, assistente di Andrea Verga a Milano e secondo presidente della Società freniatrica italiana, dopo la morte del padre viene praticamente adottato dagli zii, i quali lo ospitano per lunghi periodi presso il Manicomio privato di San Celso, dove lavorano.
Nel 1891 si iscrive alla Facoltà di medicina di Pavia, dove entra a far parte della scuola scientifica di Camillo Golgi. Già orientato verso la psichiatria, frequenta la clinica neuropatologica diretta da Antigono Raggi, con il quale si laurea nel 1897, presentando una tesi sulla nevrastenia.
Attivo nel tessuto assistenziale cittadino fin dagli anni dei suoi studi universitari, durante i quali presta servizio volontario nell’ambito delle iniziative della Poliambulanza, nel 1898 fa il suo ingresso all’Ospedale Maggiore come medico praticante. Qui comincia il suo internato in clinica medica, sotto la supervisione di Pietro Conti. Come dimostrano le sue prime pubblicazioni, la sua attenzione è rivolta soprattutto, anche se non esclusivamente, a quelle patologie che coinvolgono il sistema nervoso.
Fra il 1902 e il 1903 effettua un soggiorno di studio in Francia, dove consolida la sua idea: è necessario che la neurologia – specialità allora nascente – si allei con la medicina generale e faccia il proprio ingresso come disciplina istituzionalmente riconosciuta negli ospedali. Tornato a Milano, nel settembre 1903 entra nell’organico del Padiglione Meccanoterapico Ponti dell’Ospedale Maggiore, ricoprendovi la carica di specialista in malattie nervose.
Nel 1905 parte per la Germania. Qui, dopo un passaggio ad Heidelberg da Franz Nissl, e a Monaco da Emil Kraepelin e Alois Alzheimer, si trattiene soprattutto a Berlino, dove frequenta la Policlinica diretta da Hermann Oppenheim e la Clinica della Charité, guidata da Georg-Theodor Ziehen. Nel 1907 rientra in Italia e ottiene la libera docenza in neuropatologia; dallo stesso anno comincia a prestare il proprio contributo didattico alle iniziative degli Istituti clinici di perfezionamento milanesi.
Nel 1912, grazie ad un lascito di Antonio Biffi, illustre chimico milanese nonché fratello di Serafino, viene aperto presso l’Ospedale Maggiore un nuovo Padiglione, il “Biffi”, che comprende una sezione per ammalati della specialità neuropatologica. Si tratta, a quanto è dato sapere, della “prima sezione ospitaliera della specialità in Italia”. Medea ne è il direttore.
Negli anni del primo conflitto mondiale Medea risulta impegnato in prima linea nell’assistenza dei feriti di guerra. Il “Biffi” viene infatti riconosciuto come primo reparto neuropatologico specializzato per l’assistenza ai soldati provenienti dal fronte.
Medea lavora inoltre per lo sviluppo nella città di iniziative assistenziali rivolte alla tutela dell'”infanzia anormale” e allo sviluppo della neuropsichiatria infantile. Nel 1915 è fra i promotori della Scuola comunale speciale “Zaccaria Treves” per anormali psichici. Nel 1918 tiene a battesimo la fondazione dell’Associazione Pro infanzia anormale (di cui è presidente), impegnata nella promozione di scuole comunali “speciali”. Assistiamo così al comporsi di una sinergia di interessi e di impegni che, attraverso il tema dell’infanzia, converge su quello dell’igiene mentale, al cui sviluppo Medea darà il proprio contributo fondando nel 1924 a Milano la Sezione lombarda della Lega italiana di igiene e profilassi mentale.
Nel 1924, con la nascita dell’Università milanese, Eugenio Medea diviene direttore dell’Istituto universitario di semeiotica delle malattie nervose. Dal 1927 prende inoltre a collaborare con l’Università Cattolica, nel quadro delle attività della Scuola di perfezionamento per maestri impegnati nell’educazione degli anormali psichici.
Nel 1938, per limiti d’età, lascia la direzione dell’istituto universitario e l’insegnamento. Resterà tuttavia molto attivo nel campo delle iniziative rivolte allo sviluppo della neuropsichiatria infantile e delle istituzioni di assistenza per bambini con deficit neuropsichici: un esempio fra tutti, l’Associazione “La Nostra Famiglia”.

Roberta Passione
30/06/2009

Bibliografia

Passione, R. (2008). Il cervello nella rete. Eugenio Medea e il Padiglione Biffi. In Canadelli, E. & Zocchi, P. (a cura di). Milano scientifica 1875-1924, vol. 2, La rete del perfezionamento medico, 179-198. Milano: Sironi editore.
Zanarotti Tiranini E. (2003). La luce nella mente. Eugenio Medea, precursore della neuropsichiatria e riabilitazione infantile (1873-1967). Ponte Lambro, Como: La Nostra Famiglia.
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