Effetto Musatti

Vai al menù contestuale

Nel campo della percezione cromatica, Cesare Musatti mise in rilievo, sin dagli anni '30, l'esistenza di una tendenza all'eguagliamento cromatico, che si contrappone ai normali fenomeni dell'induzione antagonistica, o di contrasto.
Il fenomeno del contrasto consiste, com'è noto, nella modificazione degli attributi cromatici (tonalità e saturazione) e acromatici (chiarezza, bianchezza) che subiscono le percezioni di due superfici colorate, spazialmente contigue. Per effetto della vicinanza, la superficie di minore estensione acquista normalmente una componente antagonistica al colore della superficie di maggiore estensione. Per questa ragione si suole parlare di superficie "indotta" e di superficie "inducente".
Attraverso complesse ricerche sperimentali, iniziate nel 1936 e riprese nel 1951, Musatti riuscì a individuare una serie di situazioni particolari nelle quali si verifica un'inversione del normale effetto di contrasto, e nelle quali la superficie di minore estensione si comporta come superficie "inducente", anziché come superficie "indotta". Egli scoprì, in altri termini, un particolare effetto di eguagliamento, che lo psicologo David Katz – tra i maggiori specialisti della psicologia dei colori – denominò "effetto Musatti".
L'effetto Musatti si verifica quando la superficie inducente è non compatta ma frastagliata, costituita cioè da più regioni (linee sottili, dischetti, frammenti, ecc.) disseminate all'interno dell'area indotta. In questi casi la trasformazione cromatica dell'area indotta appare come una diminuzione della differenza fra le due superfici: si ha cioè eguagliamento in luogo del contrasto.
Le indagini intorno al fenomeno dell'eguagliamento, scoperto da Musatti, furono continuate da Gaetano Kanizsa, il quale vi dedicò uno studio nel 1954.

Marina Manotta

Bibliografia

Kanizsa, G. (1954). Alcune osservazioni sull'effetto Musatti. Archivio di psicologia, neurologia e psichiatria15, 265-271.
Musatti, C. (1936). Le interazioni fra superfici acromatiche contigue. In Atti dell'VIII Convegno nazionale degli psicologi italiani. Roma, 3-5 aprile 1936. Roma: Tipografia Asilo scuola.
Musatti, C. (1953). Contributo alla teoria della percezione cromatica. In L. Canestrelli (a cura di),Atti del IX Convegno degli Psicologi Italiani, Roma, novembre 1-4 novembre 1951 (pp. 173-182). Firenze: Marzocco.  
Musatti, C. (1953). Luce e colore nei fenomeni di «contrasto simultaneo», della «costanza» e dell'«eguagliamento». Archivio di Psicologia, Neurologia, Psichiatria14 , 544-577.  
Musatti, C. (1954). La crisi attuale nella teoria della percezione dei colori. Scientia, 48, 413-431. 
Musatti, C. (1957). Les phénomènes d'égalisation entre surfaces chromatiques. In I. Meyerson (a cura di), Problèmes de la couleur. Exposés et discussions du Colloque du Centre de recherches de psychologie comparative tenu à Paris les 18, 19, 20 mai 1954 (pp. 93-104). Paris: S.E.V.P.E.N.  
back to top